Connect with us

Cronaca

Etna, altro evento parossistico con caduta cenere sui comuni orientali del vulcano

Una fontana di lava si è attivata dal cratere di sud-est da dove è fuoriuscita una nube eruttiva che si è dispersa in direzione est.

Pubblicato

il

Ennesimo evento  parossistico sull’Etna. Una fontana di lava, da quanto rilevato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia,  si è attivata dal cratere di sud-est  intorno alle 10.30 di questa mattina da dove è fuoriuscita una nube eruttiva che si è dispersa in direzione est. E’ su livelli alti il tremore registrato nei condotti magmatici interni dell’edificio vulcanico con il ‘centroide’ delle sorgenti localizzato in prossimità del cratere di sud-est ad una elevazione di circa 3.000 metri sul livello del mare. La nuova  fase eruttiva non ha avuto alcun impatto sull’attività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania che è rimasto operativo.

Fontana di lava che è cessata poco prima delle 13.  In accordo con il modello previsionale, la dispersione di cenere vulcanica ha riguardato il settore orientale del vulcano. Personale dell’INGV ha accertato una ricaduta dei prodotti vulcanici a nord di Zafferana, nella località di Petrulli e a Santa Venerina. A causa della copertura nuvolosa non è stato possibile derivare l’altezza della nube eruttiva, tuttavia da informazioni pervenute da personale INGV che si trovava nella zona del parossismo, la nube ha raggiunto un’altezza di circa 5 – 6 km  sopra il livello del mare.  Inoltre, la fontana di lava ha prodotto un trabocco lavico dal versante meridionale del cratere di sud-est, che si è propagato in direzione sud-ovest.

Dalle ore 12.20 circa si è osservato una rapida decrescita dei valori di ampiezza media del tremore vulcanico che si sono mantenute ancora su un livello alto, con una netta tendenza al decremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è stato  localizzato nell’area del cratere di sud-est  ad una elevazione di circa 3000 m s.l.m. L’attività infrasonica ha  mostrato un chiaro decremento del numero di eventi e della loro ampiezza.Le stazioni sommitali della rete tilt etnea hanno mostrato  piccole variazioni su entrambe le componenti del segnale. Nessuna variazione significativa osservata nei dati della rete GNSS.

Cronaca

Misterbianco, tenta truffa ad un’anziana col metodo del “finto carabiniere”, denunciato

Vittima una 77enne che ha aperto le porte di casa ad un fantomatico “maresciallo” che avrebbe dovuto eseguire un controllo all’interno dell’abitazione. Non “convinta” ha chiamato la figlia che l’ha invitata a buttare fuori il presunto sottufficiale

Pubblicato

il

A Misterbianco i carabinieri della locale Tenenza hanno denunciato un 18enne catanese incensurato con l’accusa di tentata truffa in concorso in danno di persona anziana. In particolare, la vittima predestinata, una signora di 77 anni, ha aperto la porta di casa a un giovane che aveva bussato, presentandosi come “maresciallo dei Carabinieri” e sostenendo di dover eseguire un controllo non meglio specificato all’interno dell’abitazione. Convinta dalle sue parole, la donna lo ha fatto entrare e l’uomo, una volta dentro, si è diretto rapidamente nella stanza da letto, dove ha rovistato nei cassetti di un comò e si è impossessato di alcuni monili in oro.

L’anziana signora, insospettita da quello strano “comportamento”, ha subito chiamato la figlia al cellulare per informarla dell’accaduto e della presenza in casa di un presunto appartenente all’Arma. La figlia ha immediatamente capito la situazione e le ha urlato di cacciarlo via e di avvisare subito i militari della tenenza di Misterbianco.

L’inaspettata telefonata dell’anziana alla figlia e la decisa reazione di quest’ultima hanno messo in allarme il finto maresciallo, che si è dato immediatamente alla fuga. Nella fretta, ha abbandonato i monili su una sedia, dove sono poi stati ritrovati proprio dalla figlia, nel frattempo accorsa sul posto.

Ma la vicenda non si è conclusa lì. I truffatori, nel tentativo di recuperare il bottino che hanno dovuto abbandonare, hanno cercato di agire in modo diverso non sospettando che i veri carabinieri della Tenenza di Misterbianco, subito avvisati dalla figlia dell’anziana, erano già intervenuti raggiungendo l’abitazione in pochissimo tempo.

All’arrivo dei militari, infatti, il 18enne è stato sorpreso proprio davanti alla porta d’ingresso dell’anziana e quindi bloccato.

Alla vista dei veri militari dell’Arma di divisa, il giovane ha perso la sua iniziale spavalderia e ha iniziato a balbettare alle loro domande su chi fosse e cosa stesse facendo lì, chiaramente fornendo delle risposte, a dir poco, fantasiose.

Come se non bastasse, il cellulare del ragazzo, nel frattempo finito nelle mani degli investigatori, ha cominciato a ricevere una raffica di chiamate da tre diverse utenze, tutte registrate in rubrica, fittiziamente, con nomi di celebri campioni dello sport.

Poco dopo, la scena ha preso una piega ancora più surreale: uno dei complici del giovane fermato, spacciandosi per un ulteriore “maresciallo dei Carabinieri” in servizio presso il Comando provinciale di Catania, ha telefonato sull’utenza dell’anziana donna ma a rispondere, questa volta, è stato un Carabiniere della Tenenza.

Durante l’improbabile conversazione, il finto sottufficiale dell’Arma ha cercato di “giustificare” la presenza del 18enne sostenendo che, in realtà, due persone erano già state arrestate per la truffa appena compiuta e che, quindi, il giovane non era coinvolto nella vicenda e che poteva essere lasciato andare.

Una versione talmente inverosimile da non essere minimamente presa in considerazione dai militari che, naturalmente, hanno proceduto a denunciare il ragazzo per tentata truffa in concorso e hanno avviato le ulteriori indagini per risalire agli altri complici.

 

Continua a leggere

Cronaca

Catania, arrestato 29enne che ha picchiato la compagna con in braccio un neonato

La donna ha raccontato agli agenti di essere stata aggredita dal proprio compagno dapprima verbalmente e poi essere stata strattonata con violenza, nonostante avesse in braccio il figlio della coppia, di soli 45 giorni di vita

Pubblicato

il

Ha aggredito la compagna che teneva in braccio il loro figlioletto neonato, ma è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia dalla Polizia di Stato, intervenuta a seguito della richiesta di aiuto della donna. In particolare una volante è intervenuta presso un’abitazione del centro cittadino a seguito della richiesta d’aiuto da parte di una donna che aveva chiamato in lacrime il Numero Unico per le Emergenze raccontando di essere stata presa a pugni dal proprio compagno, sottoposto agli arresti domiciliari.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno trovato l’appartamento sottosopra e hanno subito soccorso la vittima, trasportata in ospedale tramite ambulanza e poi refertata con una prognosi di 9 giorni.

La donna ha raccontato agli agenti di essere stata aggredita dal proprio compagno dapprima solo verbalmente con epiteti offensivi e, successivamente, di essere stata strattonata con violenza nonostante tenesse in braccio il piccolo figlio della coppia, di soli 45 giorni di vita. In seguito, l’uomo, che avrebbe assunto un’elevata quantità di alcol, avrebbe aggredito anche l’altra figlia della vittima, di soli tre anni, nata da una precedente relazione, strattonandola e tirandole i capelli.

La vittima ha, inoltre, riferito agli agenti che già in passato il compagno era stato violento nei suoi confronti; in particolare, lo scorso mese di febbraio, quando era ancora incinta, l’avrebbe presa a calci al basso ventre, fortunatamente senza arrecare danni al feto. In quell’occasione la donna non avrebbe avuto il coraggio di denunciare. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia ed è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza in attesa del giudizio di convalida dinanzi al GIP.

 

Continua a leggere

Trending