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A Paternò la maggioranza si è pian piano sfaldata, si tolgono i sassolini dalla scarpa

Dopo le dimissioni dell’assessore Vito Rau e l’addio di quattro consiglieri comunali è crisi in maggioranza. Aperti nuovi scenari politici.

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Ricordate la canzone “Ho un sassolino nella scarpa”? Bene, perché questo brano calza a pennello rispetto all’attuale situazione politica paternese, con la crisi in maggioranza aperta dalle dimissioni dell’assessore Vito Rau che ha portato con sè anche quattro consiglieri comunali.

Per la giunta Naso è il momento più buio, dal suo insediamento. Di fatto, allo stato attuale, il primo cittadino paternese non ha più una maggioranza. Dei 24 scranni di Palazzo Alessi, ben 16 sono per l’opposizione, solo 8 resistono a sostegno di Naso.

Una maggioranza persasi per strada, poco alla volta, pezzo dopo pezzo. Il primo cittadino, al momento del suo insediamento, nel luglio del 2017, poteva contare su 14 i consiglieri di maggioranza. Poi, strada facendo…e qui torna in mente un’altra famosa canzone!

A Palazzo Alessi, le prime a prendere le distanze, pur rimanendo all’interno della maggioranza, sono state le consigliere Barbara Conigliello (PD) e Ionella Rapisarda (eletta con Nino Naso sindaco). Divergenze di opinioni con il Sindaco le loro, nate nel 2018, rispetto ai nuovi nomi da portare in giunta. Il primo cittadino ha scelto di andare dritto sulla sua strada nominado Luigi Gulisano e Francesca Chirieleison e per loro sono cominciati i mal di pancia. Come detto non hanno, ad oggi, dichiarato ufficialmente di non sostenere più l’Amministrazione Naso ma possono essere considerate battitori liberi, visto che il loro voto, in Consiglio comunale, non segue sempre le indicazioni date dall’Amministrazione. Le prime a togliersi i sassolini dalla scarpa.

La scorsa estate è toccato, invece, a Roberto Faranda, eletto con “Paternò on”, legato al gruppo del vicesindaco Ezio Mannino. Tutto cominciò quando il consigliere si rifiutò di votare l’aumento dell’addizionale Irpef per rimanere coerente con quanto dichiarato anche in passato, durante la scorsa legislatura. Il consigliere venne prima isolato dal suo gruppo, poi scaricato dall’assessore Mannino ed infine messo alla gogna, tirando in ballo presunti casi di favoritismo. Faranda chiese al sindaco di fare chiarezza ma ottenne in risposta un due di picche. Ed ecco che anche Faranda, si toglie il sassolino dalla scarpa.

Andando avanti si arriva ad Agata Marzola, presidente della commissione consiliare al bilancio, anche lei di “Paternò on”, del gruppo che fa capo all’ex assessore Vito Rau. Per lei, la vicenda con la quale è finita sott’accusa è legata all’aumento delle ore per i dipendenti comunali part-time. La presidente Marzola, ha sostenuto l’aumento delle ore con da votare con le recenti variazioni di bilancio, dello scorso novembre. Da parte dell’Amministrazione è arrivato un secco no. Da qui polemiche, accuse e poi l’insolamento della Marzola e del consigliere Alfredo Sciacca. Da quel momento l’equilibrio in maggioranza si è rotto. Altri sassolini nella scarpa.

Da ultimo Tuccio Paternò, che ha deciso di lasciare la maggioranza per divergenze di vedute sull’azione amministrativa.

Tanti, innumerevoli, i sassolini nella scarpa dell’assessore Rau per le continue divergenze di vedute con il sindaco Naso, su tutti si ricordano il caso piscina comunale e la gestione della questione randagismo.

Per Rau una scelta coraggiosa visto che ora dovrà fare i conti anche con il suo partito “Fratelli d’Italia” che ha ribadito il suo sostegno all’Amministrazione comunale.

Ma per Nino Naso è tutto finito? In realtà la campagna acquisti in opposizione è partita già da tempo, ma questa è un’altra storia.

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Eventi

“Paternò incontra la ricerca”, ricavato libro del professore Mazzarino a favore AIRC

Ospite illustre dell’evento il professore Salvatore Mazzarino, autorevole endocrinologo, autore di un volume dal titolo ‘Sei e più personaggi in cerca di dottore”

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Anche la città di Paternò con iniziative ad hoc, ha aderito alla lunga maratona dell’AIRC  che ha visto coinvolte molte città italiane con iniziative di vario genere.  L’associazione “Città Viva”, presieduta da Grazia Scavo, ha organizzato presso la biblioteca comunale un evento “Paternò incontra la ricerca” a cui hanno partecipato personalità che si impegnano attivamente a favore della ricerca. Ospite illustre della serata è stato il professore Salvatore Mazzarino, autorevole endocrinologo, autore di un piacevole volume dal titolo ‘Sei e più personaggi in cerca di dottore”.

L’incontro, moderato dalla professoressa Angela Pistorio, vice presidente della Associazione, è stato impreziosito dalla presenza della responsabile AIRC per la provincia di Catania Barbara Giuffrida Nicotra, del medico diabetologo Domenico Arcoria, dell’attrice Barbara Cracchiolo, Rosa Rita Virgillito componente dell’”Osservatorio violenza e suicidio”, dalla cantante Rita Corsaro nonche il sindaco Nino Naso. La serata è stata ricca di emozioni e il ricavato della vendita del libro sarà devoluto a favore della ricerca.

Interviste Salvatore Mazzarino e Grazia Scavo

 

“Si è trattato di un evento incentrato sulla salute e la prevenzione, organizzato dall’associazione “Citta viva”- ha detto il sindaco Nino Naso-Un sentito ringraziamento alla Presidente Grazia Scavo per aver reso possibile questa iniziativa che sostiene la Fondazione AIRC nella sua missione di ricerca contro il cancro”.

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Cronaca

Paternò, casa ospitalità Ipab “S.Bellia”, dal primo gennaio previsto aumento rette

Ci sarà un rincaro di 100 euro delle rette degli ospiti della casa d’ospitalità, una decisione a seguito di un incontro congiunto tra il sindaco Nino Naso, il commissario straordinario Giovanni Rovito e il referente del comitato degli ospiti Angelo Corsaro

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Non 150 euro ma 100 euro mensili. Sarà questo il rincaro nelle rette degli ospiti dell’Ipab Salvatore Bellia di Paternò, attivo da Gennaio 2025. La decisione a seguito di un incontro congiunto tra il sindaco Nino Naso, il commissario straordinario Giovanni Rovito e il referente del comitato degli ospiti Angelo Corsaro.

A disporre inizialmente l’aumento della retta di 150 euro era stato proprio Rovito, spiegando che il provvedimento si era reso necessario viste le difficoltà persistenti dell’ente e per fronteggiare anche la concorrenza delle strutture private. Da lì sono scaturiti malcontenti e dissapori dei familiari dei circa 40 nonnini ospiti presso l’Ipab, i quali hanno dato vita ad un comitato “spontaneo” e in una nota hanno comunicato di non condividerne l’aumento in quanto non riuscirebbero a sostenerlo.  Dunque si è arrivati ad una via di mezzo che può venire in qualche modo incontro alle esigenze dell’ente e contestualmente ai familiari degli anziani: nello specifico, le rette da passeranno dagli attuali 1250 euro a 1350 euro.

“L’IPAB Bellia- ha dichiarato il sindaco Naso – rappresenta per tanti concittadini un punto di riferimento fondamentale nella cura e assistenza dei propri cari. È per questo che mi sono attivato per cercare di venire incontro a chi vive ogni giorno la fatica e la preoccupazione di garantire il miglior sostegno possibile ai propri affetti. Ho quindi proposto al commissario- conclude – di ridurre l’entità dell’aumento delle rette, e sono lieto che la mia richiesta sia stata accolta”.

“Una decisione – conferma il commissario straordinario Rovito – presa alla luce anche delle prime dimissioni che si sono registrate nelle scorse ore. Ho proposte alle famiglie di rivolgersi a dei legali in modo tale che lavorando in sinergia si possa inoltrare all’Asp etnea la richiesta per ottenere dei sussidi soprattutto per gli ospiti che avrebbero delle difficoltà nel saldare le rette mensili”.

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