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Belpasso, presentato il progetto “E-LISIR”, un servizio per i non udenti

Tramite un’app installata sui tablet sarà possibile collegarsi in videochiamata direttamente con un operatore interprete della lingua dei segni, il quale tradurrà il linguaggio visuale, la LIS – Lingua Italiana Segni – in una lingua parlata

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Presentato a Belpasso il progetto E-Lisir, un innovativo servizio dedicato alle persone non udenti, pensato per garantire un accesso più inclusivo ai servizi pubblici e alle comunicazioni istituzionali. E-lisir® (Evoluzione Lingua dei Segni Italiana con interprete in Rete) realizza un servizio di assistenza alla comunicazione.

Tramite un’app installata sui tablet (che possono spostarsi facilmente da un ufficio all’altro, a seconda delle necessità degli utenti) sarà possibile collegarsi in videochiamata direttamente con un operatore interprete della lingua dei segni, il quale tradurrà il linguaggio visuale, la LIS – Lingua Italiana Segni – in una lingua parlata. “L’iniziativa rappresenta un importante passo in avanti nell’abbattimento delle barriere comunicative e nella promozione dell’accessibilità per tutti i cittadini. Con E-Lisir vogliamo dare un servizio che permette più accessibilità e inclusione nel processo di comunicazione e informazione presso il nostro Comune.

A dimostrazione che l’inclusione non è solo una parola, ma un obiettivo concreto che si raggiunge con piccoli ma continui passi. Inoltre questo servizio rende sempre più evidente quanto la tecnologia sia utile nel migliorare la qualità della vita, garantendo pari opportunità a tutti i cittadini e coadiuvando le pubbliche amministrazioni”, ha detto il Sindaco di Belpasso Carlo Caputo. Alla presentazione hanno partecipato cittadini non udenti, i responsabili del progetto E-lisir, Giacomo Munzone, Concessionario in Sicilia, e Sante Santangelo, Direttore Marketing E-Lisir Sicilia; i CCR degli II. CC. Nino Martoglio e Giovanni Paolo II; la Dirigente del Settore dei Servizi sociali del Comune di Belpasso, dott. ssa Elvira Salerno; il vicesindaco Gaetano Campisi, l’assessore alle Pari opportunità, Mariagrazia Motta, i consiglieri Salvo Pappalardo e Fiorella Vadalà. L’iniziativa è stata finanziata con fondi comunali.

 

 

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Paternò, Virgolini: “Promesse tradite e imposte al massimo, si riducano IMU, TARI e IRPEF”

“Le scelte fiscali adottate risultano particolarmente gravi nel contesto di una crisi economica e occupazionale che colpisce ampi settori della città” dice il capogruppo di Fratelli d’Italia

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Il consigliere comunale Alfio Virgolini, attraverso un’interpellanza indirizzata al primo cittadino paternese, Nino Naso, esprime una critica articolata e puntuale nei confronti dell’attuale amministrazione comunale, accusandola di aver adottato politiche fiscali particolarmente gravose per i cittadini, senza un adeguato confronto democratico né coinvolgimento delle forze politiche e sociali della città. A suo giudizio, le scelte fiscali adottate risultano particolarmente gravi nel contesto di una crisi economica e occupazionale che colpisce ampi settori della città.

Virgolini denuncia aspramente l’aumento, al massimo consentito, delle aliquote di TARI, IMU e Addizionale IRPEF. In particolare, evidenzia un aumento della TARI di oltre 2,5 milioni di euro negli ultimi tre anni, un’IMU sugli immobili al 10.6 per mille(massimo consentito) e un’Addizionale IRPEF portata dallo 0,2 allo 0,8%, nonostante, nel 2017, fu il Sindaco stesso a promettere di azzerarla, raccogliendo, a tal fine, circa 5000 firme.

Alla luce di queste considerazioni, e constatato che non esistono situazioni di dissesto economico-finanziario per il Comune, il consigliere chiede all’Amministrazione di incaricare, con urgenza, il Settore Economico-Finanziario per la predisposizione di una proposta di delibera volta a ridurre le aliquote di IMU e Addizionale IRPEF e di adottare misure concrete per la diminuzione della TARI, tra cui: controlli più rigorosi sull’attuazione del capitolato di appalto relativo ai servizi di raccolta rifiuti, spazzamento, lavaggio strade e consegna materiali per la differenziata oltre che attività di sensibilizzazione nelle scuole sul tema della raccolta differenziata e del riciclo.

Virgolini conclude sollecitando che questi interventi siano messi in atto prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027, anche alla luce delle indicazioni ricevute dall’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali. L’obiettivo è alleggerire il carico fiscale su cittadini e imprese, favorendo una gestione più equa e responsabile delle risorse comunali.

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Sicilia, elezioni amministrative, al voto il 25 e 26 maggio

I comuni chiamati a rinnovare sindaco e consiglio sono nove, tutti commissariati. Due sono stati sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata

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In occasione della prossima tornata di elezioni amministrative i comuni siciliani andranno al voto domenica 25 e lunedì 26 maggio, con eventuali ballottaggi previsti per l’8 giugno e il 9 giugno. Le date sono state fissate con deliberazione della giunta regionale questa mattina, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina.

I comuni chiamati a rinnovare sindaco e consiglio sono nove, tutti commissariati. Due sono stati sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata e sono attualmente retti da una commissione di nomina prefettizia: si tratta di Palagonia e Castiglione di Sicilia, entrambi in provincia di Catania. Le altre sette amministrazioni sono rette da commissari straordinari di nomina regionale: Montemaggiore Belsito e Prizzi nel Palermitano; Favignana, in provincia di Trapani; Solarino, nel Siracusano; Realmonte, in provincia di Agrigento; Raddusa e Tremestieri Etneo, in provincia di Catania.

Le date fissate per le amministrative in Sicilia coincidono con le indicazioni sulle consultazioni elettorali fornite dal Consiglio dei ministri, che prevedono il voto il 25 e il 26 maggio e i ballottaggi in concomitanza con il referendum dell’8 e 9 giugno, dice la Regione.

Dall’attuale tornata elettorale, sono esclusi i comuni nei quali si è votato nel 2020. Una circolare dell’assessore Messina, firmata nel novembre scorso, prevede infatti un rinvio delle elezioni al 2026 e al 2027 in quelle 97 amministrazioni in cui i cittadini sono andati alle urne nell’autunno di quell’anno e del 2021 a causa della pandemia di Covid-19. Come da disposizione del ministero dell’Interno, questo provvedimento permette di riallineare queste amministrazioni alla “finestra” ordinaria.

Il ritorno al voto nei Comuni commissariati – dice l’assessore Andrea Messina – è un passaggio essenziale per garantire ai cittadini il diritto di essere rappresentati da amministrazioni democraticamente elette. Con queste elezioni si chiude una fase straordinaria e si restituisce piena autonomia agli enti locali, elemento fondamentale per lo sviluppo e la stabilità dei territori”.

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