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Cronaca

Biancavilla, arrestato 26enne per detenzione di droga ai fini di spaccio

Su un terrazzino i militari dell’Arma hanno trovato 3 bustine con 30 grammi di marijuana

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A Biancavilla i carabinieri del locale comando stazione hanno arrestato un 26enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  Il costante lavoro di indagine svolto dai militari ha fatto emergere il ruolo di pusher del giovane.

Al fine di eseguire una perquisizione che potesse fornire concreto riscontro alle ipotesi investigative, i militari della Stazione, con il supporto dei colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno bussato alla porta della sua abitazione, situata nei pressi della centrale via Vittorio Emanuele. Entrati in casa, gli investigatori hanno dato il via all’ispezione e subito il cane antidroga King ha segnalato al suo conduttore alcuni mobili del salone nei quali, infatti, sono stati recuperati residui di marijuana.

Giunto nella stanza da letto, King ha puntato la finestra e i carabinieri, aprendola, hanno accertato che si affacciava su un piccolo camminamento che, attraversata parte del tetto, conduceva ad un terrazzino. I carabinieri hanno scavalcato la finestra per seguire quel percorso, scoprendo che diverse tegole erano rotte in più punti, segno evidente che qualcuno era già stato lì.  Giunti poi sul terrazzino i militari dell’Arma hanno trovato 3 bustine con 30 grammi di marijuana. A quel punto, la droga è stata sequestrata e il giovane è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto.

Cronaca

Catania, ruba profumi e aggredisce addetti alla sicurezza, arrestata adranita di 36 anni

I poliziotti sono intervenuti presso una rivendita di prodotti di lusso a seguito di segnalazione da parte del personale addetto alla vigilanza che aveva sorpreso una donna mentre tentava di scappare

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La Polizia di Stato ha arrestato una 36enne originaria di Adrano sorpresa a rubare un profumo del valore di più di 200 euro in un noto negozio della centralissima via Etnea a Catania.

I poliziotti sono intervenuti presso una nota attività commerciale di rivendita di prodotti di lusso a seguito di segnalazione da parte del personale addetto alla vigilanza che aveva sorpreso una donna mentre tentava di scappare dopo aver rubato un profumo. 

Secondo le testimonianze, la 36enne ha agito con disinvoltura: dapprima ha selezionato il profumo di valore, cui ha tolto l’antitaccheggio adesivo, successivamente lo ha nascosto all’interno della propria borsa e poi ha tentato di guadagnare l’uscita. Tuttavia, non appena varcate le barriere antitaccheggio dell’attività, queste ultime hanno iniziato a suonare e la donna è stata fermata dal personale di vigilanza, contro il quale si è scagliata con spintoni e calci per poter fuggire. 

I poliziotti, giunti tempestivamente sul posto, hanno fermato la 36enne che, oltre al profumo rubato pochi minuti prima, aveva nascosto nella borsa anche altri due profumi del valore complessivo di oltre 300 euro, ai quali aveva già rimosso il dispositivo. Messa alle strette, di fronte all’evidenza dei fatti, la donna ha ammesso di averli rubato poco prima in un altro noto negozio di cosmetica della Via Etnea.

I poliziotti hanno anche accertato che la 36enne, oltre ad avere numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è destinataria di un avviso orale emesso dal Questore di Enna e di un divieto di ritorno nel comune di Catania emesso dal Questore di Catania per la durata di tre anni, provvedimento quest’ultimo che aveva già violato 13 volte. 

Gli agenti hanno arrestato la donna per rapina impropria, e dopo la convalida del fermo  il giudice ha applicato nei confronti della donna la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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Cronaca

Paternò, tensione in pieno centro, gruppo armato di bastoni alla ricerca di uno o due stranieri

Una quindicina di persone sarebbero giunte nei pressi di via Vittorio Emanuele a bordo di alcuni mezzi

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Tensione a Paternò nel pomeriggio di ieri tra Piazza Indipendenza e Piazza Regina Margherita. Da quanto si apprende un gruppo di persone almeno una quindicina sarebbero giunte nei pressi di via Vittorio Emanuele non distante da Piazza Indipendenza a bordo di alcuni mezzi. Si tratta di persone (un gruppo probabilmente composto sia da italiani che da cittadini stranieri) alcune delle quali erano armate di bastoni e col volto travisato. Il gruppo si sarebbe messo alla ricerca di uno o due uomini extracomunitari.

Rimane un mistero il perchè li cercassero. Il gruppo si sarebbe mosso tra Piazza Regina Margherita e Piazza Indipendenza ma dei soggetti cercati nessuna traccia, andati via con molta probabilità una volta notata in zona la presenza del gruppo di uomini. Non è chiaro se successivamente l’incontro tra le due parti sia avvenuto. Sul fatto ai carabinieri della locale compagnia è giunta una segnalazione ma giunti sul posto non sarebbe stata trovata alcuna traccia di presunti aggressori e presunte vittime.

Rimane un dubbio sul quesito della presenza del commando di uomini armati di bastoni in pieno centro storico. Potrebbe trattarsi di una sorta di spedizione punitiva (è solo una delle tante ipotesi che sarebbero state prese in esame dalle forze dell’ordine), nata come risposta ai fatti registratesi la sera del primo gennaio a Paternò in occasione della processione del Bambino Gesù in piazza Indipendenza.

In quella circostanza quando il corteo si trovava in piazza, sono partiti i fuochi d’artificio; nel contempo si sarebbe levato un coro di approvazione, ma anche fischi da parte di alcuni stranieri, alcuni dei quali probabilmente un pò “alticci”.

Un atteggiamento mal digerito in città che avrebbe suscitato tanta indignazione nella comunità paternese. Intanto alcuni consiglieri appartenenti ai gruppi Paternò On, Fratelli d’Italia e Forza Italia, sulla vicenda, hanno richiesto nei giorni scorsi, al presidente del consiglio Marco Tripoli la convocazione urgente e straordinaria del consiglio comunale.

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