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Chiesa

Paternò, la Chiesa paternese in festa per la vestizione di Fratel Salvatore

Un evento che ha rappresentato non solo un momento di gioia, ma anche un richiamo al servizio e alla carità, valori fondamentali del cristianesimo

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Sabato scorso la Chiesa di Paternò si è riunita in festa, per la vestizione di Fratel Salvatore Latina, nuovo diacono. Un evento che ha rappresentato non solo un momento di gioia, ma anche un richiamo al servizio e alla carità, valori fondamentali del cristianesimo. È certo che la carità ha il potere di salvare il mondo. In un’epoca segnata da conflitti, miseria e nuova povertà, è essenziale farsi carico dei più bisognosi. Per questo, dobbiamo prendere esempio da grandi santi moderni come San Luigi Orione. Come diceva San Luigi Orione: “Salvare il mondo con la carità e l’amore”, un messaggio che ha incarnato pienamente con la sua vita “Il facchino di Dio” dedicata ai poveri e agli emarginati.

Il concetto di carità come amore incondizionato per i più poveri è al centro della fede cristiana ed è stato ribadito anche dal Vescovo Mons. Luigi Renna durante la solenne celebrazione della vestizione e dell’ordinazione diaconale. Nella sua omelia più volte, il Vescovo ha sottolineato che il servizio alla carità è inseparabile dal Vangelo.

“Nostro fratello Salvatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza, al termine della liturgia dell’ordinazione di Diaconato, riceverà il Vangelo di Cristo. Con questa consegna ricevi il Vangelo di Cristo, del quale sei divenuto annunciatore. Credi sempre a quello che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni. Facendo memoria dell’istituzione dei primi sette diaconi della Chiesa, ricorderò che gli apostoli, con la preghiera e l’imposizione delle mani, affidarono a loro, il servizio della preghiera e della Carità. Caro Salvatore, sarai diacono che annuncia il Vangelo e serve alla mensa Eucaristica. Diacono per il servizio della Carità.

Avrai il Vangelo sulle labbra, la stola per la celebrazione Eucaristica e il grembiule per il servizio della Carità. A te che sei già consacrato al Signore, tra i figli di don Orione della Piccola Opera della Divina Provvidenza, viene dato il dono del ministero ordinario affinché tu possa vivere, una vocazione, quella diaconale, nella vocazione della figura di san Luigi Orione” poi aggiunge con amore filiale. “Caro Salvatore nell’annuncio del Vangelo fa sempre percepire nell’annuncio al popolo di Dio che egli ha per noi progetti di Pace e di Salvezza. Fai percepire nella predicazione e nella catechesi, che Dio non abbandona mai i suoi figli soprattutto i poveri. La mia vocazione è un segreto che voglio rivelarvi; sarebbe poter vivere come un autentico asino di Dio, come un autentico asino della Divina Provvidenza. Vivi così la tua vocazione di diacono, nella vocazione orionina, con la stessa umiltà che si fa piccola con i piccoli. Diventa amico dei poveri, servo come Maria, vero amico di Cristo qui sulla terra. Buon cammino”.

Anche il provinciale della congregazione, don Giovanni Carollo, ha voluto sottolineare il legame profondo tra il diaconato e l’identità orionina: “Per un orionino, parlare di diaconato dovrebbe significare parlare della propria identità. Perché l’orionino è l’uomo è un diacono permanente, perché vive sul campo della “Carità” e declina la Carità attraverso il servizio all’uomo a 360 °. Con lo Spirito del Vangelo, che in don Orione trova certamente un modello, un esempio per noi da perseguire. Dunque, Salvatore in questo è stato orinino fino in fondo. Il diaconato il grembiule lo stile del servizio, lui lo ha fatto come un suo stile di vita. Quindi quello che gli auguro è di stare sempre sul pezzo e citando la frase del Vangelo di Pasqua, quando gli angeli dicono agli apostoli, andate in Galilea, là vi precederà il Risorto, voglio dire a Salvatore di stare sempre nella sua Galilea, là dove, il Signore lo vuole, lo cerca e lo incontra”.

Infine, il direttore del Santuario Madonna della Consolazione, don Miguel Sánchez, ha sottolineato come la figura di Fratel Salvatore incarnasse pienamente lo spirito del servizio, come desiderava San Luigi Orione: “Penso che la figura di Fratel Salvatore Latina, come ha detto anche sua Eccellenza Monsignor Luigi Renna, sia profondamente legata alla diaconia, che fa parte del suo essere. Posso confermare che don Salvatore è una persona che serve, una persona la cui vita è una testimonianza per tutti coloro che lo conoscono. Quando il vescovo gli ha detto di essere testimone e annunciatore con la parola e con la vita, credo che abbia definito perfettamente la vita di Salvo. Salvatore è un annunciatore con la sua vita, con le sue parole, con il suo sorriso e la sua disponibilità, come voleva San Luigi Orione. Il nostro fondatore ci insegnava che dobbiamo essere come uno straccio nelle mani della Chiesa: uno straccio che pulisce e poi viene messo da parte. Mi sembra che questa sia l’immagine che meglio descrive la vita di Salvatore, come voleva San Luigi Orione: mettersi da parte dopo aver fatto tutto, senza cercare il riconoscimento, perché il vero riconoscimento è in ciò che si è e si fa. Questa, per me, è la figura di don Salvatore Latina, e lo dico con certezza, perché la sua vita ha contribuito a ricomporre la mia vita religiosa.Ecco così bisogna vivere la vita religiosa in fraternità, indisponibilità, in servizio in comunione. Salvo per me è veramente incarna tutti questi valori che devono essere per noi i fondamentali”.

La vestizione di Fratel Salvatore Latina non è stata solo una celebrazione liturgica, ma anche una rinnovata testimonianza di come la “Carità e il Servizio” siano al centro della missione cristiana. La sua vocazione di diacono, radicata nei valori orionini, è un invito a tutti ed in modo particolare alla comunità del XII Vicariato a vivere con umiltà, dedizione e amore per i più poveri, seguendo l’esempio di San Luigi Orione e degli altri grandi testimoni di fede. Presente alla cerimonia il sindaco Nino Naso.

 

 

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