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Cronaca

Furti in negozi e incendi auto ad Adrano e Bronte, indagini in corso di CC e PS

Ladri che hanno utilizzato le auto per spaccare le vetrate in due negozi nelle due citta, mentre nella cittadina adranita due auto in fiamme

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Una serie di furti ai danni di tre esercizi commerciali si sono registrati la notte scorsa a Bronte ed Adrano ; inoltre nella città adranita, sempre in piena notte, due auto sono state divorate della fiamme e potrebbe trattarsi di un incendio di matrice dolosa. A Bronte intorno all’una ladri in azione ai danni dell’esercizio commerciale “Euronics” di Via Palermo e  del negozio “Expert” di via Montale. In particolare contro “Euronics” i banditi  hanno lanciato contro la vetrata un’auto spaccandola,  arraffando cosi telefonini , tablet e altro materiale elettronico; invece ai danni di “Expert” i  banditi hanno agito “ manualmente” facendo ricorso, da quanto si apprende, ad ascia e piccone per aprire l’ingresso. Non è chiaro se in questa circostanza il colpo è andato in porto. Ad investigare i carabinieri della compagnia di Randazzo.

Altro furto ad Adrano intorno alle  04.30  lungo Corso Garibaldi, in pieno centro storico. Una Fiat Stilo con a bordo 4 persone è stata utilizzata per spaccare la vetrata di un negozio di abbigliamento. I quattro ladri  col volto travisato e con le mani coperte da guanti,  scesi dall’auto, hanno trafugato la merce, caricandola sull’auto e poi andare via dalla zona del furto. Sul fatto indaga la polizia di stato del commissariato di Adrano che sta visionando le immagini dei sistema di video sorveglianza presenti in zona; il bottino, da una prima stima, ammonterebbe a circa 30 mila. Si cerca di capire se tra t tre furti vi sia qualche collegamento

Sempre ad Adrano, poco prima delle 01.30 un rogo ha distrutto due autovetture parcheggiate lungo una strada di contrada Roccazzello. Ad andare in fiamme un Fiat Doblò e una Volkswagen T-Roc.   Sul posto per spegnere il rogo uomini del 115 del distaccamento di Adrano, i quali hanno impiegato circa un’ora prima di avere ragione delle fiamme. Presenti anche i carabinieri della compagnia di Paternò. Potrebbe trattarsi di un rogo di probabile matrice dolosa.

ambiente

Catania, la CIA Sicilia Orientale su crisi idrica chiede intervento della prefettura

La convocazione di un un tavolo di confronto per affrontare le criticità in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico che in quello relativo alle produzioni agricole

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“Chiediamo a sua eccellenza il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, di farsi promotrice di un tavolo di confronto per verificare lo stato dell’arte ad oggi delle ormai disastrose condizioni in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico per la perdita secca del reddito sia sulle produzioni agricole, colture cerealicole in primis, e zootecniche già compromesse”. La sollecitazione arriva dal coordinamento di Giunta della Cia Sicilia Orientale che invoca gli interventi da approntare con urgenza, stante le alte temperature da stagione estiva e il perdurare della mancanza di acqua negli invasi del bacino imbrifero della Piana di Catania.

 

“Non staremo ad elencare le misure necessarie che da tempo si dibattono in diversi tavoli istituzionali – si legge nella lettera – né a sollecitare la quanto mai urgente e immediata necessità che il Consiglio dei Ministri riconosca lo stato di emergenza nazionale per la Sicilia”. “Intendiamo richiamare la sua attenzione, piuttosto,  sulla necessità di imprimere una velocizzazione nei lavori e negli interventi individuati o da individuare per trovare le risorse idriche che mancano e ed evitare lo sperpero di acqua dove c’è. Dalle paratie di Ponte Barca sul Simeto, per esempio, sono state individuate copiose perdite: l’acqua continua a scorrere nel fiume senza essere utilizzata per l’immissione nei canali”.

 

“Sono tanti gli interrogativi e i dubbi che attendono risposta, mentre le campagne muoiono di sete:  Bisognerebbe velocizzare l’intervento provvisorio per dotare l’invaso di Lentini di un impianto di sollevamento pur parziale; la possibilità di utilizzare le acque reflue in alcune realtà territoriali che una volta depurate potrebbero essere immesse nelle conduttore; gli interventi di pulizia dei fondali dell’invaso Pozzillo come incidano sull’attuale momento e quali i tempi di realizzo. E ancora, a che punto si trova l’annunciato piano di ricerca delle acque dal sottosuolo e l’utilizzo dei pozzi oltre il piano di manutenzione delle condotte? Come procede l’avvio dei lavori dell’invaso Pietrarossa dopo 26 anni di fermo? E la mancata Riforma della Bonifica, di cui si discute da 29 anni,  sarà l’ennesima fumata nera?”.“Riteniamo importante che il tavolo istituito per affrontare le emergenze trovi il modo di monitorare l’andamento dei lavori, la velocizzazione delle gare nel rispetto delle normative”.

 

Intanto l’Anbi (associazione dei consorzi di bacino) lancia un allarme definendo drammatica la situazione idrica in Sicilia. “Nonostante una timida ripresa (poco più di 13 milioni di metri cubi in un mese) – spiega l’Anbi -, negli invasi siciliani mancano complessivamente circa 670 milioni di metri cubi d’acqua (-68%), ma soprattutto si è ben 145 milioni sotto al precedente record negativo, registrato nel siccitoso 2017”.  “Secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano – prosegue l’Anbi -, da Settembre 2023 il deficit pluviometrico medio sulla regione si aggira sui 300 millimetri, con punte di mm. 350 sulla provincia di Catania: ciò significa che l’apporto d’acqua nei mesi tradizionalmente più piovosi (da Settembre ad Aprile) è praticamente dimezzato rispetto alla media storica di mm 620!” “Il mese di marzo sull’Isola è stato estremamente siccitoso per le province centrali e soprattutto Sud-Orientali – spiega l’associazione -, dove le cumulate registrate sono state tra il 70% ed il 90% inferiori alla norma in buona parte dei comuni tra le province di Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta”.

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Cronaca

Belpasso, incidente sulla Sp229/I

Sul posto i Vigili del Fuoco, un’ambulanza e i Carabinieri

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Un incidente autonomo si è verificato intorno alle 15:00 di oggi sulla Sp229/I in territorio di Belpasso, nei pressi di una curva in passato teatro di altri sinistri. Secondo le prime ricostruzioni, una Fiat Panda con alla guida una ragazza di 26 anni e che procedeva da Etnapolis verso Paternò avrebbe perso il controllo del veicolo finendo la propria corsa cappottata fuori strada. La ragazza è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 per essere poi trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale di Paternò. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Paternò e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile.

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