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Cronaca

Belpasso, la Forestale ha sequestrato un caseificio abusivo a Valcorrente

Noras del Corpo Forestale della Regione Siciliana e i medici dell’ASP di Catania hanno sequestrano anche 1500 Kg di prodotti caseari (guarda il VIDEO)

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Controlli da parte degli agenti del Noras (Nucleo operativo regionale agroalimentare sicilia) del Corpo Forestale della Regione Siciliana e dei veterinari dell’Asp di Catania, Dipartimento di prevenzione veterinaria.

In contrada Valcorrente, nel comune di Belpasso, i pubblici ufficiali hanno individuato un caseificio che oltre ad essere privo di qualsiasi autorizzazione amministrativa e sanitaria si presentava in condizioni igieniche precarie e fatiscenti. Oltre ad aver rinvenuto più di 1500 kg di formaggi (tra freschi e stagionati), 30 kg di ricotta appena prodotta,  vino imbottigliato privo di etichetta e tracciabilità, ed ancora sequestrati 400 litri circa di olio di oliva.

Gli agenti hanno individuato anche farmaci per animali, una affettatrice, un tritacarne, una macchina per il sottovuoto, otto coltelli da macellaio di varie misure e una mannaia. Elementi che lasciano aperta anche l’ipotesi di una probabile macellazione abusiva.  Infatti, all’interno di un banco congelatore posto nelle immediate adiacenze della struttura sotto una tettoia c’erano carni sezionate in cattivo stato di conservazione.

In una cella frigorifera utilizzata prevalentemente per i formaggi, tracce di sangue e all’esterno della struttura in un recipiente in ferro sono stati ritrovati resti di parti anatomiche relative a carcasse animali di specie non identificate. Tutti gli alimenti di origine animale e vegetale ritrovati sono stati sequestrati e destinati alla distruzione.

I prodotti alimentari rinvenuti sono stati trovati in condizioni igienico sanitarie non adeguate e alcuni di questi alimenti sono risultati infestati da vermi e insetti, ovvero assolutamente non idonei all’alimentazione umana. Inoltre sono stati sequestrati tutti gli utensili e gli attrezzi utilizzati per la caseificazione e commercializzazione abusiva, farmaci per animali e veleno per ratti.

Il proprietario è stato individuato e denunciato secondo le norme previste dal codice penale.

Cronaca

A18, incidente tra Giarre e Fiumefreddo, coinvolta una cisterna di gasolio, traffico a rilento

Il conducente del camion ha riportato lievi ferite ed è stato trasportato all’ospedale di Giarre dal personale del 118

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Incidente stradale sull’A18 tra Giarre e Fiumefreddo nella mattinata di oggi poco dopo le ore 10: coinvolta nel sinistro una cisterna di gasolio. A tal proposito sono intervenuti i pompieri del distaccamento di Riposto per mettere in sicurezza i mezzi. Nello scontro sono rimasti coinvolti un’autovettura e un mezzo pesante adibito al trasporto di gasolio.

I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza i veicoli, evitando ulteriori rischi dovuti alla presenza del carburante.  Il conducente del camion ha riportato lievi ferite ed è stato trasportato all’ospedale di Giarre dal personale del 118.

L’autostrada è rimasta transitabile su una sola corsia, in attesa dell’arrivo di un’autogru privata e di un mezzo per il travaso del gasolio dalla cisterna incidentata. Sul posto anche la Polizia Stradale e i sanitari del 118 per i rilievi e l’assistenza.

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Cronaca

Paternò, arrestati due giovani per spaccio di stupefacenti e detenzione arma clandestina

Rinvenuti all’interno di una casa di via Circumvallazione oltre 450 grammi di droga, una somma di 2300 euro in contante nonché un fucile a canne mozze modificato

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I militari dell’Arma del nucleo operativo della compagnia di Paternò hanno arrestato due soggetti, di 25 e 20 anni, entrambi residenti a Paternò, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma da fuoco clandestina.

L’operazione ha preso avvio da una indagine che ha portato a individuare un’abitazione situata in via Circumvallazione, segnalata per un anomalo andirivieni di giovani. I carabinieri hanno, quindi, disposto un servizio di “osservazione” , notando l’arrivo di un’autovettura di piccola cilindrata, dalla quale sono scesi due individui. Uno di loro ha aperto la porta dell’immobile con una chiave, seguito subito dopo dal complice.

I militari hanno deciso di entrare in azione non appena il 25enne, già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di rapina aggravata e porto abusivo d’arma, è uscito dall’abitazione. L’uomo è stato immediatamente bloccato, mentre contestualmente altri militari hanno fatto irruzione all’interno dei locali, sorprendendo il 20enne, anch’egli già conosciuto per reati legati agli stupefacenti.

L’immediato controllo ha permesso di scovare, nel soggiorno dell’immobile, 442 grammi di marijuana, suddivisi in 14 confezioni pronte per la vendita, 4 grammi di cocaina in pietra e 13 grammi della medesima sostanza in polvere, suddivisi in 7 involucri termo sigillati.

Inoltre, all’interno di un cassetto è stata trovata e, naturalmente, sequestrata la somma in contanti di oltre 2.300 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Nel bagno dell’abitazione gli investigatori, occultata sul piatto doccia, hanno scoperto un’arma da fuoco clandestina, precisamente un fucile a canne mozze artigianalmente modificato, privo di matricola e di qualsiasi segno identificativo, accompagnato da 5 cartucce calibro 16.

Con il taglio delle canne e del calciolo, l’arma acquista una marcata pericolosità per la maggiore capacità lesiva e, al contempo, una notevole facilità di occultamento, rendendola particolarmente adatta a un impiego rapido e offensivo. Sequestrati, inoltre, tre bilancini di precisione perfettamente funzionanti e ulteriore materiale per il confezionamento delle dosi, tra cui bustine in plastica, nastro adesivo, cellophane e forbici. I due sono stati rinchiusi in carcere.

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