“Cala i manu”. È questo il titolo dell’incontro realizzato ieri dall’Ist. Professionale Endo-Fap di Paterno’. L’incontro è diventato una sorta di corollario ad una serie di attività in cui i ragazzi sono stati coinvolti dai diversi docenti durante l’intero mese di novembre. Una precisa indicazione dettata dall’attuale direttrice didattica, prof.ssa Maria Gabriella Cirino, che ha voluto che i ragazzi affrontassero il tema della violenza di genere attraverso una macro-
progettazione interdisciplinare che ha messo in moto le competenze dei vari insegnanti e che ha avuto l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sul tema dell’amore, un sentimento tanto usato o abusato. Presente ad apertura di giornata, don Miguel Sanchez Pedrajas, rettore dell’annesso santuario della Madonna della Consolazione di cui l’Endo-Fap è diretta promanazione, occupandosi della cura e dell’educazione dei giovani secondo principi che guardano alla Costituzione e ai valori cristiani.
A discutere con gli allievi, Vera Squatrito, madre determinata e coraggiosa della giovane Giordana, assassinata a soli 20 anni, a Nicolosi, 10 anni fa dall’ex. Condannata a sopravvivere alla figlia, Vera ha fondato l’associazione “Io sono Giordana”, trasformando l’assurda tragedia che l’ha investita in una fervida passione civile per diffondere il messaggio che, mai, il vero amore può tradursi in cieco e soffocante possesso per l’altro. Nelle sue parole, espressioni franche e dirette che hanno catturato l’attenzione dei giovani.
Oltre a Vera, lo psicoterapeuta Mattia Palumbo, ha ricordato che non vi sono “amori tossici” ma persone tossiche; che le emozioni sono un fatto naturale e che gli esiti cui approdano le emozioni possono diventare tragici quando l’uso che se ne fa non è disciplinato dal buon senso dettato dalla ragione. Un richiamo dunque, quello del professionista, alla facoltà di autodeterminazione cui l’uomo non dovrebbe mai rinunciare. L’incontro è stato moderato nelle varie fasi dalla giornalista Federica Zammataro che ha sottolineato il messaggio centrale della giornata: stare dalla parte di Giordana, perché ricordare Giordana significa scegliere da che parte stare.
Viva la partecipazione al dialogo mostrata dai ragazzi che hanno interagito più volte con gli ospiti.