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Cronaca

Adrano, anziana non rispondeva al telefono: trovata morta in casa

Sul posto i Vigili del Fuoco, un’ambulanza di eccedenza della Misericordia di Santa Maria di Licodia e una del 118 della postazione di Randazzo

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Una donna di 75 anni è stata rinvenuta priva di vita questa mattina ad Adrano. A lanciare l’allarme una delle figlie, preoccupata del fatto che l’anziana mamma non rispondesse al telefono, alla consueta telefonata mattutina. Attivati i soccorsi, sul posto è subito giunta una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Adrano, una di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia, supportata successivamente da un’ambulanza medicalizzata proveniente da Randazzo. Una volta fatto ingresso nell’abitazione, i soccorritori hanno portato avanti le procedure di rianimazione cardiopolmonare, che purtroppo non sono valse a nulla  Il medico non ha potuto far altro che accertare il decesso della donna.

amministrazione

Catania, GdF scopre oltre 100 lavoratori in nero e 40 irregolari

Irrogate sanzioni pari a quasi 2 milioni di euro.

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Nuovo duro colpo al fenomeno del lavoro sommerso da parte della Guardia di Finanza.

I militari del Comando Provinciale di Catania hanno sottoposto a controllo numerosi esercizi commerciali dei comuni facenti parte del versante Sud-Ovest del vulcano. Numerose le irregolarità rilevate.

Sono state, in particolare, le Fiamme Gialle della compagnia di Paterno’, a seguito di ventinove mirati interventi lungo il territorio di sua competenza (da Maletto a Motta), ad individuare 103 lavoratori in nero, 40 lavoratori irregolari e proposto la sospensione dell’attività imprenditoriale per 18 esercizi commerciali che sono stati segnalati all’ispettorato del Lavoro di Catania, in ragione del superamento della soglia del 10% del personale impiegato in “nero”.

Tra i numerosi esercizi commerciali controllati, è caduto nella rete della GdF uno dei locali della movida di Adrano: dove i militari hanno rilevato la presenza di 12 lavoratori di cui ben dieci “in nero”, due irregolari e l’utilizzo di mezzi di pagamento non tracciabili. Per tali violazioni sono state inflitte sanzioni amministrative nel massimo pari a € 205.600,00.

Nel bersaglio anche un ristorante di Paternò, dove le Fiamme Gialle hanno individuato sette lavoratori in nero e pagamenti stipendiali in contanti non tracciati: al ristoratore è stata applicata la sanzione massima di € 106.900.

Complessivamente, l’intera azione di controllo delle violazioni alla normativa di settore ha consentito di applicare sanzioni amministrative pecuniarie per un ammontare massimo di € 1.869.930.

La Guardia di Finanza è da sempre impegnata nella lotta al contrasto dell’economia sommersa, concentrandosi fortemente sul fenomeno del lavoro nero ed irregolare che infliggono una importante ferita all’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.

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Cronaca

Catania, avrebbe prodotto in casa la marijuana da vendere, arrestato 42enne

Recuperati 700 grammi di marijuana conservati in alcuni barattoli, materiale utile al confezionamento della droga e anche 740 euro in banconote, nonche una serra con due piantine di marijuana alte quasi un metro

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I militari dell’Arma della compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato un 42enne catanese per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare gli investigatori hanno appurato il fatto che l’uomo portasse avanti un’attività di spaccio presso la propria abitazione, nel quartiere San Cristoforo.

I carabinieri “appostati” nei pressi della casa dell’arrestato hanno atteso che questo rientrasse; l’uomo giunto sotto casa  è stato fermato e messo in sicurezza. Quindi gli investigatori hanno subito proceduto ad una perquisizione dell’abitazione dell’uomo che ha consentito di recuperare, nella cucina, 700 grammi di marijuana conservati in alcuni barattoli, bilancini di precisione, materiale utile al confezionamento della droga e anche 740 euro in banconote di piccolo taglio.

L’ulteriore ispezione del terrazzino dell’appartamento ha, inoltre, dimostrato che quella droga era “fatta in casa”, in una serra indoor dotata di sistema di irrigazione e illuminazione nella quale i carabinieri hanno trovato 2 piante di marijuana alte quasi un metro. L’uomo è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato il fermo, mentre droga e denaro sono stati sequestrati.

 

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