Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, volti non solo a contrastare gli abusi edilizi e il degrado urbano, ma anche a tutelare la salute e il benessere degli animali, i Carabinieri della Stazione di Catania Nesima, con il supporto dei veterinari dell’A.S.P. di Catania e del personale della Polizia Locale, hanno deferito in stato di libertà 4 persone residenti nel capoluogo etneo, responsabili – a vario titolo – di violazioni in materia edilizia e di tutela degli animali, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
Nel corso del controllo, i militari hanno individuato una stalla abusiva adiacente a un’abitazione del quartiere San Leone, dove una 37enne deteneva un cavallo in condizioni non idonee di salute e ricovero. L’animale, privo dell’obbligatoria registrazione nella Banca Dati Nazionale Equidi (BDN), era infatti custodito in un locale privo dei requisiti igienico-sanitari e strutturali minimi previsti dalla normativa sul benessere animale. Per tali irregolarità, alla donna sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 4.500 euro, mentre il cavallo e il locale adibito a stalla sono stati sottoposti a sequestro. L’equino è stato contestualmente affidato all’Istituto di Incremento Ippico di Catania, per essere curato e mantenuto in ambiente idoneo.
Durante le verifiche i Carabinieri hanno anche accertato che la stalla era stata costruita senza le necessarie autorizzazioni urbanistiche, pertanto, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, il 41enne convivente della donna, proprietario della struttura, è stato deferito per abusi edilizi. Nel medesimo contesto operativo, altri due soggetti di 41 e 39 anni, entrambi residenti nel quartiere, sono stati denunciati per aver realizzato, nella stessa area sottoposta a controllo, due ulteriori fabbricati privi di concessione edilizia. I Carabinieri ricordano che la detenzione di cavalli è soggetta a specifiche normative nazionali ed europee che impongono l’identificazione dell’animale mediante passaporto equino e microchip, la registrazione presso la BDN e la custodia in strutture idonee, nel pieno rispetto delle condizioni di igiene, sicurezza e benessere.