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Acireale: Polizia di Stato contro gioco illegale e ludopatia

Sanzioni amministrative e chiusura temporanea di un centro scommesse ad Acireale: il gestore aveva omesso di verificare l’età anagrafica di 6 clienti che sono risultati minorenni.

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Eseguita, negli scorsi giorni, una nuova azione di controllo sul territorio della Polizia di Stato per contrastare e reprimere il gioco illegale. In quest’ambito, l’attenzione degli agenti è volta a garantire, in particolare, la sicurezza dei minori dal rischio della ludopatia. Sarà utile ricordare che la normativa vigente disciplina il divieto di partecipazione ai giochi con vincite in denaro per i minori. I giochi che comportano vincite in denaro, infatti, espongono a rischi di difficile gestione che, specie nel caso di minori, possono portare il soggetto a maturare comportamenti di dipendenza dal gioco d’azzardo.

Nel mirino dell’attenzione dei poliziotti della squadra di Polizia Amministrativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale, un centro per la raccolta scommesse di Acireale dove è stata constatata la presenza di sei minori. La permanenza dei minori all’interno del locale costituisce già de facto una grave violazione che è stata contestata al titolare del locale. Ai minori infatti non può essere consentita neppure la permanenza in un centro scommesse indipendentemente dal fatto che effettuino scommesse o meno. E’ necessario infatti che i gestori di questo tipo di locali procedano puntualmente all’identificazione dei minori mediante la richiesta del documento d’identità. Nel caso in questione, la negligenza del gestore, che ha determinato un illecito, sarà sanzionata con una multa da 5 a 20 mila euro, oltre alla sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio da 10 a 30 giorni, come verrà determinato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Interventi di questo tipo della Polizia di Stato si inseriscono nel contesto delle costanti e sistematiche attività di controllo coordinate dal CO.PRe.G.I. – Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

Cronaca

Acireale, minori all’interno di un centro scommesse, sospesa per 10 giorni la licenza

ll provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante esibizione documento di identità

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Ad Acireale agenti di polizia del locale commissariato ha dato esecuzione al decreto del Questore di Catania con il quale è stata disposta la sospensione, per la durata di 10 giorni, della licenza di pubblica sicurezza di un centro scommesse acese.  Il provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante richiesta di esibizione di un documento di identità. I poliziotti hanno riscontrato la presenza dei minori all’interno del centro scommesse, presenza che, non è consentita, anche quando questi non effettuano scommesse. La normativa violata dal titolare

(art.7 comma 8 del decreto legge 158/2012, convertito con modificazioni dalla legge 189/2012) ha lo scopo di prevenire la ludopatia, anche tra i minori, non solo tramite le informazioni sul gioco responsabile, ma anche per mezzo delle iniziative demandate agli istituti di istruzione primaria e secondaria per rappresentare agli studenti i potenziali rischi connessi all’abuso o all’errata percezione del gioco.

La violazione della norma concretizza una contravvenzione per la quale è prevista la sanzione pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro, con possibilità di procedere, entro 60 giorni, al pagamento in misura ridotta della somma di € 6666,67. L’illecito contestato scaturisce dalle costanti attività di controllo espletate dal commissariato nell’ambito delle attività coordinate dal CO.PRe.G.I. – Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

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Cronaca

Adrano, controlli dei carabinieri, denunciati due giovani trovati con mazza e tirapugni

L’attività ha interessato due distinti interventi eseguiti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi

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Ad Adrano i militari della locale stazione hanno denunciato in stato di libertà due ragazzi di 23 e 18 anni, entrambi del posto, per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. L’attività di controllo ha interessato due distinti interventi eseguiti nell’ambito di servizi di vigilanza del territorio, disposti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi, messi in atto anche attraverso controlli alla circolazione stradale.

In tale contesto, proprio durante un accertamento “su strada” nel centro storico, i carabinieri hanno fermato una vettura condotta dal 23enne il quale, alla vista dei militari, è apparso subito nervoso e accampava scuse per evitare il controllo. L’equipaggio, dunque, ha deciso di approfondire e lo ha sottoposto ad una perquisizione personale e veicolare, durante le quali, nella tasca del suo giubbotto sono stati scovati 0,5 grammi di marijuana mentre, nel cofano dell’auto, il giovane aveva nascosto una mazza in ferro lunga 63 cm, oggetto chiaramente riconducibile a strumenti di offesa la cui detenzione, in assenza di giustificato motivo, costituisce un reato.

Poco più tardi, invece, nei pressi di una scuola, la pattuglia ha sottoposto a verifiche uno scooter con a bordo il neo maggiorenne, e anche lui si è mostrato insofferente al controllo, insospettendo i carabinieri che, così, lo hanno perquisito, recuperando, dalla tasca dei suoi jeans, un tirapugni in ferro da 11 centimetri.

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