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Vigili del fuoco, da Catania appello al Quirinale: «Stanchi delle medaglie»

Il rappresentante dell’Usb, Carmelo Barbagallo, scrive una lettera aperta al Presidente della Repubblica

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferirà una ulteriore medaglia al Merito Civile alla bandiera del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. La cerimonia si terrà il 21 novembre, alle 10.30, nel Teatro massimo Vincenzo Bellini di Catania e sarà dedicata ai tre vigili del fuoco del comando provinciale di Alessandria, morti nell’esplosione di Quargnento.

Ma proprio da Catania, c’è chi si rivolge al capo dello Stato. È Carmelo Barbagallo, coordinatore regionale Usb vigili del fuoco, firmatario di una lettera aperta.

«Mentre la politica fa i capricci, i vigili del fuoco -scrive Barbagallo- continuano a morire, continuano ad infortunarsi e pagarsi le spese sanitarie, continuano a sopravvivere, con uno stipendio non adeguato e nettamente inferiore agli standard europei, continuano a chiudere le sedi di servizio per carenza di organico, quell’organico, esistente in 2 graduatorie, stabilizzazione e 250 posti che, momentaneamente potrebbe colmare le carenze in prospettiva futura, quando magari, si metta a regime l’organico».

«L’apertura di nuove sedi, l’acquisto di attrezzature all’avanguardia, termo camere, anti deflagranti,  alluvionali, Usar, la nostra formazione, completamente svaniti! Siamo stanchi di capricci e pacche sulle spalle, noi siamo i vigili del fuoco, la Repubblica Italiana -sottolinea ancora Barbagallo- è fondata ormai sui vigili del fuoco, colonna portante del soccorso tecnico urgente ma, quanto vale la vita di un vigile del fuoco? 2400 euro? Cari politici, se smetteste di darci medaglie di cartone e pacche sulle spalle, sarebbe la cosa più sana e giusta, rispettosa per noi, e le nostre famiglie».

Da qui l’appello del sindacato di base al capo dello Stato: «Caro presidente, dovete fare di più per i vigili del fuoco, siamo stanchi delle belle parole, parole che all’indomani di ogni tragedia, volano al vento».

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Cronaca

Bronte, scomparso anziano di 85 anni, ricerche in corso

L’uomo al momento del suo allontanamento non aveva con se documenti, ne telefono cellulare ma necessita di assumere farmaci quotidianamente

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FOTO SITO CATANIATODAY

Dalle 17 di ieri pomeriggio sono in corso a Bronte le ricerche di un uomo di 85 anni Biagio Trovato che si è allontanato dalla casa di riposo dove alloggiava, situata in una zona periferica della città. L’uomo sarebbe andato via dalla casa di riposo nella tarda mattinata di ieri. L’anziano al momento del suo allontanamento non aveva con se documenti, ne telefono cellulare ma necessita di assumere farmaci quotidianamente.

Al momento della scomparsa indossava una felpa blu, una camicia a quadri grigia e nera e pantaloni della tuta blu. Nelle ricerche sono impegnati i vigili del fuoco di Maletto, nonche pompieri con l’utilizzo di droni e unita cinofile sempre dei vigili del fuoco. Presenti alle operazioni di ricerche anche volontari delle associazioni di protezione civile dei comuni limitrofi.

 

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Cronaca

Catania, arrestato parcheggiatore abusivo per tentata estorsione, minaccia due giovani

Si tratta di un uomo di 35 anni di nazionalità marocchina e avrebbe detto alle due “vittime” : “Qui siamo a Catania, funziona così: o date i soldi o vi vengo a cercare, ho preso il numero di targa”.

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Tentata estorsione è il reato contestato ad un marocchino di 35 anni, posteggiatore abusivo reo di aver minacciato due giovani di nazionalità indiana che non hanno voluto pagare il posteggio in una zona dove la sosta è gratuita e libera. Il 35enne è stato arrestato dagli agenti di una volante e rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza subito dopo la convalida. I fatti di cui è accusato l’uom osi sono verificati in piazza Spirito Santo.

Qui le due “vittime” hanno parcheggiato l’auto per trascorrere una serata in centro dopo il turno di lavoro, ma sono stati fermati da un uomo, che si aggirava intorno, chiedendo con fare intimidatorio 5 euro per la sosta della macchina. I due ragazzi hanno all’inizio evitato di consegnare i soldi richiesti fingendo di non comprendere la richiesta e allontanandosi rapidamente per recarsi in un ristorante della zona.

Al loro ritorno, il parcheggiatore abusivo ha continuato a pretendere il denaro, minacciando i giovani, in ciò collaborato da un altro soggetto, un 35enne di origine marocchine, il quale avrebbe minacciato le due vittime proferendo le seguenti parole “qui siamo a Catania, funziona così: o date i soldi o vi vengo a cercare, ho preso il numero di targa”.

Il 35enne si sarebbe avvicinato ad una delle due vittime colpendolo al viso con lievi schiaffi al volto e alla nuca, al fine di rendere più efficace la minaccia, prospettando in tal modo possibilità di ricorrere a ben più efficaci atti di violenza dove la sua richiesta non fosse stata soddisfatta. Tuttavia una richiesta di aiuto è pervenuta alle Forze dell’Ordine, intervenute immediatamente; le scene a testimonianza dell’aggressione subita sono state riprese attraverso uno smartphone.  

Il 35enne avrebbe mostrato indifferenza rispetto al paventato intervento delle Forze dell’Ordine, asserendo “che non avrebbero potuto fargli nulla”. Proprio in quell’istante, gli agenti della volante hanno raggiunto i due ragazzi e, alla vista dell’auto della Polizia, entrambi i parcheggiatori abusivi hanno deciso di darsi alla fuga.

Tuttavia, il 35enne, dopo alcuni metri, è stato raggiunto dai poliziotti che lo hanno fermato e arrestato per tentata estorsione aggravata. L’uomo ha precedenti per reati di varia natura, tra cui spaccio, rapina, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale.

“Sulla scorta dell’esempio civico dei due ragazzi indiani, la Polizia di Stato ribadisce l’invito a tutti gli automobilisti a non cedere alle richieste illecite di denaro per parcheggiare l’auto negli spazi consentiti per la sosta libera e gratuita – si legge in una nota della Questura- d segnalare la presenza di posteggiatori abusivi, utilizzando anche l’app “YouPol” scaricabile sul proprio smartphone in modo semplice e gratuito per consolidare un rapporto di reciproca collaborazione tra poliziotti e cittadini”.

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