Tensioni nell’aula consiliare di Adrano dove dal pubblico, durante una seduta dell’assise civica, sarebbero state espresse frasi non proprio “amichevoli” rivolte verso il sindaco Fabio Mancuso.
Il Movimento per l’Autonomia, in una nota stampa, ha espresso profonda indignazione per il grave episodio avvenuto nella seduta consiliare “proveniente dal pubblico alla presenza, oltretutto, di una classe di studenti delle scuole medie, impegnata in un’attività didattica e formativa di Educazione alla cittadinanza. Un fatto già di per sé intollerabile, che risulta ancora più grave e diseducativo proprio perché avvenuto davanti a giovanissimi cittadini invitati a conoscere da vicino il funzionamento delle istituzioni e che, invece, si sono trovati spettatori di un esempio profondamente contrario ai valori del rispetto e della convivenza civile” dicono gli esponenti del MPA, i quali sottolineano il fatto che la sede del Consiglio “è stata violata nella sua funzione più alta: quella di esempio civico e di testimonianza diretta dei principi che fondano la vita pubblica.
Nei giorni precedenti alla seduta, sui social media si erano moltiplicati contenuti, e commenti dai toni e accuse esasperate ed infondate, capaci di alimentare un clima ostile e di preparare il terreno per qualche isolato esagitato a una deriva verbale che oggi ha trovato il suo tragico epilogo.
L’episodio, poi concretizzatosi per mano di un soggetto già noto alle forze dell’ordine, non sembra del tutto scollegato da quel clima di incitazione e di discredito che da giorni si diffonde sui social.
Sono circostanze che impongono una riflessione profonda sulla responsabilità della politica e di chi ricopre cariche istituzionali” si chiude così la nota stampa del MPA.
Sulla vicenda c’è da registrare l’intervento del presidente del Consiglio Comunale, Carmelo Pellegriti. “Esprimo la più netta e inequivocabile condanna per la gravissima aggressione verbale e le minacce dirette rivolte al Sindaco Fabio Mancuso durante la seduta odierna del Consiglio. Questo non è solo un atto di violenza inaccettabile, ma una ferita profonda inferta all’istituzione che ho l’onore di presiedere. La sede del Consiglio è il tempio della democrazia e del confronto civile; vederla violata in modo così plateale da parte di un cittadino seduto tra il pubblico presente è un segnale preoccupante per tutta la politica e l’intera città. Spettacolo indegno fatto addirittura alla presenza di una classe della scuola media. Rivolgo al Sindaco Fabio Mancuso la mia piena e incondizionata solidarietà e l’intero Consiglio comunale, di questo ne sono più che sicuro, rifiuta e respinge qualsiasi intimidazione e provocazione rivolta alle Istituzioni pubbliche al di là delle appartenenze politiche”.