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Cronaca

Getta rifiuti nell’oasi di “Ponte Barca”, i carabinieri lo individuano e lo denunciano

A Ragalna, i carabinieri hanno denunciato un uomo per aver tagliato legname all’interno del parco dell’Etna.

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Continua l’attività di controllo ambientale da parte del Nucleo investigativo di polizia agroalimentare, ambientale e forestale dei carabinieri di Catania, finalizzato alla tutela del territorio.

L’attività si concentra spesso in prossimità di riserve naturali o oasi naturalistiche,  dove la fauna dovrebbe essere preservata, invece ci si ritrova davanti a numerosi casi di bracconaggio.

Proprio grazie ad un controllo finalizzato alla repressione di azioni di bracconaggio è stata trovato, all’interno dell’oasi di “Ponte Barca”, a Paternò, un consistente cumulo di rifiuti che ha portato i carabinieri ad avviare le indagini, alla ricerca del possibile “sporcaccione”.

Il cumulo di rifiuti, proveniente da attività edili, è stato trovato all’interno della fascia protetta, qual è quella ricadente entro 150 metri dal limite del fiume Simeto, questo significa che chi non rispetta la legge è punito penalmente.

Dall’attività investigativa, condotta dal Centro anticrimine natura dei carabinieri,  in collaborazione con i militari dell’Arma della Stazione carabinieri di Paternò, è stato individuato il luogo dal quale i rifiuti speciali provenivano (tra l’altro i lavori erano anche abusivi). Da qui la denuncia di un paternese e della moglie.

Il luogo dov’è stata trovata la piccola discarica abusiva è stato interessato, recentemente, da un’attività di bonifica, grazie soprattutto all’azione dei volontari, in particolare le guardie ambientali che costantemente monitorano il territorio.

Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati alla verifica di ulteriori responsabilità.

Recentissima l’attività repressiva condotta sempre dal NIPAAF di Catania, insieme alla Stazione carabinieri di Ragalna e in collaborazione con i servizi veterinari, a Ragalna, all’interno del Parco dell’Etna. Il controllo, programmato per la verifica delle condotte di gestione di un allevamento ovi-caprino, ha fatto rilevare un difetto di tracciabilità sul mangime impiegato dalla azienda zootecnica, ma è stata riconosciuta una carenza di documentazione in relazione alla gestione di 4 equini che comunque erano microchippati.

Il titolare è stato riconosciuto responsabile anche di un taglio abusivo di legname di provenienza dai boschi ricadenti all’interno del Parco regionale dell’Etna, da qui la denuncia all’Autorità Giudiziaria per deturpamento di bellezze naturali. Sequestrato il materiale legnoso di provenienza illecita.

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Cronaca

Biancavilla, nascondeva la droga nel sottoscala: arrestato dai Carabinieri

A finire in manette un 26 enne biancavillese

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Non si fermano le attività di prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti operate da parte dei militari dell’Arma di Catania, volte a contrastare una delle maggiori fonti di approvvigionamento della criminalità organizzata.

In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Biancavilla, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno svolto tutta una serie di mirate azioni info-investigative, che hanno portato all’arresto di un biancavillese di 26 anni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

In particolare, durante servizi di perlustrazione del centro cittadino, gli investigatori avevano visto più volte il giovane in atteggiamenti “sospetti” poiché, in più circostanze, alla vista della pattuglia si allontanava velocemente, come a voler evitare eventuali controlli da parte loro. Per questi motivi, hanno deciso di prestare maggior attenzione ai suoi movimenti.

Sono stati, quindi, organizzati dei dispositivi di pedinamento e appiattamento “discreto e a distanza”, che hanno confermato che la presenza dell’uomo, soprattutto nelle ore notturne, presso la zona della movida biancavillese aveva a che fare con lo spaccio di droga, per cui è stato pianificato l’intervento presso la sua abitazione, situata nei pressi dell’ospedale del paese.

Di prima mattina, i Carabinieri hanno quindi fatto scattare il blitz, facendo entrare nel suo appartamento anche il cane dei cinofili KING, e hanno cominciato a perquisire ogni ambiente.

I militari si sono subito accorti che, alla vista dell’animale, l’uomo è diventato estremamente nervoso e ciò ha avvalorato le loro ipotesi investigative. Infatti, appena raggiunta la rampa di scale che porta al piano superiore dell’abitazione, KING ha segnalato al suo conduttore un armadietto nel vano sottoscala, nel quale i Carabinieri hanno scovato 35 dosi di marijuana, per un peso di circa 50 grammi, 70€ in banconote di piccolo taglio e “gli attrezzi del mestiere”, ovvero ciò che serve a un pusher per impacchettare la droga: un bilancino di precisione e numerose bustine in plastica trasparente.

Poi, i militari si sono spostati nelle camere da letto e anche qui, all’interno di un comodino, hanno recuperato 2 dosi di marijuanamentre, in un pensile della cucina, c’erano delle infiorescenze di quella pianta, non ancora confezionata.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento e il denaro, il giovane pusher è stato dichiarato in stato di arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’atto, mentre lo stupefacente è stato sequestrato.

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Cronaca

Biancavilla, padre e figlio investiti nel parcheggio Decò

I due sono stati trasportati al San Marco di Catania

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Intervento di un’ambulanza di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia questa mattina all’interno del parcheggio del supermercato Decò tra Biancavilla e Adrano, a a seguito di un incidente che ha visto il coinvolgimento di un uomo di 38 anni ed il suo figlioletto di 4. Secondo le prime ricostruzioni, sembrerebbe che l’uomo stava spingendo il carrello con all’interno il proprio figlio, quando entrambi sono stati colpiti da un’automobile che non si sarebbe accorti di loro. Attivati subito i soccorsi, è giunta un’ambulanza i cui soccorritori hanno immobilizzato i pazienti prendendoli in carico. Per l’uomo diversi traumi al torace e alla tibia. Il bambino non avrebbe riportato particolari ferite e per lui solo tanta paura. I volontari in eccedenza sono stati poi supportati dall’ambulanza medicalizzata di Paternò.  I due feriti sono stati poi trasportati al San Marco di Catania in codice giallo per le cure del caso. A dover chiarire l’esatta dinamica e le eventuali responsabilità sarà adesso la Polizia Municipale di Biancavilla intervenuta sul luogo dell’incidente.

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