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Cronaca

Dieci anni di violenze per una donna di Belpasso: arrestato il compagno

I carabinieri della stazione di Belpasso hanno messo fine a un incubo per la donna e i suoi due bimbi di 6 e 8 anni

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La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di un 44enne, – indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia commessi in danno della compagna, di anni 38 -, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare in carcere, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Belpasso.

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere hanno evidenziato come il maltrattante, spesso in stato di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche, talvolta mischiate a psicofarmaci, vessava sistematicamente la compagna anche in presenza dei figli minori riducendola, di fatto, ad uno stato di assoggettamento psicofisico.

Un susseguirsi di azioni violente consistite: nel percuoterla con calci e pugni, anche durante lo stato di gravidanza; mettendole le mani al collo, nel tentativo di strangolarla e cercando di strapparle i capelli al fine di costringerla ad intrattenere rapporti sessuali; sotto l’effetto dell’alcool, dopo averla ingiuriata e minacciata di morte con l’uso di un coltello, tentava, addirittura, di spingerla giù dalla finestra della cucina, finché la vittima non riusciva a divincolarsi e scappare, rifugiandosi in un bar poco distante dall’abitazione, laddove richiedeva l’intervento dei carabinieri. 

Convivenza risalente al 2009, trascorsa tra la citata violenza fisica ma costellata anche da una lenta ma inesorabile azione denigratoria <<sei una cosa inutile, una zingara, una morta di fame!>> o << sei una cosa inutile, io me ne vado con un’altra!>> o terrorizzandola, dicendole di essere posseduto dal demonio <<vedi questa pistola mi sparo, me la punto in bocca e mi faccio saltare il cervello, così ti rimarrà questa immagine di me>>. 

Gravissime circostanze che hanno convinto la vittima, preoccupata per la propria incolumità, ma soprattutto per quella dei figli, di soli 6 e 8 anni, a denunciare il marito ai carabinieri i quali, in ottemperanza alle direttive del magistrato titolare dell’indagine, hanno prodotto i necessari riscontri alle dichiarazioni della persona offesa consentendo così al giudice l’adozione della misura restrittiva.

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Cronaca

Aci Castello, tentano furto al Palacannizzaro: arrestati due catanesi

Colti in flagrante dai Carabinieri mentre cercavano di portare via materiale elettrico. I due sono pregiudicati catanesi

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Un blitz dei Carabinieri della Stazione di Aci Castello ha portato all’arresto di due uomini di 34 e 37 anni, entrambi catanesi e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. I due sono accusati di furto aggravato in concorso, dopo essere stati sorpresi mentre tentavano di rubare materiale elettrico all’interno del “Palacannizzaro” di via Napoli.

L’intervento è scattato grazie alla segnalazione di un automobilista che, nella mattinata, ha notato movimenti sospetti nei pressi della struttura. Immediata la risposta dei militari, che hanno intercettato i due in flagranza di reato: stavano uscendo dall’edificio con diversi quadri elettrici, pronti per essere caricati. Alla vista della pattuglia, i malviventi hanno abbandonato la refurtiva e tentato la fuga a piedi. Uno dei due è stato bloccato immediatamente, mentre il complice ha provato a nascondersi in un magazzino adiacente. Dopo aver richiesto rinforzi, i Carabinieri hanno cinturato l’area e rintracciato anche il secondo uomo.

La refurtiva è stata restituita al responsabile dell’Ufficio Edilizia della Città Metropolitana di Catania. Gli arrestati, in attesa degli sviluppi giudiziari, sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto. Resta valido, come previsto dalla legge, il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Catania, riscontrate irregolarità in una discoteca, sospesa attività per 10 giorni

Durante gli accertamenti di natura amministrativa i poliziotti hanno rilevato alcune criticità in materia di sicurezza. Inoltre il locale non sarebbe risultato in regola con le disposizioni relative all’alcol test e alla tabella alcolemica

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Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato per verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza a tutela dei cittadini e dei titolari di attività commerciali che operano nel rispetto della normativa di settore.

Nello specifico, i poliziotti della Squadra Amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania hanno sospeso temporaneamente, per 10 giorni, l’attività di una discoteca del centro storico a causa dell’inosservanza da parte del titolare di alcune fondamentali prescrizioni della licenza.

Durante gli accertamenti di natura amministrativa, condotti nei giorni scorsi, i poliziotti hanno rilevato alcune criticità per quanto riguarda una serie di prerogative in materia di sicurezza. È stato accertato come una delle uscite di sicurezza fosse chiusa, non presidiata e non sgombera.

Inoltre, al momento del controllo, era presente un solo addetto antincendio e non due, come invece prescritto. Infine, la discoteca non sarebbe risultata in regola con le disposizioni relative all’alcol test e alla tabella alcolemica.

Il Questore Giuseppe Bellassai, sulla base dell’attività istruttoria compiuta dalla Squadra Amministrativa della PAS, ha emesso il provvedimento con il quale è stata disposta la sospensione temporanea dell’attività. Già in passato, il titolare è stato più volte sanzionato dalla Polizia Locale per non aver rispettato le regole sull’emissione sonora.

 

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