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In Primo Piano

Adrano, un piano di zona per delle politiche a sostegno delle famiglie

Iniziativa finalizzata alla prevenzione, con particolare attenzione alle donne, anziani e bambini.

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I sindaci dei Comuni di Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia, insieme per siglare l’Accordo Programma per l’adozione del Piano di Zona 2021 del Distretto socio-sanitario n° D12.

Il Piano di Zona nasce con lo specifico obiettivo di porsi come strumento per una gestione coordinata del distretto socio-sanitario al fine di individuare e attuare azioni di prevenzione e intervento per problematiche relative alle famiglie.

Gli ambiti fondamentali sono quelli relativi alla famiglia, con particolare attenzione alle esigenze socio-sanitarie dell’universo femminile, dalla prevenzione della violenza domestica, alla tutela dei minori, anche attuando strategie di prevenzione della dispersione scolastica, e ancora, servizi integrativi dell’infanzia a supporto delle mamme lavoratrici, all’assistenza degli anziani, soggetti con disabilità e in condizione di disagio sociale.

Prevista anche la collaborazione con Enti Ausiliari pubblici e privati per ottimizzare, attraverso nuove risorse e strumenti, l’offerta di interventi preventivi a sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza per favorire una maturazione cognitiva, affettiva, relazionale e comportamentale e che ponga le basi per lo sviluppo di una cittadinanza attiva e consapevole.

Il reclutamento di nuove figure professionali quali le assistenti sociali, come previsto dal piano di assunzioni del Comune di Adrano e del Comune di Biancavilla, si spiega con la volontà di rafforzare, entro il 2023, la struttura distrettuale.

Tutti i progetti sono realizzati in sinergia dei tre Comuni, in stretta collaborazione con l’ASP n. 3 e adattati alle esigenze specifiche dei singoli territori che, seppur con realtà sociali analoghe, vivono esperienze e dinamiche differenti.

Grande la soddisfazione espressa dai Sindaci Fabio Mancuso, Antonio Bonanno e Giovanni Buttò per la redazione del nuovo strumento di attuazione, per le tematiche fondamentali in esso trattate in linea con la progettazione promossa dall’amministrazione in ambito di recupero e sostegno sociale.

Cronaca

Adrano, molesta ragazze alla villa comunale, denunciato 28enne per atti osceni

L’uomo sarebbe autore di tre episodi registratesi tra il 2 e 4 aprile scorsi dentro il giardino comunale, mentre una quarta molestia sarebbe avvenuta a dicembre su un autobus di linea

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Ad Adrano è stato individuato dalla Polizia di Stato l’uomo di 28 anni che nei giorni scorsi, si è reso protagonista di atti osceni compiuti alla Villa comunale di Adrano nei confronti di diverse ragazze.

Il 28enne, originario di Roma, ma residente ad Adrano, non appena incrociava alcune donne tra i viali del Giardino della Vittoria si sarebbe abbassato i pantaloni per mostrare le parti intime.  A chiedere l’intervento della Polizia sono state tre giovani che, tra il 2 e il 4 aprile, si sono imbattute nell’uomo che hanno denunciato, recandosi presso il commissariato.

I poliziotti hanno ascoltato le testimonianze delle vittime degli episodi molesti e hanno avviato le opportune indagini per risalire all’autore dei gesti inaccettabili, intensificando i controlli all’interno della Villa, particolarmente frequentata da grandi e piccoli. Non appena si è diffuso il tam-tam in città, in commissariato si è presentata una quarta donna che, avendo appreso dai social quanto avvenuto, ha riferito di analoghi episodi registrati, nello scorso mese di dicembre, a bordo di un autobus di linea.

Da quanto denunciato sono emersi aspetti comuni con una descrizione accurata dell’autore delle condotte moleste, avvalorata da uno scatto fotografico che immortalava il 28enne mentre si allontanava dopo aver compiuto l’atto osceno, con uno zaino rosso in spalla, dettaglio messo in risalto dalle tre donne nelle loro denunce formalizzate ai poliziotti del commissariato.

La quarta ragazza, invece, ha sottolineato di aver incrociato l’uomo sull’autobus, con un secchiello azzurro con all’interno un arnese utilizzato per pulire i vetri.  Dopo un’attenta attività di pattugliamento del territorio i poliziotti hanno notato un soggetto sospetto che, alla vista degli agenti, ha tentato di allontanarsi in fretta e furia.

Fermato e sottoposto a controllo, i poliziotti hanno riconosciuto l’uomo della foto acquisita agli atti, che, incalzato sui fatti, ha ammesso di essere a conoscenza di una foto sui social che lo ritraeva con uno zaino rosso del quale si era liberato. I poliziotti sono riusciti a recuperare lo zaino, abbandonato in un terreno vicino alla sua abitazione, mentre all’interno della casa è stato trovato il secchiello e l’attrezzatura per pulire i vetri. L’uomo, portato in commissariato è stato riconosciuto dalle tre ragazze denuncianti. Il 28enne è stato denunciato per atti osceni in luoghi pubblico.

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In Primo Piano

STMicroelectronics, a Roma un tavolo sul piano industriale dell’azienda italo-francese

“A Catania l’azienda punta alla realizzazione di un progetto di investimento destinato a valorizzare ulteriormente il sito etneo – dice l’assessore regionale Dagnino- con l’ampliamento della capacità produttiva”. Perplessi i sindacati.

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Si è tenuto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il primo tavolo sul piano industriale di Stmicroelectronics, alla presenza dell’azienda, dei sindacati e dei rappresentanti delle Regioni Siciliana e Lombardia. L’incontro, convocato d’intesa con il Mef e presieduto dal ministro Adolfo Urso, ha rappresentato “l’avvio del confronto sul piano industriale e sugli investimenti futuri dell’azienda in Italia- dice il Ministro- In questi mesi ci siamo confrontati più volte con i vertici della Stmicroelectronics  chiedendo un nuovo piano industriale che riporti l’Italia al centro dello sviluppo dell’azienda, in sintonia con la politica industriale sui  semiconduttori che abbiamo realizzato nel nostro mandato.- È nostra intenzione ora avviare tavoli tecnici per approfondimenti ulteriori, anche su base regionale. L’azienda dovrà chiarire in modo puntuale il significato e le prospettive di lungo periodo del Piano industriale 2025-2027, per valutare sia l’impatto che esso potrà avere sull’ Italia nel breve periodo, sia le sue prospettive strategiche. L’obiettivo è giungere alla definizione di un protocollo d’intesa sottoscritto da tutte le parti coinvolte”.

La  STMicroelectronics, infatti, ha annunciato 2.800 uscite volontarie a livello globale nei prossimi tre anni, “principalmente nel 2026 e 2027”, oltre al turnover naturale.  “Nel corso del ridisegno della struttura produttiva di ST nei prossimi tre anni, le dimensioni della forza lavoro e l’insieme delle competenze richieste evolveranno”, spiega un comunicato.   Sistemi avanzati di produzione “faranno spostare ruoli dai processi tradizionali che comportano compiti manuali ripetitivi a una maggiore attenzione al controllo di processo, all’automazione e alla progettazione.ST – viene assicurato – gestirà questa transizione attraverso misure volontarie, con un impegno costante a un dialogo costruttivo e negoziazioni con i rappresentanti dei lavoratori in conformità con le normative nazionali vigenti”.

“Il piano industriale proposto da STMicroelectronics al tavolo presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rappresenta una base di partenza perché prevede di generare in Sicilia un valore aggiunto di circa 895 milioni di euro e un impatto occupazionale di 8.623 unità lavorative annue, a fronte di un investimento di oltre 5 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi finanziati con risorse pubbliche”. A dirlo l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, che ha preso parte al tavolo sulla vertenza tenutosi a Roma.

“A Catania – ha aggiunto l’assessore – l’azienda punta alla realizzazione di un progetto di investimento destinato a valorizzare ulteriormente il sito etneo con l’ampliamento della capacità produttiva, sia in termini di grandezza dei prodotti che di numero di semiconduttori realizzati settimanalmente”. Inoltre Dagnino ha specificato il fatto che alla STMicroelectronics è stato chiesto di chiarire l’impatto che l’iniziativa che sta adottando avrà in Sicilia “non solo a regime ma anche nel breve periodo.

“D’intesa con il ministro Urso le parti hanno concordato di avviare immediatamente il lavoro finalizzato alla definizione di un protocollo d’intesa sul modello di quanto abbiamo proficuamente fatto, di recente, con Eni Versalis. La Regione, inoltre, sta dando il proprio contributo nella definizione del contratto di sviluppo, affinché in esso vengano fornite le più ampie garanzie per il successo del progetto che auspichiamo condurrà alla crescita di un settore da sempre strategico per l’economia siciliana”.

“STMicroelectronics ha annunciato un investimento di oltre 5 miliardi di euro per realizzare il nuovo stabilimento di Catania. Di questo importo, circa 2 miliardi di euro sono stati concessi sotto forma di sovvenzione diretta dallo Stato italiano, nell’ambito del Chips Act dell’Unione Europea. Dunque, un investimento imponente, sostenuto anche da fondi europei, presentato come un’opportunità storica per il Sud e per l’Italia intera. Ci ritroviamo con 2.500 lavoratori ancora in cassa integrazione e nessun piano serio sulle assunzioni promesse. Dove sono finite le garanzie occupazionali e i nuovi posti di lavoro promessi? Dove sono finiti gli impegni presi con i cittadini, con i lavoratori, con le istituzioni?”

A dichiararlo è la deputata all’ARS del Movimento 5 Stelle Lidia Adorno – prima firmataria dell’interrogazione che ha sollevato il caso in Parlamento regionale – al termine del tavolo interministeriale tenutosi al MIMIT.

“Una grande azienda non può pensare di prendere i soldi pubblici e voltarsi dall’altra parte. Le crisi industriali possono capitare, certo, ma non si risolvono scaricando tutto il peso sui lavoratori. Come se il lavoro di un operaio valesse meno di quello di un manager. Non lo accettiamo e non lo accetteremo mai”.

“I fondi pubblici servono per creare occupazione stabile e di qualità, non per finanziare strategie di ridimensionamento. Se si promettono assunzioni, bisogna mantenerle, non puntare alle strategie di prepensionamento. Se si firma un Accordo di Sviluppo, bisogna rispettarlo” ha concluso la parlamentare Ars Lidia Adorno.

Sindacati perplessi sulla questione. “Durante l’incontro – afferma Angelo Mazzeo, vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici – l’azienda ha presentato un piano industriale, specificando gli investimenti futuri legati anche ad interventi strutturali per implementare le nuove tecnologie nei siti industriali”.

“Un piano industriale – continua Mazzeo – che nonostante gli investimenti aziendali siano stati confermati non ci soddisfa pienamente in quanto non vi sono state nessune garanzie di salvaguardia dei livelli occupazionali dei siti Italiani. Anzi l’azienda, solo al termine dell’incontro ha dichiarato circa 2800 esuberi a livello globale senza dare indicazioni esatte su dove avverranno questi interventi.

Questo ci preoccupa e non poco per i nostri siti italiani. Durante la presentazione del piano industriale sono stati presentati altresì delle variazioni strutturali nei siti di Catania e Agrate, con la visione dei nuovi layout degli stabilimenti che induce a pensare l’eliminazione di fab produttivi come ad esempio il reparto CT6 di Catania, che occupa attualmente circa 600 persone, sarà completamente dismesso, e la produzione sarà trasferita verosimilmente al nuovo sito produttivo Sic-Campus. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli chiari sulla gestione del personale coinvolto”.

“Come organizzazione sindacale – conclude Mazzeo – non permetteremo assolutamente perdite di posti di lavoro. Il Governo nazionale dovrà essere sicuramente al nostro fianco, anche attraverso la costituzione di un contratto di programma che possa blindare gli accordi ministeriali. Chiediamo all’azienda di confermare gli investimenti ma allo stesso tempo di preservare il livello occupazionale”.

 

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