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Cronaca

Operazione “Ampio Raggio 4: la polizia contro l’illegalità a Catania e provincia

Oltre nel capoluogo etneo, controlli anche a Acireale, Caltagirone e Adrano dove un pregiudicato è stato denunciato per guida senza patente

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Maxi controllo, il quarto in poche settimane, da parte della polizia di stato di Catania, su tutto il territorio della provincia etnea; una operazione che parte da una specifica direttiva del Questore Mario Della Cioppa, finalizzata a prevenire  e a reprimere i vari  reati, soprattutto in occasione del periodo natalizio in cui sono molte le persone che affollano le vie cittadine, rappresentando un potenziale obiettivo per la criminalità predatoria. Il controllo ha riguardato sia Catania come città, nonche i comuni di Adrano, Acireale e Caltagirone, dove si trovano i commissariati di pubblici sicurezza.

Scendendo nel dettaglio gli agenti del commissariato adranita si sono posizionati lungo via Casale Greci, Contrada Naviccia, via Madonna Santissime delle Grazie. A supportare i lavori da terra dei poliziotti anche un elicottero della polizia di stato che ha sorvolato per ore le città dove era in corso l’operazione “Ampio Raggio 4”. Ad Adrano  è stato denunciato in stato di libertà un pregiudicato per guida senza patente, in quanto recidivo nel biennio; l’uomo è stato individuato proprio grazie all’intervento dell’elicottero che in quel frangente stava sorvolando l’’area adranita dalla quale si è allontanata un’autovettura col chiaro intento di eludere il controllo: l’azione non è sfuggita all’equipaggio che ha seguito il mezzo, inquadrandone la targa che è stata immediatamente comunicata alle forze a terra che hanno immediatamente bloccato l’autovettura.

Complessivamente per mettere in pratica la direttiva del Questore etneo la polizia di stato ha schierato 19 equipaggi all’interno dell’area urbana di Catania, composti da agenti dei Commissariati cittadini, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, della Sezione di Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia di Frontiera Aeroportuale, dell’unità cinofila e del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. A loro si sono aggiunte le 9 pattuglie disposte nelle città di Adrano, Caltagirone e Acireale. Operazione che nel suo complesso ha prodotto risultati di una certa rilevanza: sono state controllate 173 persone e 117 veicoli; le contestazioni per infrazioni al C.d.S. sono state 34, mentre i fermi amministrativi per guida senza uso del casco protettivo si riducono a 3. Sempre alto il numero dei veicoli sequestrati per mancanza di copertura assicurativa, ben 10, e 2 sono stati i fermi per guida senza patente o con patente revocata. Sono state ritirate 6 Carte di circolazione.

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Cronaca

Belpasso, due moto si scontrano sulla Ss121

Sul posto i soccorritori del 118, i Carabinieri del Norm e la Polizia Municipale di Belpasso

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Ennesimo incidente stradale questo pomeriggio sulla Ss121 poco distante dal centro commerciale Etnapolis in territorio di Belpasso sulla corsia di marcia direzione Paternò. Al momento non sono note le cause che hanno portato allo scontro di due moto di grossa cilindrata, una Bmw 1200 e una Honda 750. Secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che i due motociclisti si siano toccati durante la marcia, perdendo poi il controllo delle due moto. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 che hanno trasportato i due feriti, un 39 ed un 33 enne, al pronto soccorso dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla. Secondo quanto appreso, le condizioni dei due centauri non dovrebbero essere gravi. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia Municipale di Belpasso e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Paternò. Il traffico ha subito pesanti rallentamenti per diverse ore.

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Associazionismo

Paternò, una fiaccolata per ricordare Mohamed Mouna, vittima del caporalato

L’evento, in programma domani pomeriggio alle ore 18 e organizzato dalla “Rete per l’accoglienza e il contrasto alle povertà”, partirà da Piazza Vittorio Veneto per giungere in Via Giovanni Verga.

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Si svolgerà domani pomeriggio a Paternò alle ore 18 la fiaccolata in ricordo di Mohamed Mouna, il cittadino marocchino di 27 anni ucciso nella cittadina paternese lo scorso 4 febbraio. Come accertato dai carabinieri della compagnia di Paternò Mohamed è stato accoltellato mortalmente dal suo “caporale” solo perché avrebbe chiesto a quest’ultimo di essere retribuito per il lavoro svolto nelle campagne.  La fiaccolata, organizzata dalla Rete per l’accoglienza e il contrasto alle povertà” che raccoglie diversi soggetti del terzo settore – la Comunità ecclesiale di Paternò, l’ANPAS, l’ANPI, 5 gruppi Scouts Agesci di Paternò, l’Associazione Italiana guide e scouts d’Europa cattolici, il Comitato Mamme in Comune, il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, l’Associazione Città Viva, la Comunità Islamica di Paternò, la Croce Rossa Italiana, l’Associazione Andiamo Avanti, il Centro promozione per la famiglia Don Luigi Luggisi – partirà da Piazza Vittorio Veneto per giungere alla fine di via Verga.

“I luoghi individuati dal passaggio della fiaccolata sono quelli maggiormente carichi di significato- dicono gli organizzatori della fiaccolata- Piazza Vittorio Veneto è il luogo da cui partono giornalmente i mezzi che accompagnano i lavoratori sui luoghi di lavoro e via Verga è la strada in cui Mohamed Mouna è stato assassinato. Tutto a poche centinaia di metri dalla baraccopoli di contrada Ciappe Bianche, luogo in cui molti lavoratori sono costretti a vivere in condizioni disumane e degradanti.

Per Salvatore Mazzamuto- referente della Rete e Responsabile del Servizio mensa della Caritas “La Bisaccia del Pellegrino”-  la  fiaccolata è stata organizzata “non solo per ricordare il sacrificio di un ragazzo che, in cerca di un lavoro dignitoso e di una condizione di vita migliore, ha pagato con la propria vita la giusta protesta per non essere stato retribuito, ma deve servire a ricordare a tutti che il caporalato e lo sfruttamento disumano del lavoro non è solo un flagello per questi lavoratori vessati e costretti a vivere in condizioni disperate sebbene siano ormai funzionali alla nostra economia, ma è una drammatica questione per tutta la nostra comunità, perché causa di pericolose tensioni sociali e soprattutto perché alimenta la criminalità organizzata, l’unica che ci guadagna da questa situazione”.

Alla fiaccolata commemorativa hanno aderito le sigle sindacali provinciali di CGIL, CISL e UIL.

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