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Cronaca

Aci S. Antonio, tre giovani arrestati dai carabinieri per droga

Ad insospettire i carabinieri, nel corso delle ultime settimane, un anomalo affollamento di ragazzi che entravano ed uscivano da una strada senza uscita nella frazione di Lavinaio

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Il contrasto allo spaccio di droga al centro dell’attività di controllo dei carabinieri del comando provinciale di Catania.Controlli serrati non solo nel capoluogo etneo, ma anche nei centri dell’hinterland miranti a prevenire ogni forma di illegalità diffusa. In questo contesto i militari della stazione di Aci Sant’Antonio hanno arrestato tre ragazzi rispettivamente di 20, 19 e 15 anni.

Ad insospettire i carabinieri, nel corso delle ultime settimane, un anomalo affollamento di ragazzi che entravano ed uscivano da una strada senza uscita nella frazione di Lavinaio. A seguito di vari appostamenti limitrofi alla zona identificata, i militari hanno seguito una Ford Fiesta bianca che li ha condotti,  imboccando un vicolo cieco, all’interno di un fondo agricolo sul quale insiste un vecchio palmento abbandonato.

Giunti nel palmento, i carabinieri hanno notato due dei tre giovani, il  20enne ed il 15enne all’opera, il primo avrebbe indicato al secondo, il quale, ricevuto l’ordine, si sarebbe recato presso un muro pericolante e nascoste tra la vegetazione incolta, prelevando due buste di plastica piene di marijuana e consegnandole al complice.

I due, quindi, si sono avviati all’interno della struttura diroccata. Scattato il blitz dei militari: una pattuglia ha bloccato il giovane rimasto in auto a fare da “palo”, un’altra squadra è entrata nel palmento, sorprendendo i due intenti a confezionare la droga. La struttura diroccata è stata  utilizzata come laboratorio della droga: già pronto infatti su un muretto un bilancino di precisione ed un centinaio di bustine di plastica trasparente riempiendole con l’erba, circa 120 grammi conservata sottovuoto.

Alla vista dei carabinieri i due avrebbero tentato la fuga risultata vana. Sono stati bloccati poco dopo. I tre ragazzi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Cronaca

Catania, tre moto rubate tra i rifiuti di un edificio abbandonato ritrovate dalla Polizia

I poliziotti hanno sfruttato la rilevazione del segnale GPS di uno degli scooter, non tanto per individuare l’esatta posizione del mezzo, ma per circoscrivere l’area da passare al setaccio

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A Catania un appartamento abbandonato trasformato in un deposito di moto rubate è stato individuato dalla Polizia di Stato nell’ambito delle azioni di contrasto ai furti di veicoli in città, grazie anche alla collaborazione di una delle vittime del furto.  Dopo le operazioni degli ultimi giorni, che hanno permesso di ritrovare scooter, auto e pezzi di ricambio, gli agenti delle volanti hanno scovato un locale abbandonato, in via Stazzone, nel quartiere Cibali con all’interno tre moto risultati rubati.

I poliziotti hanno sfruttato la rilevazione del segnale GPS di uno degli scooter, non tanto per individuare l’esatta posizione del mezzo, ma per circoscrivere l’area da passare al setaccio.  Infatti, non sempre i sistemi di localizzazione sono precisi in quanto si limitano ad indicare una posizione approssimativa dei veicoli, specie quando si trovano parcheggiati all’interno degli immobili, come, ad esempio, i garage. Grazie all’attività investigativa e al segnale GPS, i poliziotti sono riusciti ad arrivare in via Stazzone, individuando un appartamento disabitato che è stato sottoposto a perquisizione.

All’interno dell’edificio gli agenti hanno trovato cumuli di immondizia di ogni tipo. Solo passando da una finestra, è stata notata una prima motocicletta di valore, lasciata in una delle stanze del piano terra. Districandosi tra spazzatura, vecchi indumenti e oggetti abbandonati, i poliziotti hanno perlustrato le altre stanze trovando uno scooter e un’altra moto, anche in questo caso di un significativo valore commerciale. Una volta eseguiti tutti i necessari accertamenti, è stato possibile risalire ai proprietari dei tre mezzi.

 

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Cronaca

Biancavilla, nascondeva la droga nel sottoscala: arrestato dai Carabinieri

A finire in manette un 26 enne biancavillese

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Non si fermano le attività di prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti operate da parte dei militari dell’Arma di Catania, volte a contrastare una delle maggiori fonti di approvvigionamento della criminalità organizzata.

In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Biancavilla, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno svolto tutta una serie di mirate azioni info-investigative, che hanno portato all’arresto di un biancavillese di 26 anni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

In particolare, durante servizi di perlustrazione del centro cittadino, gli investigatori avevano visto più volte il giovane in atteggiamenti “sospetti” poiché, in più circostanze, alla vista della pattuglia si allontanava velocemente, come a voler evitare eventuali controlli da parte loro. Per questi motivi, hanno deciso di prestare maggior attenzione ai suoi movimenti.

Sono stati, quindi, organizzati dei dispositivi di pedinamento e appiattamento “discreto e a distanza”, che hanno confermato che la presenza dell’uomo, soprattutto nelle ore notturne, presso la zona della movida biancavillese aveva a che fare con lo spaccio di droga, per cui è stato pianificato l’intervento presso la sua abitazione, situata nei pressi dell’ospedale del paese.

Di prima mattina, i Carabinieri hanno quindi fatto scattare il blitz, facendo entrare nel suo appartamento anche il cane dei cinofili KING, e hanno cominciato a perquisire ogni ambiente.

I militari si sono subito accorti che, alla vista dell’animale, l’uomo è diventato estremamente nervoso e ciò ha avvalorato le loro ipotesi investigative. Infatti, appena raggiunta la rampa di scale che porta al piano superiore dell’abitazione, KING ha segnalato al suo conduttore un armadietto nel vano sottoscala, nel quale i Carabinieri hanno scovato 35 dosi di marijuana, per un peso di circa 50 grammi, 70€ in banconote di piccolo taglio e “gli attrezzi del mestiere”, ovvero ciò che serve a un pusher per impacchettare la droga: un bilancino di precisione e numerose bustine in plastica trasparente.

Poi, i militari si sono spostati nelle camere da letto e anche qui, all’interno di un comodino, hanno recuperato 2 dosi di marijuanamentre, in un pensile della cucina, c’erano delle infiorescenze di quella pianta, non ancora confezionata.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento e il denaro, il giovane pusher è stato dichiarato in stato di arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’atto, mentre lo stupefacente è stato sequestrato.

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