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Cronaca

Adrano, bullismo e cyberbullismo, la Polizia di Stato incontra gli studenti del “Bascetta”

I ragazzi delle quarte e quinte classi della scuola elementare hanno incontrato gli agenti del locale commissariato

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La legalità, il bullismo, il cyberbullismo, il rispetto per il prossimo, tutto questo al centro di un incontro che si è tenuto oggi nell’Istituto Comprensivo Canonico “Vincenzo Bascetta” di Adrano. I ragazzi delle quarte e quinte classi della scuola elementare hanno incontrato gli agenti della Polizia di Stato del locale commissariato, con i quali ne è venuto fuori un vero e proprio dibattito che ha gettato le basi per diversi spunti utili per un dialogo educativo e costruttivo.

Cosa sono le regole, perché è necessario rispettarle, il valore della solidarietà tra le persone, l’importanza del buon esempio, il rispetto della diversità e dell’altro. Queste solo alcune delle tematiche approfondite nel corso della mattinata.

Particolare attenzione è stata posta poi al “fenomeno del momento” soprattutto tra i più giovani: la rete internet e la piaga del bullismo e del cyberbullismo che purtroppo negli anni ha preso una piega notevole, video e contenuti web – ma non solo – che spesso si trasformano in atti aggressivi, di prevaricazione e molesti nei confronti di chi ne è vittima.

Una giornata intensa, un momento di crescita e di confronto per i ragazzi, un momento di soddisfazione per insegnati cosi come per i poliziotti che si inserisce nel solco delle attività di prossimità promosse e volute dal Questore di Catania e che punta a promuovere la cultura della legalità incarnando appieno lo spirito della missione della Polizia di Stato “Esserci sempre”.

Cronaca

Catania, sventato furto di rame e impianti all’ex ospedale Santo Bambino: Arrestato 34enne

Il ladro, nel tentativo, vano,  di non farsi trovare,  si era arrampicato lungo alcune travi esterne, cercando di mimetizzarsi al suolo, nel buio. Ma i fasci di luce delle torce non gli hanno lasciato scampo

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Un colpo notturno finito male per un 34enne catanese, sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile mentre tentava di trafugare materiale metallico all’interno dell’ex ospedale Santo Bambino, in via Antico Corso. L’uomo, arrestato in flagranza per furto aggravato, è stato smascherato grazie alla tempestiva segnalazione del personale del 118, insospettito da strani rumori provenienti dai piani superiori della struttura abbandonata. L’episodio si è verificato intorno alle 3 del mattino, quando la Centrale Operativa dell’Arma ha ricevuto la chiamata e ha immediatamente fatto scattare l’intervento. Due le pattuglie coinvolte.  Giunte sul posto, mentre una squadra si posizionava all’esterno, l’altra si addentrava nell’edificio, perlustrando i locali uno a uno con le torce, illuminando angoli bui e scrutando ogni possibile nascondiglio.

Il ladro, nel tentativo, vano,  di non farsi trovare,  si era arrampicato lungo alcune travi esterne, cercando di mimetizzarsi al suolo, nel buio. Ma i fasci di luce delle torce non gli hanno lasciato scampo. Per raggiungerlo in sicurezza, si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, che con una scala telescopica hanno permesso ai Carabinieri di bloccare il fuggitivo. Accanto a lui, un sacco in plastica pieno di tubi di rame appena tagliati, un cacciavite e due motori di condizionatori già smontati. Il sopralluogo ha svelato la dinamica del furto: il ladro aveva già prelevato il rame da due motori e ne aveva smontati altri tre, pronti per essere portati via. L’intero bottino è stato recuperato e sequestrato. Il 34enne, portato in caserma, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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Cronaca

Paternò, è in prognosi riservata la 18enne licodiese investita 7 giorni fa su Corso Italia

Meno gravi le condizioni delle altre due studentesse investite, mentre il conducente della moto, da quanto riferito dalla Polizia municipale, è stato denunciato per lesioni gravissime a seguito di incidente stradale

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E’ trascorsa una settimana dall’incidente stradale avvenuto a Paternò lo scorso venerdì lungo Corso Italia, quando il conducente di una moto, una Zontes 125, guidata da un 17enne di Santa Maria di Licodia, ha investito tre studentesse del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Paternò, le quale stavano attraversando la strada per prendere il bus che le avrebbe riportato a casa.

Le tre ragazze, una 16enne di Biancavilla, nonche una 18enne e una 16enne di Santa Maria di Licodia, sono state trasportate negli ospedali della zona. In particolare la 18enne è ancora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò e dovrebbe essere sciolta nelle prossime ore. Da quanto si apprende non è in pericolo di vita. Alla ragazza è stata asportata la milza in quanto, a seguito del sinistro, si è perforata. Non solo. La 18enne ha avuto anche un problema ad un polmone e ha subito la frattura di una caviglia.

La 16enne di Biancavilla, trasportata in elisoccorso al Cannizzaro, che ha riportato un trauma cranico è stata dimessa e ne avrà per 15 giorni. La 16enne di Santa Maria di Licodia, curata all’ospedale di Paternò, ha subito la frattura di un braccio in due distinti punti. Intanto il 17enne, alla guida della moto, è stato denunciato dalla polizia municipale di Paternò che sta seguendo le indagini, per lesioni gravissime a seguito incidente stradale. La moto è stata posta sotto sequestro.

Intanto i consiglieri comunali di “Paternò-On” Francesco Borzi, Lauria Rosanna e Sinatra Giuseppe, hanno presentato una mozione indirizzata al sindaco Nino Naso e all’assessore alla viabilità Luigi Gulisano per chiedere l’installazione di un semaforo pedonale o realizzazione di un passaggio pedonale sopraelevato presso Corso Italia: “Nel passato ma soprattutto negli ultimi giorni, il Corso Italia è stato teatro di incidenti stradali che ha coinvolto quattro giovani, evidenziando l’urgenza di interventi per garantire la sicurezza stradale nella zona- si legge nella mozione- Corso Italia rappresenta una delle principali arterie di collegamento del nostro Comune, attraversata quotidianamente da numerosi pedoni, in particolare studenti, che necessitano di un transito sicuro; è importante sottolineare che il tratto di strada che va dall’incrocio con il Corso del Popolo fino all’ultima rotatoria della piscina è privo di segnaletica stradale orizzontale- evidenziano i consiglieri sottoscrittori-  Non sono più visibili attraversamenti con strisce pedonali né linee di demarcazione per le carreggiate e le corsie, contribuendo a una situazione di confusione e pericolo per i pedoni. Inoltre, l’esistenza di uno spartitraffico realizzato con aiuole, spesso trascurate e con erba troppo alta, ostacola ulteriormente la visibilità e la sicurezza degli utenti della strada. La mancanza di manutenzione adeguata rende queste aiuole un elemento di pericolo, piuttosto che un beneficio”.

I tre consiglieri di Paternò- On” propongono delle possibili soluzioni:

1)“Installazione di un Semaforo Pedonale: Si impegna l’Amministrazione Comunale a valutare l’installazione di un semaforo pedonale all’altezza del Corso Italia, in modo da regolare il traffico e garantire un attraversamento sicuro per i pedoni.

2) Oppure realizzazione di un Passaggio Pedonale Sopraelevato: In alternativa, si propone di studiare la fattibilità di un passaggio pedonale sopraelevato, che possa garantire la sicurezza dei pedoni, permettendo loro di attraversare in sicurezza senza interferire con il traffico veicolare.

3)Ed ancora ripristino della Segnaletica Stradale: Si richiede l’immediato intervento per il ripristino della segnaletica stradale orizzontale, inclusa la realizzazione di strisce pedonali e linee di demarcazione delle carreggiate, al fine di migliorare la sicurezza degli utenti della strada.

4)Manutenzione delle Aiuole: Si propone un piano di manutenzione per le aiuole situate nello spartitraffico, affinché vengano mantenute in ordine e non ostacolino la visibilità.

5) Richiesta di Valutazione Tecnica: Si richiede che venga avviata una valutazione tecnica da parte degli uffici competenti, per analizzare le soluzioni più idonee e i relativi costi, ponendo particolare attenzione alla tempistica di realizzazione” si chiude cosi la mozione a firma dei tre consiglieri di “Paternò-On”.

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