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In Primo Piano

Terremoto di magnitudo 3.9 sui fianchi dell’Etna avvertito tra Adrano e Biancavilla

La scossa è stata registrata dall’Ingv alle ore 6.38, ad una profondità di 18 chilometri. Non risultano danni.

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Una nuova scossa sismica ai piedi dell’Etna. Dopo quella con epicentro a Randazzo, nel giro di poche ore arriva un altro terremoto avvertiti in provincia di Catania.

Secondo la strumentazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, la scossa ha registrato una magnitudo 3.9 (la precedente di Randazzo era stata di 2.9).

Quest’ultimo evento ha avuto epicentro in territorio di Adrano. Il tremore è stato avvertito dalla popolazione pure a Biancavilla. La scossa si è verificata alle 6.38, ad una profondità di 18 chilometri. Non risultano danni.

Il direttore dell’Osservatorio etneo-Ignv di Catania, Eugenio Privitera, spiega che l’evento fa parte di «uno sciame sismico composto da una ventina di scosse minori iniziato nel tardo pomeriggio di ieri». Secondo il vulcanologo potrebbe essere «frutto di una fratturazione interna al vulcano e non collegato alla risalita di magma dai condotti magmatici interni», anche se, sottolinea, «non è possibile dirlo con certezza».

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In Primo Piano

S.M. Di Licodia, al via la nuova viabilità in alcune strade cittadine

La nota dell’assessore Antonio Calanna

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Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’assessore di Santa Maria di Licodia con delega alla viabilità, Antonio Calanna in merito all’attivazione dei nuovi segnali stradali che regolamenteranno la viabilità cittadina in alcune vie del centro urbano.

La nota
Come già anticipato in un’intervista della scorsa settimana, nella giornata di ieri, 4 luglio, sono stati attivati i nuovi segnali stradali previsti dal piano di viabilità. Desidero precisare che il progetto, elaborato dal sottoscritto in collaborazione con gli uffici competenti, riguarda esclusivamente le seguenti vie:
– Via Felice Magrì
– Via Sambataro
– Via Bellini
Le altre vie in cui sono stati installati segnali stradali non rientrano nella pianificazione originaria da me curata. Tali interventi sono stati aggiunti successivamente su indicazione della Polizia Municipale, che ha rilevato situazioni di criticità. Ribadisco l’importanza di una comunicazione trasparente e condivisa con i cittadini, e confermo il mio impegno.

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Cronaca

Catania, attività di contrasto ai reati fallimentari, disposto sequestro per 10 milioni di euro

Posti sotto sequestro beni mobili ed immobili, quote, rapporti giuridici e contratti di conto corrente

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A Catania il Giudice per le indagini preliminari ha ordinato il sequestro, eseguito dalla Gdf, della società “President s.r.l.”, comprensivo dei beni mobili ed immobili, quote, rapporti giuridici e contratti di conto corrente, per il valore complessivo di circa 10 milioni di euro.

Il nucleo di polizia economico finanziaria etneo sotto il coordinamento della procura ha appurato che gli amministratori e soci della società “Residence Vampolieri s.r.l” a cui fa capo una struttura ricettiva di Aci Castello, mediante un’operazione societaria di scissione avrebbero distratto il patrimonio aziendale, costituito dall’intero compendio immobiliare del valore contabile di 9,9 milioni di euro, a favore di una società di nuova costituzione riconducibile ai medesimi soci, denominata President srl.

“Il patrimonio netto residuo della società che ha ceduto gli immobili si sarebbe ridotto, secondo quanto comunicato dalla proprietà nel progetto di scissione, a 50.000 euro- scrive la Procura la quale aggiunge che “sarebbero emersi in capo alla Residence Vampolieri srl ulteriori debiti per Imu e Tari per circa 630.000 euro, non conteggiati nella scissione, che avrebbero determinato un valore effettivo residuo negativo di 580.000 euro”.

Secondo la Procura l’impresa avrebbe eroso totalmente le sue risorse, “versando in uno stato di crisi finanziaria aggravata dalla cessione del compendio immobiliare”. Gli inquirenti avrebbero riscontrato “alcune operazioni dolose che avrebbero aggravato lo stato di crisi della Residence Vampolieri srl causandone il dissesto definitivo”.

L’attività alberghiera sarebbe proseguita anche dopo la cessione degli immobili a favore della President srl e ciò tramite l’avvenuta stipula con quest’ultima di apposito contratto di locazione per l’utilizzo dei beni, che avrebbe avuto l’effetto di depauperare ulteriormente le risorse economiche aziendali della locatrice a causa del pagamento, a titolo di canoni di affitto, di 120.000 euro all’anno nella quota fissa più una quota variabile in relazione alle presenze”.

Per il gip i soci della Residence Vampolieri srl, avrebbero commesso i reati di bancarotta fraudolenta, aggravata dal danno di rilevante entità. La President srl è stata affidata ad un amministratore giudiziario. Il provvedimento cautelare ha superato il vaglio del Tribunale del riesame.

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