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Associazionismo

Belpasso, Presidio Partecipativo: al via il progetto “SCER – Condividere energia rinnovabile e solidale”

Al via una serie di incontri pensati per sensibilizzare ed informare la comunità sull’importanza e sull’utilità di aderire a configurazioni di comunità energetiche

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Ufficialmente al via il progetto “SCER – Condividere energia rinnovabile e solidale”, sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese. Il progetto, che vede capofila il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, è realizzato in collaborazione con tre Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) già avviate sul territorio: CER Simeto, CER Stella Aragona e CER Etna.

L’obiettivo principale del progetto è consolidare un modello energetico bottom-up, in cui cittadini, istituzioni e imprese collaborino per sperimentare nuove forme di produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili. Questo percorso mira a migliorare le condizioni ambientali, sociali ed economiche del territorio, favorendo al contempo la transizione ecologica e l’autonomia energetica delle comunità locali.

“Le Comunità Energetiche Rinnovabili – dichiara Carmelo Caruso, animatore del progetto e socio del Presidio – rappresentano oggi un importante ed efficace strumento per contrastare la povertà energetica, promuovere la coesione sociale e creare nuove opportunità di crescita e sviluppo del nostro territorio. Risulta fondamentale – aggiunge Caruso –  cogliere pienamente questa occasione facendone uno strumento di partecipazione dal basso”.

Il progetto si propone di accompagnare e rafforzare lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS) nel territorio della Valle del Simeto, promuovendo modelli di produzione e gestione dell’energia basati su sostenibilità ambientale, giustizia sociale e partecipazione attiva dei cittadini.

A supporto di queste finalità, verranno organizzati una serie di eventi pubblici tra i mesi di febbraio e aprile, pensati per sensibilizzare e informare la comunità sull’importanza e sull’utilità di aderire a configurazioni di comunità energetiche. Gli incontri offriranno occasioni di confronto per approfondire i benefici economici, ambientali e sociali delle CERS.

Il primo evento di questa serie si terrà domani venerdì 7 febbraio alle ore 18:30 presso il Circolo Operaio di Belpasso, dove verranno presentate le opportunità offerte dalle CERS, le esperienze di solidarietà energetica già attive nella Valle del Simeto e i modelli di governance partecipativa che favoriscono la gestione condivisa dell’energia.

Associazionismo

Paternò, Randagismo: Che fine ha fatto il finanziamento per il canile comunale? La denuncia dell’UPA

“Abbiamo portato avanti delle proposte nell’incontro con l’assessore tra cui, la disponibilità a gestire turni ma solo in eventuali strutture a norma, il proseguimento delle sterilizzazioni, ⁠un software per censire i cani e incentivarne l’adozione” ha detto il presidente UPA

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Randagismo, sprechi, criticità nella gestione del fenomeno al centro di una nota stampa che il presidente dell’associazione UPA (Uniti per gli Animali), Giuseppe Panassidi, ha inoltrato alla nostra redazione per ripercorrere le tappe di un lungo e tortuoso cammino percorso dai volontari, del dialogo interrotto con l’Amministrazione e di soluzioni e proposte mai ascoltate.

Panassidi parte dal 2020 quando l’allora assessore al ramo, Vito Rau, ha supportato l’associazione nel reperimento di fondi utili alla realizzazione di un canile a a norma, a costo zero per il Comune. L’Amministrazione allora preferì invece realizzare 10 box in lamiera, spendendo ben 24.000 euro di soldi pubblici, costruiti senza rispettare le normative vigenti ai quali se ne aggiunsero ulteriori.

“Il rifugio di via Verga- spiega Panassidi- non è mai stato a norma e lo ha evidenziato la stessa ASP veterinaria durante un sopralluogo il 15 aprile 2021. Nonostante ciò, il rifugio è stato, di fatto, affidato ad un’associazione, scelta dall’amministrazione, che lo ha gestito per quasi quattro anni. Oggi, il presidente della stessa associazione sostiene che, nello stesso luogo che gestisce da anni, gli animali non possono essere gestiti in modo decente. Perché ci si accorge solo adesso di queste criticità? Lo stesso presidente, inoltre, sostiene di non avere alcuna convenzione con il comune; con che diritto allora possiede le chiavi della struttura a cui ha avuto accesso fino ad oggi? In passato ci eravamo proposti per la costruzione, a nostre spese, di  6 box a norma ma siamo stati ignorati dal Comune il quale ci aveva fatto sapere di avere già in mano, grazie ad un finanziamento, i soldi per costruire, proprio all’autoparco, un canile comunale. Che fine ha fatto questo finanziamento? Sparito nel nulla?

Noi volontari dell’UPA siamo stati costretti ad adottare gli animali che seguivamo da anni, per evitare la loro probabile morte in canile.Tutto nel silenzio delle altre associazioni presenti sul territorio. Dal 2021 ad oggi, abbiamo speso oltre 30.000 euro in stalli. Da allora, da quando i nostri rapporti con il Comune si sono interrotti, il numero di cani nel canile convenzionato è passato da meno di 60 a oltre 120. Alcuni volontari delle associazioni che collaborano con il Comune lavorano nel canile convenzionato, altre associazioni hanno richiesto, per ogni adozione effettuata, un compenso in denaro. Questo è tutto fuorché volontariato.

Guarda caso, queste criticità emergono proprio ora che, finalmente, c’è un assessore che ha iniziato ad ascoltare tutte le associazioni del territorio. Non difendiamo questa amministrazione, anzi. La loro gestione del randagismo è stata disastrosa: hanno premiato gli “amici” e ignorato chi proponeva soluzioni concrete

Oggi, continua Panassidi, l’attuale assessore sembra finalmente voler seguire le regole, ecco perché, chiamati in causa, abbiamo portato avanti delle proposte, tutte gratuite, tra cui, la disponibilità a gestire turni ma solo in eventuali strutture a norma che il Comune potrà mettere a disposizione, il proseguimento delle sterilizzazioni, ⁠un software che ho personalmente realizzato per un’azienda del settore, offerto gratuitamente al Comune di Paternò per censire i cani e incentivarne l’adozione, portare avanti progetti di sensibilizzazione nelle scuole. Staremo a vedere come l’attuale assessore riuscirà a gestire il problema. La nostra risposta dipenderà da questo. Non possiamo accettare che si continui con le solite logiche di favoritismi e sprechi. L’obiettivo deve essere il benessere degli animali, non gli interessi di pochi.”

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Catania, una serata per la libertà animale

“Una serata per Francesco, un vitellino salvato un anno addietro dal destino dell’industria della carne. Questo è miracolo” dicono gli organizzatori

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Venerdì 28 febbraio: una serata per la libertà animale a Catania

Vivere un anno.
Sembra scontato, ma per Francesco, un vitellino salvato dal destino dell’industria della carne, è un miracolo.
Oggi Francesco corre libero, prova emozioni, esplora il mondo con curiosità.
Un destino diverso da quello che avrebbe avuto senza l’intervento de “L’Arca di Natalia”, il santuario che gli ha dato una nuova vita.

Per celebrare il suo primo compleanno e per sensibilizzare sul tema dei rifugi per animali salvati, venerdì 28 febbraio presso l’Eco Hostel di Catania (ex mattatoio centrale, Via Fornai 44), si terrà un evento speciale che unirà informazione, impegno e condivisione.

La serata avrà inizio alle 19:30, con la proiezione del docufilm “Cuori Liberi – fino all’ultimo respiro”, un documentario che racconta la tragedia accaduta a Sairano (PV) il 20 settembre 2023 dove nove maiali, salvati da un rifugio, sono stati uccisi dalle istituzioni, e chi cercava di proteggerli ha subito violenze.
Un episodio che ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi urgenti sul trattamento degli animali e sul ruolo dei santuari.
A seguire, si terrà una cena di raccolta fondi per supportare L’Arca di Natalia, il rifugio che ospita Francesco e molti altri animali salvati.

Il menù sarà completamente vegano, dimostrando come la cucina vegetale non sia solo “verdure e frutta”, ma un mondo di sapori ricchi e innovativi.

Saranno presenti Silvia Clementi (presidente e volontaria de L’Arca di Natalia),molti dei volontari del santuario e Sara D’Angelo (rappresentante de La Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia) che interverrà nel dibattito finale per rispondere alle domande del pubblico.

“L’importanza di questi eventi non è solo nella raccolta fondi: sono momenti di incontro, di sensibilizzazione, di costruzione di una rete sempre più forte per difendere chi non ha voce- dicono gli organizzatori- Un santuario non è solo un luogo di accoglienza per animali salvati, ma una realtà di resistenza e speranza”.

📍 Dettagli dell’evento:

Data: Venerdì 28 febbraio

Luogo: Eco Hostel, Via Fornai 44, Catania (ex mattatoio centrale)

Orario: Ingresso ore 19:30 – Inizio proiezione ore 20:00

Cena: Costo €12 (bevande escluse), interamente devoluto a L’Arca di Natalia

Prenotazione obbligatoria tramite WhatsApp al 335 74 33 625 (Francesca)

Consiglio: Arrivare in anticipo per evitare difficoltà di parcheggio

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