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Covid-19, a Misterbianco sequestrate dai finanzieri 10mila mascherine non sicure

L’operazione è stata eseguita dai militari del Comando provinciale di Catania. L’attività economica è gestita da un commerciante cinese.

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I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito dei servizi effettuati per il contenimento dell’epidemia da Coronavirus, hanno sequestrato a Misterbianco, 10.000 mascherine di protezione individuale (D.P.I.) non sicure, trovate all’interno di un esercizio commerciale, gestito da un cittadino cinese. 

Le mascherine non riportavano le indicazioni previste dalla normativa sulla sicurezza dei prodotti, ovvero sulle confezioni non erano specificate la composizione delle stesse, elemento fondamentale per evitare potenziali rischi sanitari al consumatore finale.

I finanzieri hanno, quindi, proceduto al sequestro amministrativo della merce ed hanno segnalato il titolare dell’attività commerciale alla locale Camera di Commercio per le relative sanzioni pecuniarie da applicare che possono arrivar ad un massimo di 200.000 Euro. 

Le attività di verifica e controllo condotte dalla Guardia di Finanza a tutela della salute pubblica e della correttezza in ambito commerciale proseguiranno con la massima attenzione ed intensità.

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Catania, incidente mortale in viale Ulisse

A perdere la vita una ragazza di 23 anni che viaggiava a bordo di uno scooter

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Una ragazza di 23 anni ha perso la vita questa mattina in viale Ulisse a Catania a seguito di un violento impatto con un’auto. L’incidente si è verificato intorno alle 7:00 di questa mattina ed ha visto il coinvolgimento di un’automobile con alla guida una 56 enne e la ragazza che viaggiava a bordo di uno scooter. A nulla è valso l’arrivo dei soccorritori del 118 che, giunti sul posto, hanno accertato la morte della ragazza. Al momento non è nota la dinamica del sinistro, che dovrà essere chiarita dalla Polizia Municipale giunta sul posto per regolare il traffico e per procedere con i rilievi del sinistro.

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Paternò, “Sportello donna”: “Basta alla violenza e all’indifferenza”

Le volontarie intervengono su fatti accaduti nella città paternese dove un tunisino di 20 anni, irregolare sul territorio nazionale, ha aggredito cinque minorenni

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“L’aggressione alle adolescenti avvenuta, nei due diversi casi, in pieno centro, ci fa comprendere quanta strada dobbiamo ancora compiere nel lungo cammino per dire basta alla violenza contro le donne”.

A parlare sono le volontarie dello “Sportello donna” di Paternò, le quali intervengono su fatti accaduti nella città paternese meno di 48 ore addietro, dove uno straniero, un tunisino di 20 anni, irregolare sul territorio nazionale, ha aggredito cinque minorenni.

“Siamo profondamente indignate per quanto accaduto- dicono le volontarie in una nota stampa- Oltre all’aggressione ci lascia sgomente l’aver saputo che in un caso, nell’aggressione in via G.B. Nicolosi, nonostante le ragazze avessero tentato di richiamare l’attenzione dei passanti, chiedendo aiuto, nessuno si è fermato ad aiutarle e proteggerle”.  Le volontarie parlano di indifferenza mostrata da quelle persone che si trovavano in via G.B. Nicolosi alla richiesta di aiuto delle minori.

“L’indifferenza è tanto grave quanto l’azione violenza –  hanno detto  le componenti dello “Sportello donna”- Basta alla violenza, basta all’indifferenza. Esprimiamo tutta la nostra piena solidarietà alle ragazze che hanno vissuto questa terribile esperienza di violenza. Come sportello donna siamo disponibili, se dovesse servire, il nostro supporto e il nostro aiuto psicologico alle ragazze e alle loro famiglie”.

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