Connect with us

Cronaca

S.M. di Licodia, il Tg3 Sicilia racconta i disagi dell’assenza di una banca in paese

Giovanni Buttò: “Abbiamo offerto locali comunali gratuitamente per realizzare uno sportello bancomat. Ancora non ci hanno dato risposta”

Pubblicato

il

Per documentare il fenomeno della desertificazione bancaria, una troupe del Tg3 Sicilia ha fatto tappa oggi a Santa Maria di Licodia, piccolo centro etneo rimasto senza sportelli bancari. Il servizio, realizzato da Fabio Butera e andato in onda nell’edizione delle 14:00, ha denunciato ancora una volta i disagi vissuti dai cittadini a causa dell’assenza di istituti di credito sul territorio. Una situazione più volte denunciata anche dalle testate locali, tra cui anche la nostra, che oggi approda sulla rete nazionale, dando voce a un problema sempre più diffuso. Si tratta infatti di un trend in crescita in tutta Italia: secondo le statistiche, nei primi nove mesi del 2025 hanno chiuso 268 sportelli bancari, portando a 3.419 il numero di comuni privi di filiali, pari al 43,3% del totale. In Sicilia, il 20% della popolazione vive in aree senza accesso a istituti di credito. Un fenomeno accelerato dalla diffusione dei pagamenti digitali, dalle fusioni tra banche e dalla razionalizzazione dei costi, che rendono sempre meno conveniente per gli istituti mantenere sportelli aperti nei piccoli centri.

Diversi i cittadini e commercianti licodiesi intervistati, insieme al sindaco Giovanni Buttò, i quali hanno raccontato le difficoltà legate all’assenza di una banca. “Ad un istituto bancario avevamo offerto i locali comunali a titolo gratuito – ha detto il sindaco licodiese – per poter realizzare uno sportello bancomat. Dovevano deliberare ma ancora non ci hanno dato risposta”. Dal 2018, infatti, il comune di Santa Maria di Licodia è privo di un istituto bancario. Un’assenza che crea enormi difficoltà soprattutto per gli anziani e per coloro che non hanno la possibilità di spostarsi facilmente o poco avvezzi alla gestione online del proprio denaro. Nel piccolo centro etneo sono inoltre diversi i cittadini provenienti da altri paesi che stanno investendo in immobili e aziende, rimanendo però delusi dalla carenza di servizi essenziali. La banca più vicina si trova a chilometri di distanza – a Biancavilla, Belpasso o Paternò – e per chi non dispone di mezzi propri o ha difficoltà a muoversi, svolgere operazioni bancarie diventa un’impresa ardua. L’assenza di una banca comporta anche la mancanza di un punto di riferimento per le piccole e medie imprese locali, costrette a gestire le proprie finanze in modo più complesso e dispendioso. Al momento, i diversi tentativi portati avanti sia dalla politica locale sia da liberi cittadini per riportare una banca in paese rimangono un buco nell’acqua.

Il servizio del TG3 Sicilia

 

 

Articoli di tendenza

Testata giornalistica online Registrazione Tribunale di Catania al n. 2/2023 del 16/03/23 RG n.1487/2023
Proprietario/Editore: Associazione Aitna Press, via G.B. Nicolosi n.12 Paternò. Pec: aitnapress@pec.it - Direttore Responsabile: Dott. Luca Crispi tessera ODG n. 168347