I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catania, insieme ai colleghi della Stazione di Aci Sant’Antonio, hanno effettuato un controllo presso un autolavaggio gestito da un 31enne residente in paese. L’attività è risultata pienamente operativa al momento dell’arrivo dei militari, che hanno immediatamente constatato una serie di irregolarità tali da rendere necessario un intervento urgente.
Dalla verifica congiunta con il personale dell’Ufficio Tecnico comunale è emerso che lo smaltimento delle acque reflue non si svolgerebbe secondo le norme previste: alcune vasche presenterebbero perdite che provocherebbero la dispersione dei liquidi sul suolo circostante, mentre il pavimento dell’area sarebbe risultato impregnato di residui della lavorazione.
Inoltre da quanto appurato non era presente alcuna documentazione relativa alla gestione dei rifiuti speciali prodotti dall’attività, come previsto dalla normativa vigente, e mancavano i formulari necessari per il tracciamento degli scarti di lavorazione. È stata accertata l’assenza di un’autorizzazione allo scarico regolarmente aggiornata, scaduta da anni e mai rinnovata.
Considerata la gravità delle criticità ambientali e la necessità di impedire la prosecuzione dell’attività in condizioni non conformi, i Carabinieri hanno disposto il sequestro preventivo dell’intero autolavaggio, comprese le attrezzature e l’area di circa mille metri quadrati su cui è stato realizzato. Il gestore è stato denunciato per gestione illecita dei rifiuti e assenza delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento di attività industriali a potenziale impatto ambientale.
