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Cronaca

Adrano, condanna definitiva per un 48enne per traffico di droga, arrestato

L’uomo dovrà espiare una pena residua di 3 anni e 6 mesi per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, nonché del reato continuato e in concorso di detenzione e spaccio di stupefacenti 

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Ad Adrano gli agenti del locale commissariato hanno arrestato un 48enne adranita che, a seguito di una sentenza divenuta definitiva, dovrà espiare una pena residua di 3 anni e 6 mesi per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, nonché del reato continuato e in concorso di detenzione e spaccio di stupefacenti.

L’uomo volto noto alle forze dell’ordine in quanto già gravato da molteplici precedenti di polizia. Infatti, in passato è stato oggetto di diverse indagini per associazione mafiosa, violazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a cui era sottoposto, per reati contro il patrimonio fino a quando non gli sono stati contestati i reati in materia di stupefacenti per i quali la Corte d’Appello di Catania lo aveva condannato a 7 anni e 6 mesi.

Dopo un periodo di custodia cautelare in carcere, l’uomo si è rivolto in Cassazione presentando un ricorso che, però, la Suprema Corte ha dichiarato inammissibile. Divenuta definitiva la sentenza di condanna, la Procura ha emesso per il periodo residuo di pena l’ordine di carcerazione che è stata eseguita dai poliziotti del commissariato di Adrano.Dopo gli adempimenti di rito, il condannato è stato condotto presso la Casa Circondariale Piazza Lanza.

 

 

Cronaca

Catania, ingoia droga per sfuggire ad un controllo, salvato dai carabinieri

l militari dell’Arma hanno dovuto praticare una manovra anti-soffocamento, visto che il 42enne ha preso una busta in plastica e ha cercato di ingoiarla, non riuscendo a deglutirla

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A Catania un uomo di 42 anni ha rischiato di soffocare pur di non farsi prendere dai carabinieri con un’intera busta di droga. Il 42enne è stato arrestato dai militari dell’Arma dopo che quest’ultimi hanno dovuto praticare una manovra anti-soffocamento dal momento che l’uomo, in piazza Alcalà, una volta visti i militari, ha preso una busta in plastica dallo zaino e ha cercato di ingoiarla, non riuscendo però a deglutirla.

A quel punto, i carabinieri hanno prestato soccorso e grazie alla tecnica salvavita di primo soccorso, utilizzata in caso di ostruzione delle vie respiratorie, sono riusciti a fargli espellere la busta. All’interno, sono stati trovati più di 10 grammi tra ketamina, cocaina rosa ed ecstasy.

L’uomo era stato visto comportarsi in modo “sospetto”: aveva la testa coperta con il cappuccio della felpa e si guardava ripetutamente attorno, come se stesse aspettando qualcuno.  Nella tasca del jeans sono stati recuperati 1.700 euro e le chiavi di un’auto, un Alfa Romeo. Dopo aver raccontato alcune “frottole”, i carabinieri hanno disposto immediati accertamenti attraverso la banca dati in uso alle forze dell’ordine, smentendo tutti i racconti resi dal 42enne, risalendo alla sua identità in modo certo e all’indirizzo della sua abitazione.

Nell’appartamento i militari hanno trovato, sul comodino della camera da letto, altre dosi di droga, per un peso complessivo di 400 grammi, oltre ad eccipienti necessari per produrre la sostanza della cocaina rosa, tra questi creatina e polvere alimentare di colore – appunto – rosa. Quest’ultima sostanza, interamente sintetica e ottenuta da un mix di ketamina, metanfetamina, ecstasy e crack, mescolati insieme, produce effetti devastanti sul cervello e ha un costo di quasi 400 euro al grammo e, per questa ragione, viene denominata con l’espressione la “droga dei ricchi”.

Oltre alle droghe, l’uomo avrebbe nascosto in casa più di 12 mila euro, ritenuto guadagno dell’attività illecita. Infine, sono stati trovati pure bilancini di precisioni e materiale per il confezionamento delle sostanze stupefacenti. L’arrestato è stato ristretto nel carcere di Catania Piazza Lanza .

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Cronaca

Giarre, Ispettori del lavoro scoprono lavoratori in nero in cantiere

Sanzioni salate per l’azienda, compresa la sospensione del cantiere

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Nei giorni scorsi, gli Ispettori INL del Contingente Sicilia hanno effettuato a Giarre un accesso in un cantiere edile. La verifica ha consentito di accertare che tutti e 3 i lavoratori presenti erano in nero. Essendo stata superata la soglia del 10% di irregolari, è stata imposta la sospensione dei lavori. Nel corso dell’accertamento è stata altresì appurata la mancata effettuazione della visita medica dei lavoratori. Gli ispettori hanno irrogato sanzioni amministrative di sospensione per 2.500 euro, oltre alla maxi-sanzione fino ad un massimo di 14.200 euro, alle quali si aggiungono le sanzioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, fino ad un massimo di 5.695,36 euro.

 

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