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Cronaca

Catania, operazione “Safe Zone”, 38 stranieri indagati per droga, estorsione, rapina e ricettazione

Ad eseguire l’operazione agenti della Squadra Mobile e del commissariato “Centrale”

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Con l’operazione “Safe Zone” scattata all’alba di oggi, più di 250 agenti della Polizia di Stato di Catania hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura etnea,  nei confronti di 38 soggetti stranieri di diverse nazionalità, accusati, a vario titolo, di spaccio di stupefacenti, estorsione, rapina e ricettazione.

Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato “Centrale”.

AGGIORNAMENTO ORE 11.30

In particolare 36 persone sono finite in carcere mentre per altre due è stato disposto il divieto di dimora nel comune di Catania e l’obbligo di permanere presso il proprio domicilio dalle 20 alle 06.

Le indagini, condotte attraverso il monitoraggio di una significativa porzione del quartiere “San Berillo Vecchio”, attraverso sistemi di videoregistrazione, hanno consentito di documentare l’operatività di una piazza di spaccio gestita da un gruppo di soggetti extracomunitari di origini africane.  Dalle indagini è emerso che gli indagati, singolarmente o in concorso tra loro, presidiando H24 le arterie del rione storico, avrebbero operato secondo un modus operandi consolidato: l’acquirente sarebbe stato accompagnato, o comunque indirizzato, in punti ben precisi del quartiere dove sarebbe avvenuta la contrattazione e la definitiva cessione dello stupefacente, che sarebbe stato nascosto in vari luoghi, come fessure dei muri, bidoni dei rifiuti, tombini ecc.

Nel periodo d’osservazione gli investigatori hanno documentato migliaia di cessioni di stupefacenti, tra cui cocaina, crack, marijuana e hashish.

Nell’ambito dello stesso scenario investigativo, le indagini hanno anche permesso di determinare l’esistenza di un secondo livello costituito dai fornitori autoctoni che, grazie ad azioni fulminee, sarebbero riusciti ad assicurare gli approvvigionamenti di stupefacente direttamente sui luoghi di spaccio, in modo che l’illecita attività non subisse rallentamenti.

Nell’arco delle indagini, inoltre, sono stati complessivamente tratti in arresto ulteriori 16 soggetti per detenzione ai fini di spaccio e 12 sono stati deferiti in stato di libertà per lo stesso reato.

Nel novero dei reati contestati ad alcuni indagati anche quelli di rapina, commessa ai danni di un passante e di un assuntore nei cui confronti era stata poi consumata anche un’estorsione. In particolare, alla vittima, dopo averla ridotta in stato di incapacità attraverso la consumazione di una dose di droga le sarebbe stato sottratto un cellulare, insieme al portafoglio.  In seguito per poter tornare in possesso del telefonino l’assuntore sarebbe stato costretto a consegnare la somma di 320 euro.

Le immagini registrate hanno anche evidenziato che taluni indagati avrebbero circolato sovente con motoveicoli rubati, per cui è stato loro contestato il delitto di ricettazione.

Nel corso dell’attività d’indagine sono stati sequestrati alcuni chilogrammi di stupefacente e recuperate centinaia di dosi tra cocaina, crack, marijuana e hashish.

 

 

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