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Adrano, prende a morsi sorella e strattona madre: denunciato 19enne

Alla base della lite, ci sarebbe la mancata pulizia della casa. Sarebbero emerse profonde incomprensioni tra l’aggressore e i familiari

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Ha preso a morsi la sorella e ha strattonato la madre al culmine dell’ennesimo litigio in famiglia. Per questo motivo, la Polizia ha denunciato un giovane di 19 anni di Adrano per maltrattamenti. Sono stati gli agenti della squadra volanti del Commissariato di Adrano ad intervenire in un’abitazione del centro storico, dopo la richiesta di aiuto avanzata tramite il Numero Unico d’Emergenza 112. Giunti sul posto, i poliziotti hanno riscontrato un furibondo litigio riconducibile, secondo la testimonianza della madre, alle mancate pulizie della casa che avrebbero fatto scoppiare l’ira del figlio 19enne. Il giovane avrebbe aggredito prima la sorella di 24 anni, spintonandola con violenza e giungendo persino a morderla. Poi si sarebbe scagliato contro la madre di 51 anni che, dopo un primo tentativo di calmare il figlio, risultato del tutto vano, ha richiesto l’aiuto della Polizia, temendo che la situazione potesse degenerare. Calmati gli animi, i poliziotti hanno provveduto ad accompagnare il giovane negli uffici del Commissariato per tutti gli accertamenti del caso, mentre la sorella ha fatto ricorso alle cure mediche dell’ospedale di Biancavilla, con una prognosi di 20 giorni. Anche con i poliziotti, il giovane ha continuato a sproloquiare contro la madre e la sorella, adducendo motivazioni e recriminazioni per tentare di giustificare la sua reazione. Dalle parole del giovane emergeva una radicata avversione nei confronti delle due donne, derivante, probabilmente, da profonde incomprensioni createsi nell’ambito della convivenza.

amministrazione

Adrano, avviato l’iter per realizzare la strada di collegamento con lo stadio dell’Etna

Il progetto mira a migliorare la viabilità di gran parte della città fungendo anche da via di fuga in caso di emergenze. Il sindaco Fabio Mancuso ha espresso la propria soddisfazione per l’avvio del progetto

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Avviato ad Adrano l’iter per la progettazione e la realizzazione della strada di collegamento dal cento abitato adranita allo stadio dell’Etna. Nelle scorse ore si è tenuta in comune una riunione alla quale hanno preso parte il sindaco Fabio Mancuso, Alfredo Scalisi, responsabile del servizio di Lavori pubblici e urbanistica, insieme agli ingegneri incaricati Paolo Di Martino e Gaetano Mascetta, che si occuperanno della redazione del progetto. La progettazione di questa importante opera pubblica è stata finanziata grazie a fondi stanziati dal Ministero degli Interni.

Il progetto mira a migliorare la viabilità di gran parte di Adrano, fungendo anche da via di fuga in caso di emergenze. Il sindaco Mancuso ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio di questo progetto, sottolineando l’importanza della nuova strada per il collegamento con lo stadio dell’Etna e la S.S. 284, Adrano-Catania.

“Questa opera rappresenta un passo avanti per tutta la città – ha dichiarato il sindaco – Non solo migliorerà l’accessibilità alla SS 284, ma contribuirà anche a decongestionare il traffico nelle aree limitrofe, sia di quello automobilistico ma anche per i mezzi pesanti”. Alfredo Scalisi, responsabile del servizio di Lavori pubblici e urbanistica ha aggiunto che il progetto sarà sviluppato tenendo conto delle esigenze del territorio e dei cittadini, garantendo la massima attenzione alla sostenibilità e ai servizi essenziali quali l’illuminazione e il tratto ciclo-pedonabile. L’ingegnere Di Martino, infine, ha confermato l’impegno a consegnare un progetto di alta qualità, che rispecchi le aspettative dei cittadini in vista anche del prolungamento di tale tratto con un nuovo tratto che in futuro dovrà collegarsi con un’altra nuova strada che intersecherà il percorso tra Adrano e Biancavilla.

“Con l’avvio di questa progettazione, Adrano si prepara a un ulteriore passo verso il miglioramento delle infrastrutture locali già realizzate come quella di Via Edoardo De Filippo” dicono dal comune adranita.

“Accolgo con grande soddisfazione l’avvio dell’iter per la progettazione e la realizzazione della strada di collegamento allo Stadio dell’Etna. Questo è un momento cruciale per la nostra città, coinvolta in una grande opera di riqualificazione e rigenerazione urbana- ha detto il presidente del consiglio comunale Carmelo Pellegriti- Desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento al Sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, per aver ascoltato e accolto le sollecitazioni, pervenute in più occasioni dal Consiglio Comunale, riguardo a questa importante opera pubblica.

Le dichiarazioni del Sindaco Mancuso, dell’ingegnere Scalisi e dell’ingegnere Di Martino confermano il grande impegno del Consiglio comunale per l’attenzione e la cura che saranno dedicate a ogni fase del progetto, dalla sostenibilità ambientale alla garanzia dei servizi essenziali per gli automobilisti e soprattutto per i pedoni. La previsione di un tratto ciclo-pedonabile e l’attenzione al decongestionamento del traffico, inclusi i mezzi pesanti, sono elementi che testimoniano la visione lungimirante di una classe dirigente che ha a cuore il futuro di Adrano” ha concluso Pellegriti.

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Cronaca

Etna, Codacons denuncia la “mancanza di adeguati controlli” nella zona della colata

“E’ necessario introdurre obblighi stringenti per l’accompagnamento da parte di guide esperte, limitare l’accesso alle aree a rischio e intensificare i controlli” ha detto Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons

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Il Codacons ha denunciato la situazione sempre più critica che si sta verificando sull’Etna, dove migliaia di visitatori si riversano ogni fine settimana senza alcun controllo e senza le necessarie misure di sicurezza. L’assenza di regole chiare e di un coordinamento efficace tra le istituzioni sta trasformando l’area in una zona di pericolo per turisti e residenti.

“La mancanza di adeguati controlli e di una regolamentazione rigorosa per l’accesso alle aree a rischio sta mettendo in pericolo centinaia di persone – ha detto Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons- L’Etna non è un parco giochi, ma un vulcano attivo che richiede il massimo rispetto delle norme di sicurezza”.

Tanasi ha chiesto  l’istituzione di un tavolo tecnico con le autorità preposte per affrontare l’emergenza e definire misure concrete per garantire la sicurezza dei visitatori. Ogni weekend, migliaia di escursionisti si avventurano fino alle zone più pericolose del vulcano senza guida, senza attrezzatura adeguata e spesso senza la minima consapevolezza dei rischi. Le temperature estreme, i possibili crolli, la scarsa visibilità dovuta a nebbia e fumo e l’attività vulcanica possono trasformare un’escursione in una tragedia”.

Il Codacons ha chiesto un intervento immediato delle autorità competenti per regolamentare l’accesso e garantire la sicurezza dei visitatori. È necessario introdurre obblighi stringenti per l’accompagnamento da parte di guide esperte, limitare l’accesso alle aree a rischio e intensificare i controlli. Intanto Codacons ha diffuso un decalogo per una escursione sicura sull’Etna.

1. Affidarsi sempre a guide esperte e autorizzate: Non avventurarsi mai da soli o con gruppi improvvisati.

  1. Indossare abbigliamento e calzature adeguate: Evitare scarpe da ginnastica o abbigliamento non adatto alle condizioni estreme.
  2. Portare con sé equipaggiamento di sicurezza: Caschi, torce, maschere per la respirazione e giacche termiche sono fondamentali.
  3. Consultare sempre le previsioni meteo e i bollettini vulcanologici: Il tempo sull’Etna può cambiare improvvisamente, aumentando i rischi.
  4. Non oltrepassare le aree interdette: Le zone di sicurezza vanno rispettate per evitare situazioni di pericolo.
  5. Avere sempre con sé acqua e cibo di emergenza: Le escursioni possono durare più del previsto.
  6. Comunicare il proprio itinerario a qualcuno: In caso di smarrimento, sapere dove siete è fondamentale per i soccorsi.
  7. Evitare di avvicinarsi a zone instabili o fumarole: Possono esserci emissioni di gas tossici o terreno instabile.
  8. Non improvvisare percorsi alternativi: Seguire sempre i sentieri tracciati e ufficialmente riconosciuti.
  9. Rispetto per l’ambiente: Non lasciare rifiuti e seguire le indicazioni delle autorità locali.

 

 

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