L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia comunica che le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano forti e continui bagliori in corrispondenza del Cratere di Nord-Est. Un’attività intracraterica è in corso al medesimo cratere da alcune settimane, ma dal 24 dicembre ha subito una netta intensificazione. La parziale copertura nuvolosa non permette di osservare i dettagli dell’attività; tuttavia una telecamera non INGV ha mostrato lancio di materiale incandescente sopra l’orlo craterico intorno alle ore 18:10 UTC. L’attività sta producendo un denso pennacchio di vapore, senza evidenza di cenere vulcanica, che viene spinto dal vento verso ENE.
Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico si colloca nella fascia di valori alti, livello che aveva raggiunto il 24 dicembre alle ore 12:00 UTC circa e su cui permane con un andamento abbastanza stazionario.
Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Nord-Est ad una elevazione di 2800-2900 m s.l.m. Gli eventi infrasonici presentano una frequenza di accadimento molto elevata, ampiezze in aumento ed sono localizzati essenzialmente al Cratere di Nord-Est e subordinatamente alla Bocca Nuova. A partire dalle ore 21:50 UTC circa si è osservata l’insorgenza del tremore infrasonico.
L’analisi dei dati delle reti di deformazione del suolo mostra una variazione positiva di circa 80 nanostrain al dilatometro DRUV a partire dalla mattina del 24 dicembre. Sempre dalla mattina del 24 dicembre il clinometro ECP mostra una variazione di oltre 1.5 microradianti. La rete GNSS non mostra variazioni significative