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Belpasso, auto cappotta nella Sp4/II

Auto finisce capottata sulla carreggiata. Sul posto i soccorritori

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Un incidente stradale si è verificato intorno alle 13:00 di oggi nella Sp 4/II tra Santa Maria di Licodia e Belpasso in territorio di quest’ultimo centro etneo. A finire capottata in maniera autonoma in prossimità di una curva è stata una Fiat Punto.

Alla base, sembrerebbe esserci una manovra brusca per evitare un gatto che stava attraversando la strada, complice l’asfalto reso viscido dalle piogge che stanno interessando in queste ore il territorio orientale della Sicilia. Sul posto è intervenuta un’ambulanza di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia che ha prestato i primi soccorsi alla donna che si trovava alla guida e che ha riportato diversi traumi ad un arto superiore.

La donna, è stata poi trasferita al Pronto Soccorso di Paternò in codice giallo mentre i Vigili del Fuoco intervenuti hanno provveduto alla messa in sicurezza del veicolo. Il traffico sta subendo dei rallentamenti.

 

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Regione, soldi per i comuni dell’Isola in cui ricadono siti o geo-parchi Unesco

Sono 23 i comuni etnei ai quali arriveranno i fondi: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia e Catania, Giarre, Linguaglossa, Maletto e Mascali, Militello in Val di Catania, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea

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L’assessore regionale della Funzione pubblica e delle Autonomie locali Andrea Messina ha firmato un decreto che assegna 4 milioni di euro ai 70 comuni dell’Isola nei cui territori ricadono siti o geo-parchi riconosciuti dall’Unesco.

Le risorse serviranno a promuovere e sostenere progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e naturalistico, con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività di territori che incarnano l’eccellenza dell’identità siciliana. Si tratta di un intervento che riconosce e valorizza il ruolo strategico delle realtà locali nella tutela e promozione dei beni riconosciuti a livello internazionale come patrimonio dell’umanità, ma anche nella costruzione di percorsi di sviluppo sostenibile, capaci di coniugare memoria, bellezza e innovazione.

“Con questo intervento – dice l’assessore delle Autonomie locali Andrea Messina – sosteniamo i Comuni che custodiscono luoghi simbolo della Sicilia. Non solo riconosciamo il loro valore, ma investiamo sulla loro capacità di generare cultura, turismo e sviluppo. È un’azione concreta che mira a creare reti territoriali forti e a valorizzare ciò che rende la nostra terra unica agli occhi del mondo”.

La ripartizione dei fondi, sulla base dei criteri stabiliti dalla legge regionale n. 6 del 2015, è avvenuta tenuto conto della popolazione residente nei singoli comuni.

Tra le province siciliane unica assente la provincia di Trapani. Nella provincia di Catania saranno 23 i comuni ai quali arriveranno dei fondi. Si tratta di Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia e Catania, Giarre, Linguaglossa, Maletto e Mascali, Militello in Val di Catania, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea.

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Catania, STMicroelectronics, cresce la preoccupazione

L’UGL convoca un direttivo straordinario a Catania dopo annuncio di 2.800 esuberi di personale

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Convocato per venerdì 20 giugno alle ore 9:30, presso la sede storica dell’UGL Etnea in Via Teatro Massimo 34, il direttivo straordinario dell’UGL Metalmeccanici Catania. L’incontro arriva dopo l’annuncio di 2.800 esuberi comunicato dall’azienda, per ora previsti sotto forma di prepensionamenti e pensionamenti volontari. La comunicazione di esubero personale emanata dall’azienda ha creato un momento di forte tensione e incertezza per i lavoratori di STMicroelectronics: un esubero di personale, in linguaggio aziendale, indica che un’azienda ha più lavoratori di quanti ne servano per la sua attività. Gli esuberi non significano automaticamente licenziamenti, ma indicano che il personale in eccesso dovrà uscire dall’azienda, in modo volontario o forzato.

Da ciò l’emergenza del direttivo straordinario indetto da Angelo Mazzeo, vice segretario nazionale dell’UGL Metalmeccanici, che spiega come la riunione sia stata convocata “con urgenza” per analizzare gli ultimi sviluppi aziendali e istituzionali. «Nonostante l’incontro tenutosi il 10 aprile scorso al Ministero dello Sviluppo Economico, da allora – sottolinea Mazzeo – non c’è stata alcuna nuova convocazione ministeriale. Questo silenzio pesa come un macigno sui lavoratori, lasciati in un clima di forte incertezza».

Secondo quanto riferito dal sindacato, circolano indiscrezioni su una possibile richiesta del Ministero per una revisione del piano industriale relativo agli esodi. Intanto, mentre in Francia il piano di uscite volontarie è già stato avviato, in Italia la situazione resta congelata.

Mazzeo segnala che anche in Sicilia e, in particolare, a Catania la preoccupazione è crescente. Seppure il sito etneo non rientri tra quelli direttamente interessati dagli esuberi annunciati, «non può considerarsi escluso da possibili riorganizzazioni future». Alcuni reparti storici dello stabilimento, infatti, sarebbero a rischio chiusura, con potenziali ricadute occupazionali significative.

Ulteriori timori riguardano il progetto della nuova fabbrica per la produzione di chip destinati all’auto elettrica, un comparto oggi in difficoltà sia in Europa che negli Stati Uniti. «UGL – aggiunge Mazzeo – ha presentato, insieme alle altre sigle sindacali, una richiesta formale di incontro alla Regione Siciliana. Vogliamo fare chiarezza sul futuro dello stabilimento etneo e sull’utilizzo dei 300 milioni di euro previsti nel contratto di sviluppo. Queste risorse devono servire anche alla tutela dell’occupazione, non solo a incentivare l’espansione produttiva dell’azienda».

Ad oggi, però, dalla Regione non è arrivata alcuna risposta ufficiale né è stata fissata una data per il confronto.

Il direttivo straordinario di venerdì rappresenterà dunque un momento cruciale per fare il punto della situazione, ascoltare i rappresentanti dei lavoratori e definire le prossime mosse a tutela dell’occupazione e del futuro del sito ST di Catania.

 

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