A Catania nei giorni scorsi, agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Nesima hanno denunciato due uomini residenti in provincia, in quanto ritenuti responsabili del reato di ricettazione. Nel corso dei servizi, mentre perlustravano la via Galermo, i poliziotti hanno notato un furgone svoltare su via Don Gnocchi e hanno deciso di procedere al controllo.
Dopo averlo fermato, gli agenti hanno fatto scendere i due occupanti e li hanno identificati, accertando, nelle banche dati in uso alle forze di polizia, che entrambi avevano precedenti per reati contro il patrimonio.
Considerate le circostanze e tenuto conto che i due, residenti rispettivamente a Zafferana Etnea e Santa Venerina, non erano in grado di fornire valide giustificazioni circa la loro presenza in quella zona, i poliziotti del Commissariato hanno deciso di approfondire il controllo, eseguendo una perquisizione su entrambi e sul furgone, che ha dato conferma ai loro sospetti.
Nel corso della perquisizione, infatti, i poliziotti hanno subito trovato, all’interno dell’abitacolo, sotto il sedile del conducente, due gruppi ottici e, proseguendo con il controllo del vano di carico, un paraurti anteriore ed un parafango anteriore sinistro, entrambi di colore nero e riconducibili, così come i gruppi ottici, ad un autoveicolo marca FIAT e, in particolare, ad una 500X o ad una 500L.
Visto quanto trovato, i poliziotti hanno chiesto spiegazioni sulla provenienza di quanto trasportato ai due fermati, i quali, però, hanno fornito informazioni contraddittorie, confuse e poco credibili e, soprattutto, non sono stati in grado di esibire documentazione che legittimasse il possesso di quanto trovato, né il legittimo acquisto, la riconducibilità a terze persone o, comunque, la oggettiva tracciabilità.
Alla luce di quanto emerso nel corso del controllo, entrambi sono stati denunciati per ricettazione.
I fari e le parti di carrozzeria sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, anche al fine rintracciarne i legittimi proprietari.