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Cronaca

Aci Sant’Antonio, eseguiti sei DASPO a carico di tifosi indisciplinati

Al termine della partita di calcio “Città di Aci S. Antonio-Real Siracusa Belvedere”, uno scambio di insulti avvenuti tra una donna, tifosa della squadra ospite, ed un uomo, tifoso della squadra locale, ha generato una rissa che ha coinvolto diversi soggetti delle opposte tifoserie

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Giorno primo dicembre scorso si è disputato presso lo stadio comunale di Aci Sant’Antonio l’incontro di calcio “Città di Aci S. Antonio-Real Siracusa Belvedere”, valevole per il Campionato di Eccellenza 2024/2025. Al termine dell’incontro, durante il deflusso degli spettatori, uno scambio di insulti avvenuti tra una donna di 47 anni, tifosa della squadra ospite, ed un uomo di 58 anni, tifoso della squadra locale, ha generato una furibonda rissa con spintoni, calci e pugni che ha coinvolto diversi soggetti delle opposte tifoserie.

Qualcuno dei partecipanti, nella foga, ha anche tentato di scagliarsi verso l’area d’accesso agli spogliatoi, senza riuscirci proprio grazie all’intervento dei militari dell’Arma. I Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio, ai quali si sono affiancati, su segnalazione di questi ultimi, i rinforzi inviati tempestivamente dalla Centrale Operativa della Compagnia di Acireale, sono riusciti a sedare i tafferugli, intervenendo tra gli spettatori ed allontanando i litiganti.

Tre tifosi ospiti, tutti catanesi, e tre tifosi locali, acesi, sono stati identificati e segnalati alla Questura di Catania per l’emissione dei DASPO, notificati oggi, nei confronti dei responsabili, con una durata – da uno a tre anni – commisurata al grado di coinvolgimento nella zuffa. Ai sei destinatari è stato vietato l’accesso agli stadi dove si disputeranno gli incontri di calcio di Serie “A”, “B”, “C” e “D” e gli incontri delle Categorie Giovanili e Dilettanti, delle coppe nazionali ed internazionali e finanche le partite amichevoli. Sarà, inoltre, vietato ai destinatari, di accedere ai luoghi di sosta o transito di colore che partecipano alle manifestazioni sportive in parola ed a tutti i luoghi dove si svolgono gli allenamenti e i ritiri delle rispettive squadre di appartenenza.  Intanto, la Stazione di Aci Sant’Antonio ha posto la vicenda al vaglio della Procura Distrettuale di Catania, per le valutazioni di competenza sulle responsabilità delle persone coinvolte.

 

Cronaca

Paternò, denuncia il furto di 2 pistole ma i carabinieri le trovano a casa, arrestato 66enne

Una pistola, la Glock trovata, assieme a una scatola di 50 cartucce e 2 caricatori, nella colonna in ceramica di un lavabo, mentre la seconda la Cougar 800, 2 caricatori e altre 50 cartucce calibro 9×21 nella vaschetta raccogli condensa di un freezer

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I carabinieri del comando stazione di Paternò hanno arrestato un uom odi 66 anni con l’accusa di detenzione abusiva di armi, nonchè simulazione di reato.

Le attività che hanno portato all’arresto sono il frutto di un’indagine iniziata circa un anno fa, quando l’uomo aveva avviato la procedura per chiedere il rinnovo del suo porto d’armi. In quell’occasione, infatti, gli investigatori avevano scoperto che il 66enne aveva modificato la documentazione necessaria ad ottenere il titolo in questione e, perciò, lo avevano denunciato per falsità ideologica in atto pubblico e falsa attestazione a pubblico ufficiale.

Tuttavia, nell’immediato i carabinieri non avevano potuto ritirare le due pistole intestate all’uomo, una Cougar 800 e una Glock modello 19 entrambe calibro 9×21, con il relativo munizionamento, perché, proprio in quei giorni, il pensionato aveva denunciato il furto delle armi e delle cartucce. Ma i carabinieri hanno voluto chiarire i contorni del furto avvenuto, guarda caso, quando loro avrebbero dovuto sequestrare quelle armi.

Dopo aver raccolto indizi sufficienti a ritenere che il 66enne potesse aver loro mentito, i carabinieri hanno, perciò, deciso di intervenire, chiedendo anche l’ausilio dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori “Sicilia” vista la probabile presenza di armi.  Di prima mattina, perciò, suddivisi in più squadre operative, hanno fatto irruzione nell’abitazione del 66enne per procedere ad una perquisizione, setacciando ogni angolo dei due piani dell’immobile.

Dopo poco, una squadra di investigatori ha recuperato la prima pistola, la Glock, che, assieme a una scatola di 50 cartucce e 2 caricatori, era stata nascosta nella colonna in ceramica di un lavabo. Poi, al secondo piano, un frigorifero “fuori posto”, perché sistemato nel salone e non nella cucina, ha attirato l’attenzione dei militari che, nella vaschetta raccogli condensa del freezer, hanno scovato la Cougar 800, 2 caricatori e altre 50 cartucce calibro 9×21.

 

In quello stesso piano, all’interno del forno, l’uomo aveva invece nascosto 14 munizioni calibro 38 special mentre, in una scatola nascosta sotto i rifiuti, i carabinieri hanno recuperato 2 proiettili calibro 16. Alla luce del ritrovamento di armi e munizioni che aveva dichiarato di non possedere più, il 66enne è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’atto, mentre le armi e le munizioni sequestrate sono state sequestrate.

 

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Cronaca

Ss284, cappotta auto tra Adrano e Biancavilla

Traffico bloccato in entrambe le direzioni di marcia

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Un incidente probabilmente autonomo, che ha visto cappottare un’auto, si è verificato intorno alle 20:00 di questa sera nella Ss284 tra Adrano e Biancavilla. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i soccorritori del 118. Due in tutto i feriti, cittadini tunisini residenti ad Adrano, trasportati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Biancavilla. La strada al momento rimane chiusa in entrambe le direzioni di marcia.

 

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