È il cantautore biancavillese Giuseppe Marchese, con il brano “Un lampo nei suoi occhi”, scritto da un altro biancavillese Vincenzo Licari, il vincitore della terza edizione del “Cristian Music” di Sanremo. Sanremo, patria del Festival della Musica italiana, rappresenta ormai da qualche anno un luogo dove anche la musica cristiana riesce a trovare spazio, dando visibilità a tanti artisti del settore. Ed è in questo contesto, a soli 500 metri dal più famoso teatro Ariston, che 24 artisti si sono esibiti dal 7 al 9 febbraio in occasione della kermesse ideata dal direttore artistico Fabrizio Venturi, ribattezzato “L’Amadeus del Signore”. Con il motto “Chi canta prega due volte”, quest’edizione è stata all’insegna del disarmo nucleare e della musica come strumento di pace e amore. Otre a Venturini, impegnati nella conduzione del Sanremo Cristian Music Festival ci sono anche Claudio Brachino, Susanna Messaggio, Daniela Fazzolari e Francesca Lovatelli Caetani.
Un risultato importante, quello incassato questo pomeriggio da Giuseppe Marchese, noto ai tanti per il suo impegno all’interno della Basilica Collegiata Santuario Santa Maria dell’Elemosina di Biancavilla, per le sue innumerevoli partecipazioni a musical e opere teatrali locali e soprattutto per le sue doti canore che oggi gli hanno permesso di conquistare il primo posto del festiva. “Grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto” ha detto Giuseppe Marchese per il tramite della pagina Facebook dell’Associazione Maria Ss. dell’Elemosina. “Dedico questo premio a quanti hanno creduto in me. La musica è la mia vita fin da quando ero bambino ed è il mio modo per diffondere speranza “.
“Il testo parla del primo incontro fra Giuda e Gesù” spiega Vincenzo Licari, autore del testo vincitore e impegnato anche lui nel mondo del teatro e dei musical. “Giuda lo vede predicare fra la gente e le parole del maestro sovvertono tutto quello che lui si era immaginato. Il figlio di Dio, il Messia, non è venuto per combattere e uccidere i nemici con le loro stesse armi, ma è venuto a noi con l’unica sua arma che è l’amore, che traspare anche da quello che egli dice. Siamo tutti come Giuda, nella nostra testa immaginiamo l’avvicinarsi a Gesù, a Dio, alla nostra stessa religione chissà in che modo e con quale sforzo, quando lui stesso ci ha insegnato che basta solo l’amore”. La giuria era presieduta dal maestro Vince Tempera, storico direttore d’orchestra al festival di Sanremo.