Tre attività sospese per lavoro nero e sanzioni per oltre 44 mila euro.
È il bilancio dei controlli effettuati nei giorni scorsi, nell’ambito dell’operazione ALT Caporalato TRE, dal personale ispettivo del Contingente INL Sicilia in servizio a Catania, che ha ispezionato 6 aziende agricole operanti nei territori di Palagonia, Riposto, Mascali, Motta S. Anastasia e Ramacca.
Nella ditta operante a Palagonia, dove diversi braccianti erano intenti alla raccolta degli agrumi, è stato trovato 1 lavoratore straniero irregolare su 15 presenti. Al titolare è stata irrogata una sanzione di 3.900 euro per lavoro nero.
Nell’azienda di Riposto, i 2 lavoratori presenti nel fondo sono risultati entrambi irregolari. L’attività è stata sospesa, con conseguente sanzione di 2.500 euro, cui si aggiunge quella per lavoro nero, pari a 7.800 euro.
Gli ispettori hanno altresì riscontrato la mancanza di adeguata formazione per l’utilizzo dell’attrezzatura agricola: la sanzione, in questo caso, ammonta a oltre 2.200 euro.
In un fondo agricolo di Mascali sono stati trovati 6 lavoratori in nero impegnati nella raccolta di agrumi: 3 erano dipendenti di un’impresa individuale, mentre gli altri 3 prestavano attività per una società semplice. Entrambe le ditte sono state sospese. Per revocare i provvedimenti di sospensione, ciascuna azienda dovrà pagare una sanzione di 2.500 euro, oltre alla maxi sanzione per lavoro nero, pari a 11.700 euro.
A ciascuna delle due ditte è stato contestato l’omesso invio dei lavoratori presenti ad eseguire la visita medica, ed è stata irrogata la conseguente prescrizione di natura penale, con ammenda di circa 5.700 euro.
In un’azienda agricola di Motta S. Anastasia è stato trovato in nero l’unico lavoratore della ditta: trattandosi di microimpresa, l’attività non è stata sospesa. Al titolare è stata irrogata la sanzione di 3.900 euro.
Stessa sanzione è stata comminata al titolare di un’azienda agricola di Ramacca, in cui è stato trovato senza contratto l’unico lavoratore in forza alla ditta.