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Addio a Laura Salafia

Dopo 13 anni vissuti sulla carrozzina, condannata ad una condizione di immobilismo, si è spenta oggi Laura Salafia, la studentessa universitaria che fu vittima di una sparatoria

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Muore oggi Laura Salafia e la notizia è di quelle che lasciano con l’amaro in bocca e con la commozione nel cuore.

Era il primo luglio 2010, Laura aveva 34 anni ed era appena uscita dal Monastero dei Benedettini di Catania, dopo aver superato l’esame di Lingua e Letteratura spagnola. Originaria della provincia di Siracusa, nel 2000 si era iscritta alla facoltà di Lettere moderne a Catania e, tra lavoro e studio, coltivava così la sua passione per la letteratura.

Doveva avere la gioia nel cuore, quel giorno, Laura, quella gioia dell’esame superato che dura poco ma è così intenso che ti sembra di toccare il cielo con un dito. Quel giorno la gioia ha toccato il suo opposto ed è diventata subito angoscia. Così, per caso, per un frammento di tempo, vissuto nel momento sbagliato e nel posto sbagliato. Nel cielo di quella assolata mattina di luglio, lì, davanti al piazzale del monastero dei benedettini di Catania, piazza Dante, qualcuno aveva dei maledetti conti da regolare, c’è una sparatoria e un proiettile senza meta la colpisce alla schiena rendendola tetraplegica per sempre. Per Laura ha inizio una vita diversa, non pianificata, inaspettata eppure vissuta con una forza che diventa esemplare per chi le sta vicino. Dopo lunghe e dolorose degenze ospedaliere, prima la rianimazione al Garibaldi di Catania, poi al centro di riabilitazione di Montecatone -Imola, poi di nuovo a Catania, all’Unità spinale del Cannizzaro, infine torna a casa, a Catania, anche se il danno al midollo spinale l’ha ormai consegnata ad un destino di immobilità fisica. Laura trova, dentro a quell’apparente nulla in cui si ritrova immersa, una profonda ragione di vita. Riprende gli esami universitari e avvia una collaborazione con il quotidiano La Sicilia, per cui pubblica una sorta di diario personale, poi confluito nell’edizione del volume “Una forza di vita”, (Domenico Sanfilippo Editore – 2017). Incontra il Papa e annota questo giorno tra le pagine importanti del suo diario. Confessa che l’aiuto del Cielo la sostiene nella vita in carrozzina e le fa trovare una insperata forza che la spinge a un tempo di impegno nel sociale. Tra i giovani, nelle scuole e associazioni si fa testimone credibile e vera di una fecondità di vita inaspettata. Il mondo dei piccoli si accorge di lei, ma anche quello dei grandi ed ecco che il presidente Mattarella la insignisce con l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica che riceve, nel maggio del 2021, dalle mani del Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi. Infine, lo scorso 9 giugno, le è stata conferita la laurea magistrale honoris causa in Filologia Moderna.

Questo il messaggio di cordoglio del rettore Francesco Priolo, alla notizia della morte: «Laura è stata un esempio per tutti noi, con la sua forza ha dimostrato che gli obiettivi si possono raggiungere. Nonostante la sofferenza, la fatica e le difficoltà ha amato la vita e tutte le persone che le sono state vicine, compresa la nostra comunità accademica».

Il 27 ottobre 2011 il Gup di Catania aveva condannato a 18 anni di reclusione Andrea Rizzotti, l’ex impiegato comunale che aveva sparato il colpo di pistola che colpì Laura 13 anni fa. Nel processo d’appello la condanna è stata poi ridotta a 16 e mezzo di detenzione in carcere: a breve tornerà a riprendere la sua vita di uomo libero.

Associazionismo

Catania, spiagge libere e solarium di S. G. Li Cuti, attrezzati con sedie anfibie per disabili

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna

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A Catania da oggi le spiagge libere n. 1 e n. 3 della Plaia e il solarium di San Giovanni Li Cuti sono provvisti di sedie anfibie e strumenti per consentire la balneazione alle persone con disabilità.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna.

Alla base della collaborazione c’è il contratto di comodato d’uso gratuito promosso dall’avv. Francesco Sanfilippo con “Catania Più Attiva” per la consegna al comune dei vari presidi di mobilità da mettere a disposizione di chi ne ha bisogno: “Ringraziamo Catania Più Attiva e l’avvocato Sanfilippo – ha detto l’assessore al Mare Andrea Guzzardi – per avere coinvolto diverse realtà e sensibilità in questo importante e necessario progetto che consentirà a tutti, senza ‘barriere’ e ostacoli, di accedere al nostro mare e godere della stagione estiva in un clima di piena condivisione”.

Santo Musumeci presidente di “Catania Più Attiva” si dice particolarmente soddisfatto. “Un ringraziamento particolare all’avvocato Francesco Sanfilippo, promotore di questa iniziativa, ai soci e simpatizzanti di Catania più Attiva all’azienda COS centro ortopedico siciliano e alla preside del Turrisi Colonna che ha aderito all’iniziativa e ai ragazzi e ai professori tra cui il professore Dario Consoli. Negli ultimi 4 giorni di scuola hanno realizzato una straordinaria e generosa raccolta fondi permettendo l’acquisto della terza sedia job. Da questa esperienza abbiamo maturato l’idea che la gente di Catania ha un grande cuore e tanto amore verso i più fragili”.

 

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Cronaca

Aci Castello, tentano furto al Palacannizzaro: arrestati due catanesi

Colti in flagrante dai Carabinieri mentre cercavano di portare via materiale elettrico. I due sono pregiudicati catanesi

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Un blitz dei Carabinieri della Stazione di Aci Castello ha portato all’arresto di due uomini di 34 e 37 anni, entrambi catanesi e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. I due sono accusati di furto aggravato in concorso, dopo essere stati sorpresi mentre tentavano di rubare materiale elettrico all’interno del “Palacannizzaro” di via Napoli.

L’intervento è scattato grazie alla segnalazione di un automobilista che, nella mattinata, ha notato movimenti sospetti nei pressi della struttura. Immediata la risposta dei militari, che hanno intercettato i due in flagranza di reato: stavano uscendo dall’edificio con diversi quadri elettrici, pronti per essere caricati. Alla vista della pattuglia, i malviventi hanno abbandonato la refurtiva e tentato la fuga a piedi. Uno dei due è stato bloccato immediatamente, mentre il complice ha provato a nascondersi in un magazzino adiacente. Dopo aver richiesto rinforzi, i Carabinieri hanno cinturato l’area e rintracciato anche il secondo uomo.

La refurtiva è stata restituita al responsabile dell’Ufficio Edilizia della Città Metropolitana di Catania. Gli arrestati, in attesa degli sviluppi giudiziari, sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto. Resta valido, come previsto dalla legge, il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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