Nico Torrisi è stato riconfermato amministratore delegato della Sac, la società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso. L’assemblea dei soci si è svolta in mattinata ed è stata quella definitiva, dopo mesi di trattative tra tutti i partiti. Il nome che non è mai stato realmente in discussione è proprio quello di Torrisi che negli ultimi anni ha guidato Fontanarossa e che ha avviato la privatizzazione dello scalo catanese. Gli altri nomi, tutti scelti all’unanimità dai soci, sono: Anna Quattrone, nel ruolo di presidente del Consiglio di amministrazione, che sarà affiancata dai consiglieri Giuseppe Alfano, ex sindaco di Comiso, Salvo Panebianco, ex assessore provinciale ed ex vicesindaco di Paternò, e l’avvocata penalista Francesca Garigliano, già presidente dei Cda di Asec e Asec trade tra il 2014 e il 2018.
“Avevamo auspicato un sussulto di trasparenza e di correttezza. Speravamo che, anche alla luce dei molteplici scandali che avviluppano la Regione, il presidente della Regione cambiasse rotta e, rispettando ciò che egli stesso aveva pubblicamente scritto, desse la possibilità alla Camera di commercio di Sud Est – legittima proprietaria dell’aeroporto detenendo la maggioranza assoluta delle quote – di potersi pronunciare sulla vicenda del nuovo cda di Sac. Ed invece, l’ingordigia di potere e la frenetica occupazione delle poltrone, ha avuto – purtroppo – ancora una volta la meglio”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia e capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo a proposito del rinnovo della governance della società che gestisce gli aeroporti di Catania e di Comiso. “Era giusto – spiega – consentire prima il rinnovo degli organismi della Camera di commercio Sud est, socio principale di Sac e commissariata da oltre 3 anni dalla Regione. Sarebbe stato questo un passaggio non solo rispettoso delle norme ma finalizzato anche a restituire credibilità alla Regione stessa. Ma alla fine, come avevamo presagito, hanno prevalso – conclude – le logiche di spartizione che fin qui hanno caratterizzato il governo di centrodestra guidato da Schifani”.
“L’aeroporto di Catania, assieme a quello marginalizzato di Comiso, trattato come terreno di spartizione e non come infrastruttura strategica per l’Isola”. È questo il commento della deputata M5s all’Ars Stefania Campo alla nuova governance dell’aeroporto catanese di Fontanarossa decisa oggi dall’assemblea dei soci della Sac. “Da mesi – dice Campo – la Sac è ostaggio delle solite trattative di potere. Un cda scaduto, assemblee rinviate, decisioni congelate: non per migliorare gli aeroporti di Catania e Comiso, ma per spartirsi le poltrone. Il ‘rilancio’ tanto sbandierato è solo facciata: l’assetto della societa’ è scritto nelle segreterie dei partiti di centrodestra, con un manuale Cencelli aggiornato alle esigenze della coalizione. Schema 3-1-1: tre posti del Cda a Fratelli d’Italia, uno al Movimento per l’Autonomia e, innanzitutto, la conferma dell’amministratore delegato, Nino Torrisi, in quota Forza Italia, o forse addirittura in quota Schifani”