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Amministrative ’23, le proposte della Cisl per cambiare il volto di Catania

La sezione catanese del sindacato ha elaborato un documento con alcune richieste, consegnato ai candidati sindaco

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Tre principi cardine, 10 macro-aree di intervento e un approccio “olistico”. Sono i pilastri su cui si basa il documento/piattaforma per le amministrative 2023 elaborato dalla Cisl di Catania e presentato oggi alla stampa e alle rappresentanze politiche cittadine, presso l’hotel Nettuno.

Per il sindacato erano presenti, oltre alla segreteria provinciale guidata da Maurizio Attanasio, con i segretari territoriali Rosario Portale e Lucrezia Quadronchi, anche Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl siciliana; le segreterie territoriali delle federazioni di categoria; dirigenti e responsabili locali.

Presenti i candidati sindaci Maurizio Caserta, Gabriele Savoca, Riccardo Tomasello ed Enrico Trantino; deputati nazionali, regionali e dirigenti politici locali.

«In un momento in cui si parla solo di candidature e non di programmi – esordisce Attanasio – proponiamo alla politica il Patto Sociale di Comunità per Catania “Costruiamo tutto dal nuovo”, riprendendo un passo dalla relazione di Giulio Pastore al primo Congresso confederale della Cisl («Dobbiamo creare tutto dal nuovo»), per rimarcare il messaggio di speranza e di responsabilità lanciato durante quella che era, nell’Italia degli anni Cinquanta, ancora una fase irta di difficoltà e di incognite per il modello del sindacalismo libero. Così come appare Catania oggi, con le dovute differenze, ma con analoga inquietudine. Il patto – specifica il segretario della Cisl catanese – è sostenuto da tre principi-cardine: garantire e diffondere principi di legalità e trasparenza, razionalizzare la spesa pubblica e governance partecipata. Rivendichiamo al proposito un luogo permanente, anche fisico, dove siano coinvolte le parti sociali, come portatori di interessi della comunità, per concorrere a realizzare il bene comune, lo sviluppo territoriale, la coesione sociale attraverso il confronto e la verifica delle azioni portate avanti. La nostra analisi – sottolinea ancora Attanasio – è partita dalle motivazioni che muovono dal modo di interpretare il sindacato che ha la Cisl: una visione olistica e d’insieme, non molecolare e frammentata, dello sviluppo della città; la responsabilità che ci porta a essere partecipi di un processo evolutivo di sviluppo territoriale; la via partecipativa come metodo e modello di azione sociale e di rappresentanza».

«L’analisi del contesto catanese – continua – affronta i temi delle periferie e delle povertà, del “buon lavoro” e della persona, della zona industriale e della ZES, delle risorse economiche e dei tributi locali. La road map che ne scaturisce, proposta alla classe politica che si candida a governare Catania, si snoda in 10 tappe o macroaree, per le quali la Cisl identifica criticità ed elabora proposte: Infrastrutture, rigenerazione urbana integrata e ciclo dei rifiuti; Trasporti, mobilità urbana e piano parcheggi; Società partecipate; Politiche sociali e dell’Inclusione; Scuola, formazione, lavoro; Sanità; Formazione, riqualificazione e aggiornamento del personale della macchina amministrativa; Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) e accessibilità; Politiche dell’abitare ed emergenza abitativa; Periferie».

Facendo riferimento alle risorse del PNRR e agli altri fondi europei, Cappuccio sottolinea l’importanza del metodo partecipativo della Cisl, cioè «mettere insieme forze sociali, imprenditoriali e istituzioni per rilanciare una delle parti più importanti e centrali della nostra Isola, che contiene al suo interno tante criticità ma tutti gli elementi per una fase di sviluppo, mettendo al centro il lavoro, il recupero della aree depresse e un nuovo sistema di welfare».

Il documento “Cotruiamo tutto dal nuovo” è consultabile/scaricabile dalle pagine social della Cisl di Catania o dal seguente link: https://drive.google.com/file/d/1UYTkypNCAe6XIC11uHYSHUGLih-oo13f/view?usp=share_link

Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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