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In Primo Piano

Adrano, al via i lavori di regimentazione delle acquee piovane

Un intervento che porta alla chiusura di Via Vittorio Emanuele per circa tre mesi

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Via Vittorio Emanuele chiusa per circa tre mesi. Da oggi al via ad Adrano il nuovo cantiere per i lavori di regimentazione delle acquee piovane, nell’ambito dei finanziamenti intercettati dall’amministrazione comunale tra i capitoli di spesa del Pnrr.

Gli interventi riguarderanno una delle strade principali della città e arteria chiave del traffico veicolare dal momento che si tratta della strada che collega il centro cittadino alla zona delle vigne e allo svincolo in entrata e in uscita della strada statale 284.

Dopo gli analoghi lavori in piazza Sant’Agostino, adesso l’attenzione si sposta su via Vittorio Emanuele che rimarrà chiusa al traffico per consentire il regolare svolgimento dei lavori che comporteranno scavi nel sottosuolo per il passaggio della nuova conduttura. Saranno le generali condizioni del sottosuolo a determinare i tempi che serviranno agli operai per riconsegnare la strada.

Si prevedono già dei fisiologici rallentamenti anche perché la zona è interessata da altri cantieri, come il restyling di via Roma e gli ormai completati interventi di pavimentazione di via Battiati, limitrofa all’ex Ospedale cittadino.

Un aspetto rilevante rimane legato ai trasporti e alla mobilità dei pendolari sia lavoratori sia studenti.

Dopo un incontro tra i vertici tecnici della FCE, la Polizia municipale e l’Amministrazione comunale, è stato confermato il capolinea degli autobus in piazza Sant’Agostino e nell’area adiacente alla Villa. Da qui partiranno e giungeranno tutte le corse e le fermate successive rimarranno invariate.

“L’obiettivo principale di questa riorganizzazione è ridurre al minimo i disagi per studenti e lavoratori pendolari che utilizzano quotidianamente il servizio di trasporto pubblico”, precisa l’amministrazione con una nota.

In Primo Piano

Josephine, volata in Cielo a soli 23 anni

Oggi pomeriggio il funerale della giovane Josephine. Un momento di grande commozione e preghiera.

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E’ stato un tragico incidente stradale quello che ha rubato la vita alla giovane Josephine. Una tragedia, di quelle che tolgono il fiato. Era sulla SS114 la Catania- Siracusa nei pressi della galleria “San Demetrio”, in direzione Siracusa, quando, ad un certo punto del percorso, intorno alle 07:30, lo schianto.  Di buon mattino, la ragazza era salita a bordo della sua macchina, una Toyota Aigo: l’attendeva una giornata di studio presso l’Università di Siracusa dove era diretta. Aveva dei sogni sul suo futuro, dei progetti da realizzare. Sulla dinamica, si sta cercando di fare chiarezza per chiarire le eventuali responsabilità dei mezzi coinvolti. Sui fatti, del resto, si è già ampiamente parlato: foto e servizi giornalistici, così come immagini del tragico evento e pensieri sulla ragazza sono fioccati a decine sui canali social.

La notizia nuova di oggi è, invece, quella del funerale.

La comunità belpassese si è riunita questo pomeriggio, alle ore 16:00 presso la Chiesa Madre di Belpasso. Un momento di grande cordoglio per tutta la cittadinanza che si è stretta attorno al dolore dei familiari. Il sindaco Carlo Caputo, in segno di commossa partecipazione dell’intera comunità al dolore per la grave perdita dei familiari, degli amici e dei conoscenti della giovane Josephine Leotta, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi, martedì 11 marzo 2025. Anche sulle scuole cittadine è calato un minuto di silenzio e raccoglimento, oggi, per invitare docenti e ragazzi a rivolgere un pensiero al mistero di una vita che vediamo spezzata nel fiore degli anni.

E in chiesa, oggi pomeriggio, durante il funerale, tanto dolore, ma anche tanta fede: la giovane Josephine era una che ci credeva al Paradiso e che alla fede faceva seguire le opere. Durante l’omelia, Mons. Giuseppe Calabrò, che ha concelebrato insieme don Nunzio Chirieleison e a don Antonino Nicoloso, ha ricordato la fede della ragazza ed il suo impegno civile nell’associazionismo: faceva parte del gruppi Scout e recentemente aveva prestato servizio tra le fila della Protezione Civile. Coloro che l’hanno conosciuta la ricordano per il suo essere solare, generosa ed altruista: una vera perdita che crea stordimento. Ma, come ha ricordato Mons. Calabrò, ci si deve arrendere davanti al mistero della morte e “ci dobbiamo affidare a Dio che è l’unica consolazione in questo momento di dolore. Dio è vicino in questo momento alla famiglia”. 

Presenti all’estremo saluto in chiesa, il rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Priolo e Fausto Carmelo Nigrelli, presidente della Struttura Didattica Speciale di Siracusa in Architettura e Patrimonio Culturale; rappresentanti della protezione civile regionale e comunale nonché gruppi scout. Al termine della cerimonia funebre, all’uscita dalla chiesa, la bara è stata accompagnata dalla canzone “Alba Chiara” con le sirene dei mezzi della protezione civile a dare un ultimo saluto a Josephine.

Sulla vicenda c’è da registrare un “messaggio” del sindaco Carlo Caputo per la giovane belpassese deceduta tragicamente:  “La scomparsa di una giovane vita scuote profondamente non solo chi la conosceva, ma anche chi non aveva avuto modo di incontrarla. Ognuno di noi, in queste circostanze, si immedesima nel dolore di un fratello, di un padre, di un fidanzato, di un amico ed è per questo che tragedie come queste non colpiscono solo la famiglia ma l’intera comunità.  Josephine era una ragazza solare, amata e stimata da tutti. Il suo impegno negli scout e nella Protezione Civile comunale testimonia la sua generosità e il suo spirito di servizio.  Solo la scorsa settimana era in attività di servizio sull’Etna. Era una ragazza attiva nel sociale, sempre disponibile per gli altri. Studentessa modello, prossima alla laurea in architettura.  In momenti come questi non ci sono altre parole che possano alleviare il dolore, possiamo solo stringerci forte intorno a questa famiglia che, purtroppo, ha già sofferto molto in passato.  L’unico messaggio che sento di trasmettere ancora è il mio cordoglio personale e di tutta la nostra città”.

 

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Cronaca

Catania, tenta di rubare bici a “rider”, denunciata 23enne

Il proprietario del mezzo a due ruote ha sorpreso la donna mentre cercava di portare via la bicicletta

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A Catania una donna di 23 anni è stata denunciata per tentato furto. L’intervento dei militari è avvenuto intorno alle 20.30 nei pressi di via Bicocca, in seguito a una richiesta giunta alla centrale operativa da parte di alcuni passanti, che hanno segnalato una presunta aggressione in corso.

I carabinieri giunti sul posto sono riusciti ad intercettare una giovane che stava tentando di allontanarsi a piedi. Dopo un breve inseguimento i carabinieri sono riusciti a bloccarla e a ricostruire l’accaduto. Da quanto appurato dai militari la 23enne ha tentato di rubare la bicicletta elettrica di un “rider” 25enne di origini asiatiche, recatosi in quel palazzo per consegnare alcune pizze a un cliente.

Il giovane, dopo aver parcheggiato la bicicletta elettrica nell’androne condominiale e averla assicurata con una catena antifurto alla ruota posteriore, al suo ritorno ha sorpreso la donna mentre cercava di sottrargli il mezzo. Nel tentativo di impedirle il furto, l’ha afferrata,  ma la donna,  vistasi scoperta, si è divincolata fuggendo a piedi per essere poi intercettata dai carabinieri.

 

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