Presentato questa mattina a Belpasso, nel corso di una conferenza stampa, il programma 2025 della Spaccata dei Carri di Santa Lucia. Il sindaco Carlo Caputo ha specificato che “quello svelato oggi è un cartellone ricco, che unisce fede e folclore: una serie di eventi e appuntamenti resi possibili grazie al lavoro della Fondazione Carri di Santa Lucia. Sin dalla sua costituzione, la Fondazione dimostra di essere uno strumento fondamentale per la nostra città, capace di coordinare e supportare al meglio le energie dei quartieri. A tal proposito, voglio ringraziare la Fondazione tutta – dal Presidente a ogni singolo membro – e soprattutto le nostre maestranze che, proprio in queste ore, stanno lavorando incessantemente nei capannoni per regalarci, sin dalla sera dell’11 dicembre, quello spettacolo unico che rende Belpasso famosa in tutta la Sicilia”.
Un programma frutto della collaborazione tra i quartieri della Fondazione Carri di Santa Lucia e la Pro Loco Belpasso APS, con il patrocinio del Comune di Belpasso, dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo. Le celebrazioni hanno già preso il via lo scorso 23 novembre con l’Open Day nei laboratori dei Carri, un momento che ha permesso a famiglie, bambini e curiosi di entrare nel cuore pulsante della lavorazione artigianale, tra bozzetti, strutture e tecniche che si tramandano di generazione in generazione.
Il 5 dicembre al Palazzo Municipale, l’attenzione si sposterà sulla storia del culto di Santa Lucia con la presentazione del volume “Tracce documentali del culto di S. Lucia a Belpasso” di Gianni De Luca, impreziosita dall’intervento del prof. Paolo Giansiracusa. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Chiara Lucia Germenà. Domenica 7 dicembre sarà una giornata caratterizzata da spiritualità e memoria: la Santa Messa con la benedizione e vestizione delle “Lucie”, seguita dal loro pellegrinaggio alla Chiesa della Misericordia di Malpasso per l’omaggio all’affresco secentesco della Patrona. Nel pomeriggio, la mostra “Nel segno di Lucia” aprirà le porte al punto IAT della Pro Loco, con opere realizzate dagli allievi del corso del Maestro Pippo Caudullo utilizzando la suggestiva terra rossa dell’Etna. E la tradizione continua con l’arte in movimento: lo spettacolo dei Carri di Santa Lucia.
Due serate magiche, l’11 e il 12 dicembre, all’insegna della devozione, bellezza e impegno che si rinnovano ogni anno grazie ai carristi dei cinque quartieri S. Antonio Abate, Matrice, Purgatorio, S. Rocco e Borrello.
Giovedì 11 dicembre, dopo la Serata dei Cantanti, alle 21:00 Piazza Duomo accoglierà la tradizionale entrata dei Carri dei quartieri Sant’Antonio e San Rocco, accompagnata da effetti scenici e spettacolo pirotecnico. Venerdì 12 dicembre, sempre alle 21:00, sarà invece il momento del Carro unitario dei quartieri Borrello e Matrice e del Carro del Quartiere Purgatorio.
Il programma dedicherà un’attenzione speciale ai più piccoli sabato 20 dicembre, quando Santa Lucia arriverà in Piazza Duomo con l’asinello per distribuire doni, accompagnata da laboratori creativi, letture animate, degustazioni e musica grazie al gruppo Belpasso Next.
A chiudere le celebrazioni sarà, sabato 27 dicembre, la proiezione al Teatro Comunale del docufilm “S. Lucia nella storia di Belpasso” di Antonello Signorello e Lele Giuffrida, seguita dai filmati del “Gran Galà delle Cantate ai Santi Patroni”, uno degli eventi musicali più significativi di questa edizione.
Il presidente della Fondazione Carri di Santa Lucia, Antonino Girgenti, ha offerto un contributo di grande intensità emotiva, raccontando l’anima invisibile che abita la Spaccata: “Molto sentito è il fremito di gioia dei carristi, ma c’è un momento particolare durante la spaccata, avviene un’esperienza mistica. Accade in quel brevissimo frangente che precede i fuochi d’artificio, è catarsi. Proprio mentre irrompono gli applausi di un pubblico accorso numeroso per riscaldare il cuore di una comunità unita nel nome di Lucia, a pochi giorni dal Santo Natale. Così ogni anno offriamo alla nostra Patrona il frutto del nostro lavoro, a lei affidiamo i sacrifici degli ultimi mesi, il ricordo dei nostri cari recentemente scomparsi, le aspettative e i migliori auspici per l’anno che verrà.Dolci brividi di freddo, accarezzano l’anima, sommati ai sospiri, alle attese di quegli occhi lucidi e dal fluire di quelle lacrime ormai fuori controllo nel momento dell’apoteosi. È un crescendo di emozioni”.