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Cronaca

Biancavilla, a rilento iter burocratico relativo al progetto del raddoppio SS284

Il tema affrontato in una riunione convocata dal Comitato Pro Raddoppio 284 a cui hanno partecipato istituzioni regionali, locali e Anas

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Riunitosi a Biancavilla il “Comitato Cittadino Pro Raddoppio SS284”alla presenza del Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, del vice prefetto Rosaria Giuffré, dell’ assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò (in video collegamento da remoto), dei sindaci e assessori dei comuni di Paternò, Biancavilla e Adrano. Anas provinciale presente con Francesco Musto (in video collegamento) mentre Anas regionale ha fatto pervenire al Comitato una nota esplicativa sullo stato di avanzamento dei lavori.  Durante l’incontro in assise pubblica ospitati nella sede dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri alla presenza dei Comando della Stazione dei Carabinieri di Biancavilla si è svolta un incontro “dai toni risolutori e al richiamato buon senso” si legge in una nota del Comitato .

Il portavoce del Comitato Civico Pro Raddoppio SS284 Benedetto Torrisi, dopo aver esposto un escurxus sui tempi e le azioni portate avanti per vedere la realizzazione di quest’opera, ha espresso sentimenti di disagio per la presenza di spazzatura nelle piazzole di sosta e per i tempi lunghi per la valutazione della VIA rispetto alle richiamate “norme sull’urgenza” sull’opera. “Oltre 2 anni per conoscere l’esito, e subire anche l’incremento vertiginoso dei costi dovuto ai rincari delle materie prime, che sino al 2020 erano stimati per 350 milioni di euro- si legge nella nota stampa- sono trascorsi più di due anni si è giunti a 495 ML di euro (Fonte ANAS regionale)”.

“L’assessore Aricò- dicono  quelli del Comitato- ha specificato che il raddoppio rappresenta una delle 5 opere di pregnante rilevanza approvate dal Ministero alla quale è associato un Commissario che ne controlla i processi e le azioni; siamo in attesa nei prossimi giorni di conoscere l’esito definitivo per passare in conferenza dei servizi; l’impegno sarà certamente quello di portare a termine quanto programmato”. Gaetano Galvagno ha sottolineato che il raddoppio della SS284 “rappresenta un’opera strategica per il territorio. Siamo riusciti a far finanziare la metropolitana sino a Paternò riusciremo anche nell’intento di infrastrutturare al meglio l’area pedemontana sud. Sarò attento alla risoluzione del problema della spazzatura invitando le istituzioni locali ad agire tempestivamente sia nella pulizia che sul fronte della controllo e repressione dell’illegalità ambientale diffusa”.

Sul fronte dell’annoso problema della spazzatura presente sulla SS284 nelle piazzole di sosta “il Comitato nel settembre del 2022 è stato ricevuto dalla Prefetto ove abbiamo presentato un rapporto dettagliato sullo stato in cui versano le piazzole di sosta di tale arteria sollecitandone un intervento tempestivo e perentorio, dal quale sono seguite varie azioni Istituzionali ma la spazzatura rimane ancora presente”.  Il vice prefetto Rosaria Giuffrè ha specificato che con nota del 23 gen 2023 “abbiamo formulato come Prefettura un preciso indirizzo di risoluzione invocando “il principio di leale collaborazione tra Enti come accordo tra la proprietà della strada (Anas e Città Metropolitana) che è in grado di mettere a disposizione mezzi e personale e i Comuni che per competenza devono occuparsi di conferire i rifiuti presso i recapiti finali. Sarà nostra premura convocare nei giorni prossimi un tavolo tecnico dove chiederemo la risoluzione del problema”.

Benedetto Torrisi portavoce del Comitato ritiene che la sola pulizia “non basterà se non si attivano le foto trappole per scongiurare il verificarsi di simili atti di inciviltà e per tale motivo chiede alle istituzioni di trovare le soluzioni di controllo e repressione che anche Anas ne riconosce l’utilità come ha dichiarato Francesco Musto (Resp. Servizi di Manutenzione Anas Prov. Catania) in video collegamento alla riunione. Qui la politica deve perorare una partita che va giocata nei Governi Centrali (Roma e Palermo), affinchè si scongiuri il rischio che la copertura finanziaria limitata ad una quota parte (185 milioni di euro) non venga trasferita ad altre opere ritenute “prioritarie” quando questa presenta tutti i parametri della priorità- ha proseguito Torrisi-  Siamo fiduciosi per quanto farete nei prossimi giorni affinché la pulizia e il controllo dei territori rappresenta una certezza per noi cittadini e l’intervento risolutorio al raddoppio diventi una certezza per lo sviluppo di questi territori”.

 

 

Cronaca

Catania, tentano di rubare tre camion ma i carabinieri sventano il furto, un arresto

Si tratta di un 28enne catanese con precedenti di polizia giudiziaria, arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, si cercano i complici

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A Catania i carabinieri del comando provinciale sventano il furto di tre mezzi pesanti e arrestato uno dei presunti ladri.  In particolare  la notte scorsa un imprenditore nel settore dei trasporti su gomma che abita a ridosso del parcheggio veicoli della propria azienda, affacciandosi dalla finestra, ha notato tre mezzi pesanti in movimento pronti ad uscire dall’area recintata.  Dapprima, l’uomo ha contattato un proprio dipendente per chiedere spiegazioni circa quell’anomalo movimento dei tre autocarri per scoprire, subito dopo  che nessuno dei propri autisti era a lavoro in quell’insolito orario.

Avendo comprese che fosse in corso un furto l’imprenditore ha allertato le forze dell’ordine. Un mezzo dei carabinieri giunto a poche centinaia di metri dal luogo del furto ha intercettato uno dei mezzi pesanti  con alla guida un soggetto  che, alla vista dell’autovettura dei militari dell’Arma, avrebbe accelerato cercando  di guadagnarsi la fuga. Ne è scaturito un breve inseguimento; il conducente del mezzo avendo compreso, con molta probabilità  che  i militari non avrebbero mollato la presa, si sarebbe fermato bruscamente, scendendo dall’ autocarro per tentare di fuggire a piedi. I carabinieri, raggiunto il camion abbandonato sulla strada, hanno bloccato i propri mezzi e hanno rincorso l’uomo che, solo dopo qualche metro, è stato raggiunto e fermato.

Messo in sicurezza, quindi, si è proceduto ad identificarlo come un 28enne catanese con precedenti di polizia giudiziaria; arrestato con l’accusa di “tentato furto aggravato in concorso” e “resistenza a pubblico ufficiale”.  Nel frattempo, le altre pattuglie, che hanno perlustrato la zona, sono riuscite a rintracciare i rimanenti veicoli abbandonati lungo le vie limitrofe. Tutti gli autoarticolati sono stati sequestrati per essere sottoposti ad ulteriori accertamenti tecnici scientifici per risalire alle identità di tutti i partecipanti al colpo.  L’arrestato, al termine dell’udienza di convalida innanzi al GIP di Catania, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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ambiente

Catania, la CIA Sicilia Orientale su crisi idrica chiede intervento della prefettura

La convocazione di un un tavolo di confronto per affrontare le criticità in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico che in quello relativo alle produzioni agricole

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“Chiediamo a sua eccellenza il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, di farsi promotrice di un tavolo di confronto per verificare lo stato dell’arte ad oggi delle ormai disastrose condizioni in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico per la perdita secca del reddito sia sulle produzioni agricole, colture cerealicole in primis, e zootecniche già compromesse”. La sollecitazione arriva dal coordinamento di Giunta della Cia Sicilia Orientale che invoca gli interventi da approntare con urgenza, stante le alte temperature da stagione estiva e il perdurare della mancanza di acqua negli invasi del bacino imbrifero della Piana di Catania.

 

“Non staremo ad elencare le misure necessarie che da tempo si dibattono in diversi tavoli istituzionali – si legge nella lettera – né a sollecitare la quanto mai urgente e immediata necessità che il Consiglio dei Ministri riconosca lo stato di emergenza nazionale per la Sicilia”. “Intendiamo richiamare la sua attenzione, piuttosto,  sulla necessità di imprimere una velocizzazione nei lavori e negli interventi individuati o da individuare per trovare le risorse idriche che mancano e ed evitare lo sperpero di acqua dove c’è. Dalle paratie di Ponte Barca sul Simeto, per esempio, sono state individuate copiose perdite: l’acqua continua a scorrere nel fiume senza essere utilizzata per l’immissione nei canali”.

 

“Sono tanti gli interrogativi e i dubbi che attendono risposta, mentre le campagne muoiono di sete:  Bisognerebbe velocizzare l’intervento provvisorio per dotare l’invaso di Lentini di un impianto di sollevamento pur parziale; la possibilità di utilizzare le acque reflue in alcune realtà territoriali che una volta depurate potrebbero essere immesse nelle conduttore; gli interventi di pulizia dei fondali dell’invaso Pozzillo come incidano sull’attuale momento e quali i tempi di realizzo. E ancora, a che punto si trova l’annunciato piano di ricerca delle acque dal sottosuolo e l’utilizzo dei pozzi oltre il piano di manutenzione delle condotte? Come procede l’avvio dei lavori dell’invaso Pietrarossa dopo 26 anni di fermo? E la mancata Riforma della Bonifica, di cui si discute da 29 anni,  sarà l’ennesima fumata nera?”.“Riteniamo importante che il tavolo istituito per affrontare le emergenze trovi il modo di monitorare l’andamento dei lavori, la velocizzazione delle gare nel rispetto delle normative”.

 

Intanto l’Anbi (associazione dei consorzi di bacino) lancia un allarme definendo drammatica la situazione idrica in Sicilia. “Nonostante una timida ripresa (poco più di 13 milioni di metri cubi in un mese) – spiega l’Anbi -, negli invasi siciliani mancano complessivamente circa 670 milioni di metri cubi d’acqua (-68%), ma soprattutto si è ben 145 milioni sotto al precedente record negativo, registrato nel siccitoso 2017”.  “Secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano – prosegue l’Anbi -, da Settembre 2023 il deficit pluviometrico medio sulla regione si aggira sui 300 millimetri, con punte di mm. 350 sulla provincia di Catania: ciò significa che l’apporto d’acqua nei mesi tradizionalmente più piovosi (da Settembre ad Aprile) è praticamente dimezzato rispetto alla media storica di mm 620!” “Il mese di marzo sull’Isola è stato estremamente siccitoso per le province centrali e soprattutto Sud-Orientali – spiega l’associazione -, dove le cumulate registrate sono state tra il 70% ed il 90% inferiori alla norma in buona parte dei comuni tra le province di Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta”.

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