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In Primo Piano

Terremoto di magnitudo 3.9 sui fianchi dell’Etna avvertito tra Adrano e Biancavilla

La scossa è stata registrata dall’Ingv alle ore 6.38, ad una profondità di 18 chilometri. Non risultano danni.

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Una nuova scossa sismica ai piedi dell’Etna. Dopo quella con epicentro a Randazzo, nel giro di poche ore arriva un altro terremoto avvertiti in provincia di Catania.

Secondo la strumentazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, la scossa ha registrato una magnitudo 3.9 (la precedente di Randazzo era stata di 2.9).

Quest’ultimo evento ha avuto epicentro in territorio di Adrano. Il tremore è stato avvertito dalla popolazione pure a Biancavilla. La scossa si è verificata alle 6.38, ad una profondità di 18 chilometri. Non risultano danni.

Il direttore dell’Osservatorio etneo-Ignv di Catania, Eugenio Privitera, spiega che l’evento fa parte di «uno sciame sismico composto da una ventina di scosse minori iniziato nel tardo pomeriggio di ieri». Secondo il vulcanologo potrebbe essere «frutto di una fratturazione interna al vulcano e non collegato alla risalita di magma dai condotti magmatici interni», anche se, sottolinea, «non è possibile dirlo con certezza».

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Cronaca

Catania, arrestato parcheggiatore abusivo per tentata estorsione, minaccia due giovani

Si tratta di un uomo di 35 anni di nazionalità marocchina e avrebbe detto alle due “vittime” : “Qui siamo a Catania, funziona così: o date i soldi o vi vengo a cercare, ho preso il numero di targa”.

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Tentata estorsione è il reato contestato ad un marocchino di 35 anni, posteggiatore abusivo reo di aver minacciato due giovani di nazionalità indiana che non hanno voluto pagare il posteggio in una zona dove la sosta è gratuita e libera. Il 35enne è stato arrestato dagli agenti di una volante e rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza subito dopo la convalida. I fatti di cui è accusato l’uom osi sono verificati in piazza Spirito Santo.

Qui le due “vittime” hanno parcheggiato l’auto per trascorrere una serata in centro dopo il turno di lavoro, ma sono stati fermati da un uomo, che si aggirava intorno, chiedendo con fare intimidatorio 5 euro per la sosta della macchina. I due ragazzi hanno all’inizio evitato di consegnare i soldi richiesti fingendo di non comprendere la richiesta e allontanandosi rapidamente per recarsi in un ristorante della zona.

Al loro ritorno, il parcheggiatore abusivo ha continuato a pretendere il denaro, minacciando i giovani, in ciò collaborato da un altro soggetto, un 35enne di origine marocchine, il quale avrebbe minacciato le due vittime proferendo le seguenti parole “qui siamo a Catania, funziona così: o date i soldi o vi vengo a cercare, ho preso il numero di targa”.

Il 35enne si sarebbe avvicinato ad una delle due vittime colpendolo al viso con lievi schiaffi al volto e alla nuca, al fine di rendere più efficace la minaccia, prospettando in tal modo possibilità di ricorrere a ben più efficaci atti di violenza dove la sua richiesta non fosse stata soddisfatta. Tuttavia una richiesta di aiuto è pervenuta alle Forze dell’Ordine, intervenute immediatamente; le scene a testimonianza dell’aggressione subita sono state riprese attraverso uno smartphone.  

Il 35enne avrebbe mostrato indifferenza rispetto al paventato intervento delle Forze dell’Ordine, asserendo “che non avrebbero potuto fargli nulla”. Proprio in quell’istante, gli agenti della volante hanno raggiunto i due ragazzi e, alla vista dell’auto della Polizia, entrambi i parcheggiatori abusivi hanno deciso di darsi alla fuga.

Tuttavia, il 35enne, dopo alcuni metri, è stato raggiunto dai poliziotti che lo hanno fermato e arrestato per tentata estorsione aggravata. L’uomo ha precedenti per reati di varia natura, tra cui spaccio, rapina, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale.

“Sulla scorta dell’esempio civico dei due ragazzi indiani, la Polizia di Stato ribadisce l’invito a tutti gli automobilisti a non cedere alle richieste illecite di denaro per parcheggiare l’auto negli spazi consentiti per la sosta libera e gratuita – si legge in una nota della Questura- d segnalare la presenza di posteggiatori abusivi, utilizzando anche l’app “YouPol” scaricabile sul proprio smartphone in modo semplice e gratuito per consolidare un rapporto di reciproca collaborazione tra poliziotti e cittadini”.

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In Primo Piano

Paternò, Fratelli d’Italia spara a zero sul sindaco Naso sulla questione sicurezza

“Il primo cittadino, dopo un’anno di immobilismo, si sta muovendo solo adesso, dopo che la situazione è precipitata, visto quello che è successo nei giorni scorsi” dicono Coordinamento e Gruppo Consiliare di FdI

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Critiche dal coordinamento FDI di Paterno e dai nove consiglieri del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia sono state rivolte al sindaco paternese Nino Naso,  accusato di aver sottovalutato la questione relativa all’ordine pubblico in città, in particolare la tematica migranti.

Critiche al sindaco Naso anche perché, in un recente video, il primo cittadino su questa vicenda ha criticato Fratelli d’Italia, in particolare il presidente ARS Gaetano Galvagno e il deputato nazionale Francesco Ciancitto, accusandoli di “non aver fatto abbastanza su tale questione, facendo parte della coalizione che sono alla guida dell’Isola e dell’Italia. In una nota stampa Fratelli D’Italia ricorda le iniziative intraprese a Paternò dal partito di Giorgia Meloni.

“In data 4 marzo 2024, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha formalmente richiesto la convocazione urgente e straordinaria di un Consiglio Comunale Aperto, al fine di affrontare l’escalation di gravi episodi che avevano già compromesso il senso di sicurezza nella nostra comunità: omicidi, tentati omicidi, aggressioni, risse in stato di ebbrezza, occupazioni abusive di immobili. Una situazione già allora intollerabile, spesso riconducibile – come accertato dalle forze dell’ordine – a soggetti extracomunitari irregolari. Nella richiesta è stato comunque ribadito il principio fondamentale dell’accoglienza verso chi rispetta la legge e si integra correttamente nel tessuto sociale cittadino”.

Il gruppo consiliare aveva sollecitato la partecipazione della Prefettura, della Questura e delle forze dell’ordine.  “Il Sindaco non ha mai provveduto a estendere tali inviti né ad attivare una convocazione istituzionale degli organi competenti, di fatto vanificando l’iniziativa. Alla seduta consiliare erano invece presenti, su esplicito invito del nostro gruppo, l’On. Gaetano Galvagno (Presidente dell’ARS) e l’On. Francesco Ciancitto, i quali, con grande senso istituzionale, hanno assicurato piena disponibilità ad intervenire nell’ambito delle loro competenze e funzioni, sottolineando l’urgenza di affrontare il problema con strumenti condivisi e coordinati”.

Ed ancora in data 13 giugno del 2024 presentata una interrogazione consiliare sugli immigrati. In data 25 gennaio 2025 comunicato stampa su tema immigrazione.   In data 15 aprile 2025, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha inoltre depositato un’interpellanza consiliare con oggetto: “Emergenza sicurezza urbana – escalation di atti vandalici, sacrilegi ai danni di simboli religiosi, rapine a mano armata. Anche in questa occasione il Sindaco ha scelto di non agire- si legge in una nota stampa- ignorando ancora una volta la richiesta di convocare un tavolo istituzionale con la Prefettura”.

Coordinamento e Gruppo consiliare di Fratelli  D’Italia hanno evidenziato che dopo “un anno di totale immobilismo da parte dell’Amministrazione Comunale” quest’ultima ha preso una iniziativa  visto che la situazione “è precipitata in quanto, in pieno centro cittadino, giorni addietro un  soggetto extracomunitario irregolare ha molestato più donne nell’arco dello stesso pomeriggio, scatenando la reazione indignata di molti cittadini che sono intervenuti, giungendo persino ad aggredire l’autore delle molestie e, tragicamente con nostro grande dispiacere ,anche i carabinieri intervenuti. Di fronte a questi fatti gravissimi- si legge nella nota- il tentativo del Sindaco Naso di scaricare responsabilità sul partito Fratelli d’Italia e sugli On. Galvagno e Ciancitto appare non solo improprio, ma profondamente scorretto e lesivo della verità”.

Fratelli d’Italia di Paternò quindi  ha sottolineato che solo poco giorni fa il sindaco “ha finalmente convocato una giunta straordinaria per prendere atto della recrudescenza della criminalità che, da circa un anno, interessa il territorio di Paternò. Alla luce di questa situazione, si è ritenuto urgente sollecitare l’istituzione di un tavolo di confronto con la Prefettura e le forze dell’ordine, come sostenuto da noi nel corso di un intero anno.

Finalmente il Sindaco sembra prendere coscienza della gravità della situazione. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia rinnova il proprio impegno costante per la legalità, la sicurezza e il rispetto della dignità di ogni cittadino, e respinge con forza ogni tentativo di strumentalizzazione politica di una vicenda tanto seria quanto dolorosa per l’intera comunità di Paternò.

Invitiamo il Sindaco, in qualità di garante della sicurezza della città, ancora una volta, ad assumersi le proprie responsabilità istituzionali e ad attivarsi immediatamente per richiedere un tavolo tecnico con la Prefettura, coinvolgendo in maniera seria e concreta tutti gli organi preposti all’ordine pubblico e alla sicurezza” si chiude cosi la nota stampa del Coordinamento FdI- Gruppo Consiliare FdI.

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