Si è svolto questa mattina, presso il Centro Direzionale di via Nuovaluce, sede della Citta Metropolitana di Catania, il tavolo tecnico promosso da quest’ultimo ente per avviare il percorso istituzionale e progettuale finalizzato al risanamento del Padiglione C1 del complesso polifunzionale “Le Ciminiere”, gravemente danneggiato dall’incendio dell’11 novembre scorso.
Un rogo che ha reso necessario un intervento più oneroso e rapido per restituire alla città la disponibilità della struttura congressuale, ma – come sottolineato dal sindaco Trantino – l’amministrazione ha voluto trasformare questa tragica criticità in un’occasione di rilancio e di crescita ulteriore per l’intero territorio metropolitano. Con il tavolo di oggi si prosegue un processo di riqualifica del percorso che l’attuale Amministrazione metropolitana ha messo in moto dopo anni di sostanziale inattività, attraverso un piano di intervento che punterà non solo alla ricostruzione del padiglione C1 ma anche all’efficientamento e alla funzionalizzazione dell’intero centro. Nel corso della riunione è stato illustrato da. Lorenzo Mari, dirigente servizio Pianificazione strategica e Programmazione europea della Città Metropolitana di Catania, il quadro aggiornato delle esigenze progettuali emerse a seguito dell’incendio ed è stato presentato il Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), frutto della collaborazione tra gli staff delle Direzioni dell’ente ed elaborato sulla base del percorso di confronto istituzionale già avviato nei mesi scorsi.

L’amministrazione ha reagito immediatamente all’emergenza, attivando con tempestività attraverso tutte le Direzioni interessate, le azioni necessarie per garantire solidità e tempi certi all’intervento: dalla richiesta di finanziamento al Fondo Rotativo per la Progettualità della Cassa Depositi e Prestiti (già deliberato per un importo di 1.7milioni e oggi nelle piena disponibilità dell’amministrazione), alla predisposizione della progettazione, alla programmazione dei documenti di gara necessari all’affidamento de servizi di ingegneria che porteranno alla redazione del Progetto esecutivo. Al tavolo tecnico hanno preso parte esponenti dei Dipartimenti della Città Metropolitana; Università degli Studi di Catania, il Genio Civile, Sovrintendenza ai BBCCAA di Catania, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania, ordine degli Architetti della Provincia di Catania, nonché esponenti del comune di Catania.
Particolarmente significativo l’intervento di Giovanni Leone, figlio di Giacomo Leone, progettista originario del complesso delle Ciminiere, che ha richiamato l’importanza di preservarne l’identità architettonica e storica, coniugandola con una visione contemporanea della ricostruzione. Ha evidenziato come la struttura del “Cutuliscio” abbia retto in maniera eccellente, a dimostrazione del corretto funzionamento dei sistemi e del collaudo antincendio, elemento tecnico rilevante che costituisce un punto fermo nella definizione dello scenario d’azione.
“La ricostruzione del Padiglione C1 non è soltanto un intervento edilizio, ma un atto di responsabilità verso la città e l’intero territorio metropolitano – ha dichiarato il Sindaco metropolitano Enrico Trantino –. Le Ciminiere rappresentano un simbolo di rigenerazione, identità e visione pubblica. Già prima dell’evento calamitoso avevamo lanciato un processo di riqualificazione generale del complesso, un intervento che era necessario su un’area della città che per troppo tempo era stata dimenticata. Oggi l’intervento dovrà essere più impegnativo e immediato, ma intendiamo dare un segnale chiaro di rilancio e di forza sociale. Un’amministrazione pubblica credibile deve dimostrare di esserci, con competenza, metodo e capacità di visione”.