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Cronaca

Belpasso, scoperta stalla abusiva, denunciato 28enne per ricettazione

Il controllo ha permesso di scoprire la presenza di due cavalli. Trovati anche farmaci ad uso veterinario e umano, alcuni dei quali classificabili come anabolizzanti, corticosteroidi e sostanze ad azione dopante

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I carabinieri del comando stazione di Belpasso, con il supporto dei veterinari dell’ASP di Catania, hanno ispezionato una struttura situata nella zona periferica nord-est di Belpasso, area caratterizzata da fondi agricoli e strutture destinate all’allevamento di cavalli. L’intervento, inserito nell’ambito di una più ampia attività di contrasto all’uso illecito di farmaci veterinari e al maltrattamento degli animali impiegati nelle corse clandestine, ha riguardato un 28enne residente nel comune etneo, il quale è stato denunciato per ricettazione.

Il controllo ha infatti permesso di scoprire che, nella sua proprietà, l’uomo aveva allestito una vera e propria stalla ma assolutamente priva di qualsiasi autorizzazione, quindi abusiva, nella quale deteneva due cavalli, uno dei quali è risultato sprovvisto di microchip identificativo e, pertanto considerato di provenienza incerta.

Accanto ai ricoveri per gli animali, inoltre, il 28enne aveva nascosto una significativa quantità di farmaci ad uso veterinario e umano, alcuni dei quali classificabili come anabolizzanti, corticosteroidi e sostanze ad azione dopante, spesso utilizzati per alterare le prestazioni degli equini.  Numerosi prodotti erano anche scaduti, alcuni già utilizzati, privi di tracciabilità o sprovvisti di regolare prescrizione medico-veterinaria, pertanto il personale veterinario dell’ASP ha proceduto al sequestro amministrativo.

L’uomo è stato denunciato a piede libero per ricettazione, e sanzionato per quasi 36 mila euro, mentre entrambi gli equini sono stati sottoposti a sequestro amministrativo da parte del personale medico veterinario dell’ASP. L’operazione si inserisce nel quadro di un’intensificazione dei controlli sul territorio volti a colpire le corse clandestine di cavalli e ogni forma di sfruttamento e maltrattamento degli animali.

 

Cronaca

Acireale, minori all’interno di un centro scommesse, sospesa per 10 giorni la licenza

ll provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante esibizione documento di identità

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Ad Acireale agenti di polizia del locale commissariato ha dato esecuzione al decreto del Questore di Catania con il quale è stata disposta la sospensione, per la durata di 10 giorni, della licenza di pubblica sicurezza di un centro scommesse acese.  Il provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante richiesta di esibizione di un documento di identità. I poliziotti hanno riscontrato la presenza dei minori all’interno del centro scommesse, presenza che, non è consentita, anche quando questi non effettuano scommesse. La normativa violata dal titolare

(art.7 comma 8 del decreto legge 158/2012, convertito con modificazioni dalla legge 189/2012) ha lo scopo di prevenire la ludopatia, anche tra i minori, non solo tramite le informazioni sul gioco responsabile, ma anche per mezzo delle iniziative demandate agli istituti di istruzione primaria e secondaria per rappresentare agli studenti i potenziali rischi connessi all’abuso o all’errata percezione del gioco.

La violazione della norma concretizza una contravvenzione per la quale è prevista la sanzione pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro, con possibilità di procedere, entro 60 giorni, al pagamento in misura ridotta della somma di € 6666,67. L’illecito contestato scaturisce dalle costanti attività di controllo espletate dal commissariato nell’ambito delle attività coordinate dal CO.PRe.G.I. – Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

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Cronaca

Adrano, controlli dei carabinieri, denunciati due giovani trovati con mazza e tirapugni

L’attività ha interessato due distinti interventi eseguiti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi

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Ad Adrano i militari della locale stazione hanno denunciato in stato di libertà due ragazzi di 23 e 18 anni, entrambi del posto, per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. L’attività di controllo ha interessato due distinti interventi eseguiti nell’ambito di servizi di vigilanza del territorio, disposti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi, messi in atto anche attraverso controlli alla circolazione stradale.

In tale contesto, proprio durante un accertamento “su strada” nel centro storico, i carabinieri hanno fermato una vettura condotta dal 23enne il quale, alla vista dei militari, è apparso subito nervoso e accampava scuse per evitare il controllo. L’equipaggio, dunque, ha deciso di approfondire e lo ha sottoposto ad una perquisizione personale e veicolare, durante le quali, nella tasca del suo giubbotto sono stati scovati 0,5 grammi di marijuana mentre, nel cofano dell’auto, il giovane aveva nascosto una mazza in ferro lunga 63 cm, oggetto chiaramente riconducibile a strumenti di offesa la cui detenzione, in assenza di giustificato motivo, costituisce un reato.

Poco più tardi, invece, nei pressi di una scuola, la pattuglia ha sottoposto a verifiche uno scooter con a bordo il neo maggiorenne, e anche lui si è mostrato insofferente al controllo, insospettendo i carabinieri che, così, lo hanno perquisito, recuperando, dalla tasca dei suoi jeans, un tirapugni in ferro da 11 centimetri.

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