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Associazionismo

Belpasso, riapre dopo mesi di chiusura la mensa sociale: pasti caldi per 50 persone

Ad occuparsene del servizio sarà l’associazione di volontariato “Panis”: mensa allestita in piazza Municipio

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Riapre,ufficialmente oggi con la cerimonia del taglio del nastro, dopo diversi mesi dalla chiusura la mensa sociale di Belpasso. A darne notizia il primo cittadino Daniele Motta . <<Sono particolarmente soddisfatto del lavoro sinergico fatto con la Fondazione Dusmet e con la neonata associazione Panis che, con i propri volontari, gestirà il servizio- si ripristina questa misura per dare ristoro a tutte le persone che vivono nell’indigenza e nella solitudine>.Primo servizio mensa giovedì 16 gennaio a partire dalle 19.

Ad occuparsene sarà l’associazione di volontariato “Panis”. La mensa sarà allestita nei locali della “Casa di ospitalità Cardinale Dusmet”, in piazza Municipio.  Inizialmente sarà offerto un pasto caldo, la cena, un giorno la settimana a circa 50 persone in particolare difficoltà economica, ma il progetto è di consentire agli utenti di poter usufruire del servizio 5 giorni a settimana.

<<Siamo certi che anche in questa occasione i belpassesi dimostreranno di aver un grande cuore – aveva detto qualche giorno addietro il primo cittadino di Belpasso in occasione della firma del protocollo d’intesa tra comune e associazione di volontariato-  faranno mancare cibo e risorse economiche per venire incontro alle esigenze dei meno fortunati >>.  Il comune si farà carico dei costi delle forniture di energia.

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Associazionismo

Paternò, 1 Maggio a Ciappe Bianche

Le associazioni di volontariato incontrano e dialogano con i migranti della tendopoli

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E’ stato un primo maggio, “Festa dei Lavoratori”, differente quello di ieri a Paternò, dove le associazioni Penelope, Voce, Caritas- Bisaccia del Pellegino, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto, hanno incontrato, nel tardo pomeriggio di ieri, alla tendopoli di Ciappe Bianche i braccianti agricoli (oltre una quarantina quelli presenti al suo interno) quasi tutti di nazionalità tunisina e marocchina.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si è rivolto ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù. L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

A spiegare, nel dettaglio, le finalità dell’iniziativa, Salvo Pappalardo (ANPAS), don Salvatore Mazzamuto (Caritas- Bisaccia del Pellegrino), Federico Scavo (Gruppo Voce), Marianna Nicolosi (Presidio Partecipativo Patto Fiume Simeto), Giuseppe Bucalo (Penelope)

L’incontro si è concluso con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

 

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Associazionismo

Paternò, Primo Maggio a Ciappe Bianche: Lavoro, dignità, giustizia sociale

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia” è rivolta ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto

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In occasione della Festa dei Lavoratori, le realtà associative Penelope, Voce, Caritas, Anpas e il Presidio Partecipativo del Fiume Simeto daranno vita, domani,  1° maggio, a partire dalle ore 18:00, ad un incontro speciale in contrada Ciappe Bianche, a Paternò.

L’iniziativa, dal titolo “Testimoni di (in)giustizia”, si rivolge in particolare ai lavoratori migranti e a tutte le persone che credono in un’idea di lavoro come strumento di riscatto, e non come forma moderna di schiavitù.

L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un punto di ascolto e supporto concreto a chi vive in condizioni di marginalità e sfruttamento, dall’altro promuovere informazione e consapevolezza sui diritti previsti dall’ordinamento italiano.

Durante la giornata, i volontari forniranno materiali informativi e guide pratiche di autodifesa, nonché contatti utili attivi 24 ore su 24 per ricevere aiuto. Saranno presenti anche operatori pronti a raccogliere testimonianze e denunce da parte di chi è vittima di caporalato o condizioni lavorative inique.

Un’unità mobile sarà inoltre disponibile per effettuare controlli gratuiti dei parametri vitali, offrendo un servizio medico di base a chi ne ha più bisogno.

L’incontro si concluderà con un momento di socialità e condivisione: una cena multietnica aperta a tutti, per favorire conoscenza reciproca e convivialità in un clima di solidarietà.

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