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Cronaca

Adrano, salvataggio di tre escursionisti nella zona “Filiciusa-Milia” sull’Etna

Ad intervenire i militari della Finanza del Soccorso Alpino di Nicolosi

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Si è concluso nella tarda serata di ieri, un intervento dei militari della Stazione Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, volto al soccorso di tre escursionisti minorenni a nord del monte Leporello nel territorio del Comune di Adrano.  In particolare, alle ore 17:20 circa di ieri, la Sala Operativa del 112 ha comunicato alla Stazione S.A.G.F. di Nicolosi che tre giovani escursionisti si trovavano in difficoltà all’interno del demanio forestale ‘Filiciusa-Milia’, sul versante ovest dell’Etna.

Contattati telefonicamente, i tre escursionisti hanno riferito di essere in località Poggio La Caccia e di avere difficoltà, a causa della coltre nevosa, ad avanzare lungo il sentiero per rientrare verso Piano Fiera, inoltre i ragazzi non erano adeguatamente equipaggiati per affrontare l’abbassamento delle temperature al tramonto e il buio incombente. Una pattuglia di due militari S.A.G.F. ha raggiunto, a bordo di un mezzo fuoristrada, località Piano Fiera, e da lì ha proseguito all’interno del demanio forestale fin dove il manto nevoso lo permetteva, continuando successivamente a piedi, fino a raggiungere i tre ragazzi a nord di Monte Leporello.

Spaventati ed infreddoliti, i tre sono stati accompagnati fino alla vettura di servizio e con questa fino al piazzale di Piano Fiera da dove erano partiti. Qui è arrivata un’ambulanza del 118, il cui personale ha provveduto a effettuare i dovuti controlli medici. Risultati in buona salute, i giovani escursionisti sono stati affidati ai genitori di uno dei ragazzi per fare rientro alle proprie case.

 

Cronaca

Misterbianco, infanticidio di Maria Rosa, il fratello di 7 anni avrebbe provato a fermare la madre

Il bimbo avrebbe visto la mamma prendere la sorellina e avrebbe cercato di bloccarla: “mamma che stai facendo…”, le avrebbe anche detto.

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Proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa e di quelli della Tenenza di Misterbianco sull’infanticidio di via Marchese, registratosi martedì intorno alle 14 in una casa del centro storico misterbianchese.

Ha tentato di fermare la madre che aveva in mano Maria Rosa, la sorellina di sette mesi e che l’ha lanciata in strada dal terrazzo di casa provocandole ferite mortali. Testimone diretto della tragedia è stato il primogenito della 40enne, accusato di omicidio volontario. Si tratta del bambino di sette anni che ha visto la mamma prendere la sorellina e prima che mettesse in atto il drammatico gesto ha cercato di bloccarla: “mamma che stai facendo…”, le avrebbe anche detto. Il gesto è ritenuto legato a problemi di fragilità psicologica della donna acuiti da una grave crisi post partum che l’aveva portata a “rifiutare la bambina”. In casa c’erano anche il padre dei bambini, la nonna e una zia paterna.

La 40enne avrebbe approfittato di un attimo di distrazione dei familiari, che non la lasciavano mai sola con la bambina, per compiere l’insano gesto. L’unico ad accorgersi di quello che stava accadendo sarebbe stato il bambino che ha tentato, inutilmente, di fermarla. E’ quanto emerge dall’inchiesta coordinata dall’aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Augusto Rio. La donna, durante l’interrogatorio di convalida tenutosi questa mattina dinanzi al GIP Simona Ragazzi, avrebbe risposto alle domande del Giudice per le indagini preliminari e “sarebbe apparsa molto rammarica per l’accaduto” ha detto  il legale della donna l’avvocato Alfio Grasso.

Quest’ultimo  ha, inoltre, specificato che la sua assistita “si sarebbe mostrata collaborativa”. Il Giudice per le udienze preliminari si è riservato la decisione.

A Misterbianco l’abitazione di via Marchese è diventata luogo di “pellegrinaggio”. Tanti i fiori bianchi e peluche lasciati dai cittadini  di una città sconvolta, all’esterno dell’edificio, mentre sono tanti coloro che, transitando in quella via, si fermano per una preghiera o semplicemente per farsi il segno della croce.

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Cronaca

Catania, incidente in via Umberto, auto sfonda vetrata negozio, quattro feriti

In corso la ricostruzione del sinistro. Il mezzo prima di schiantarsi contro il negozio ha travolto anche uno scooter con a bordo due giovani

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Incidente nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.30, a Catania in via Umberto dove un’autovettura, guidata da un 87enne, ha sfondato la vetrina di un negozio. L’uomo, per cause in corso di accertamento (probabilmente un malore), avrebbe perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro la vetrata dell’esercizio commerciale. All’interno dell’auto si trovava anche la moglie dell’anziano.

L’auto, con alla guida l’87enne, prima di schiantarsi contro il negozio si sarebbe scontrata contro uno scooter  con a bordo due giovani e transitava proprio su via Umberto. Immediati sono scattati i soccorsi sul posto diverse ambulanze del 118 che hanno trasportato i quattro feriti dell’incidente negli ospedali della zona.  Non si conoscono al momento le loro condizioni.

Sul posto anche vigili del fuoco del comando provinciale che hanno messo in sicurezza  i  mezzi incidentati e aiutato le persone che erano all’interno dell’autovettura. Sul posto per i rilievi del caso agenti della polizia di stato e vigili urbani.

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