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Cronaca

Acireale, arrestato 59enne per atti persecutori, vittima la ex compagna

L’uomo avrebbe vessato fin dall’inizio della relazione la donna, le avrebbe imposto di non frequentare gli amici e controllato i suoi spostamenti

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foto repertorio

“Se mi lasci ti uccido e poi mi suicido”. Sono solo alcune delle minacce e intimidazioni che un 59enne di Acireale avrebbe ripetuto da anni (dal maggio 2022 sino allo scorso luglio) alla sua ex compagna. L’uomo avrebbe vessato fin dall’inizio della relazione la donna in quanto possessivo e  geloso, le avrebbe imposto di non frequentare gli amici, controllando i suoi spostamenti, e anche quelli dei suoi familiari, per essere certo che la donna non incontrasse altre persone.

Una serie di azioni che avrebbero compromesso sia la qualità della vita della donna che la loro relazione, tanto da far nascere in lei, già dopo alcuni mesi di frequentazione, l’idea di troncare il rapporto, ma alle prime avvisaglie di tali decisioni, il compagno avrebbe reagito minacciandola e pedinandola. Fino a luglio scorso quando la donna ha deciso di mettere un punto. Dice basta.

Il 59enne allora avrebbe incrementato le sue condotte vessatorie, intrufolandosi addirittura di nascosto in casa della ex per riappropriarsi arbitrariamente di beni che lui riteneva essere suoi portando via quadri, tavoli, vestiti e accessori. Non solo irruzioni in casa, ma anche appostamenti, sempre nei pressi dell’abitazione della signora, continue telefonate e minacce del tipo “non ti libererai mai di me”.

La donna sfinita ha deciso di denunciarlo e la Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dai carabinieri della stazione di Acireale, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, l’applicazione nei suoi confronti, della misura cautelare degli arresti domiciliari per atti persecutori con applicazione del dispositivo di controllo elettronico, e divieto di comunicare per via telematica e telefonica con chiunque.

Cronaca

Paternò, straniero aggredisce diverse persone tra cui alcune ragazzine

Due ambulanze del 118 hanno lasciato la stazione della Compagnia dei Carabinieri

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Nel tardo pomeriggio di oggi, a Paternò, un uomo — presumibilmente di origini straniere — avrebbe tentato di aggredire alcune persone e molestato delle ragazzine. I fatti sarebbero avvenuti in varie zone della città: tra via G.B. Nicolosi, San Gaetano e nei pressi del palazzetto sportivo di via Bologna. Una delle vittime, secondo quanto emerso, aveva appena terminato un allenamento. La notizia si è diffusa rapidamente tra i parenti delle vittime, dando il via a una sorta di caccia all’uomo.

Anche i Carabinieri si sono messi sulle tracce dell’aggressore, rintracciandolo in via Emanuele Bellia. Durante il tentativo di sottrarlo alla folla che lo aveva circondato, un militare dell’Arma sarebbe rimasto ferito. Sono intervenute due ambulanze del 118 presso la sede della Compagnia dei Carabinieri di Paternò per prestare soccorso. L’episodio di stasera si aggiunge a una serie di atti di violenza avvenuti negli ultimi anni, spesso legati alla difficile integrazione di alcuni cittadini stranieri nel contesto sociale paternese.

A condannare quanto accaduto, il Sindaco Nino Naso.  “Siamo profondamente indignati per l’aggressione avvenuta questo pomeriggio a Paternò. Condanniamo ogni forma di violenza da parte chiunque e di qualsiasi nazionalità. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine che ringraziamo per il loro impegno a cui offriamo massima disponibilità e collaborazione. Esprimiamo ancora vicinanza e solidarietà ai carabinieri che nell’esercizio del proprio dovere, hanno riportato delle ferite per garantire l’ordine e per tutelare la sicurezza della nostra comunità”.

Quanto accaduto oggi a Paternò è un fatto gravissimo che non può e non deve passare sotto silenzio” ha commentato il deputato nazionale Francesco Ciancitto. “Un cittadino di origine straniera avrebbe aggredito alcune persone in diversi punti della città, tra cui delle ragazze minorenni, generando panico e insicurezza tra la popolazione. Esprimo la mia piena solidarietà alle vittime e alle loro famiglie, e ringrazio le Forze dell’Ordine per il tempestivo intervento. Tuttavia, non possiamo limitarci alla sola indignazione. Serve una risposta ferma e concreta: chiediamo tolleranza zero verso chi delinque, a prescindere dalla sua origine, e un maggiore presidio del territorio per garantire la sicurezza dei nostri cittadini.
Questo episodio deve rappresentare un campanello d’allarme. L’Italia, e Paternò in particolare, sono terre accoglienti, ma chi arriva nel nostro Paese deve rispettare le regole e le persone. Basta con il buonismo cieco che mette in pericolo le nostre comunità.”

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Cronaca

Aci S. Antonio, arrestato 32enne per detenzione di droga e denunciato fratello

Recuperato quasi un chilo di cannabis indica, in parte già confezionata in dosi, circa 400 grammi di hashish, assieme a 140 euro in contanti

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Ad Aci Sant’Antonio i carabinieri del locale comando stazione  hanno arrestato un 32enne residente a Valverde, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  In particolare, i militari dell’Arma, insospettiti dell’insolito via vai di giovani presso la villetta dell’uomo, hanno deciso di avviare una  specifica indagine, effettuando servizi di appostamento a distanza.

I militari dell’Arma hanno appurato che l’uomo, aiutato dal fratello, avrebbe dato vita in giardino ad un vero e proprio chiosco per la vendita di droga.

Utilizzando, infatti, un capanno per gli attrezzi, lo avrebbe trasformato in luogo per lo stoccaggio e la vendita dello stupefacente, in particolare marijuana e hashish, con tanto di locandine affisse alle pareti riportanti le diverse tipologie e varietà di droghe in vendita e, sulle diverse confezioni, i cartellini con i prezzi, con tanto di sconto per l’acquisto di quantità maggiori.

Durante l’appostamento, invece, i carabinieri hanno notato che il fratello, pur non vivendo nella villetta presa in esame, faceva continuamente su e giù in auto, facendo loro sospettare, dunque, che si occupasse delle consegne a domicilio agli acquirenti.

Comprese le modalità della vendita illecita, i militari dell’Arma hanno dunque fatto scattare il blitz e, assieme ai cani antidroga, sono entrati nella villetta per effettuare una perquisizione. Dapprima, hanno fermato il fratello non appena si accingeva ad uscire dall’abitazione, trovandolo in possesso di una dose di marjuana. Di conseguenza, alla luce di questo primo riscontro, hanno fatto immediatamente accesso in casa.

Il fiuto delle unità cinofile ha indirizzato i conduttori verso il “chiosco green” posizionato al centro del giardino, dove gli investigatori hanno recuperato quasi un chilo di cannabis indica, in parte già confezionata in dosi, e circa 400 grammi di hashish, assieme a 140 euro in contanti, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

Il 32enne è stato arrestato e condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza, mentre il fratello, un 36enne residente ad Aci Catena, è stato denunciato a piede libero per la corresponsabilità nella gestione della droga.

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