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Politica

Biancavilla, Luigi D’Asero eletto presidente del Consiglio Comunale

La vicepresidenza viene “offerta” dalla maggioranza a Melissa Papplardo, unico consigliere d’opposizione, eletta tra le fila del PD

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La notizia era nell’aria da giorni ed il suo nome correva informalmente tra i corridoi del palazzo di città. Luigi D’Asero è stato eletto questa sera presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla nella prima seduta del civico consesso post amministrative. Dopo una campagna elettorale che aveva sin dal suo avvio già delineato chi sarebbe stato il vincitore, la macchina amministrativa del “Bonanno bis” diventa da oggi operativa e funzionale. D’Asero, ha ottenuto la fiducia della maggioranza dei consiglieri comunali – 15 voti su 16 consiglieri presenti (un voto espresso a favore di Melissa Pappalardo) – riuscendo a conquistare la fiducia dei colleghi consiglieri e promettendo, sin dalle sue prime battute, la volontà di lavorare per il bene della comunità biancavillese.

Luigi D’Asero, di professione ingegnere, appartenente al gruppo politico dell’MPA, ha ricoperto già in passato il ruolo di consigliere comunale nonché quello di assessore durante il primo mandato della sindacatura Bonanno.  «È una bella emozione ricoprire questo nuovo ruolo mai ricoperto» ha dichiarato a caldo, pochi minuti dopo la votazione in aula, il neo eletto presidente D’Asero. «Ci sarà la mia massima attenzione al fine di garantire la massima trasparenza all’interno dei lavori consiliari cercando di coordinare i lavori dei consiglieri per ottenere il massimo risultato in questa aula».

La vicepresidenza, su proposta della maggioranza, è invece andata all’unica rappresentante dell’opposizione, Melissa Pappalardo eletta tra le file del PD. Per lei, 14 voti favorevoli con una scheda bianca ed un voto espresso a favore di Fabrizio Portale. «Le emozioni sono tante e mi sento onorata di rappresentare questo ruolo» ha detto Melissa Pappalardo. «Come ho detto durante la seduta, mi impegnerò a collaborare in coordinazione con la presidenza affinché i lavori vadano al meglio. La mia sarà un’opposizione mirata alla costruzione – quindi non sarà demolitiva – ed andremo come partito a contrastare quei temi che non riteniamo opportuni per la nostra cittadinanza o andremo a snocciolare quelle cose che non saranno chiarissime». 

All’interno della seduta odierna, si è tenuto anche il giuramento del primo cittadino Antonio Bonanno. «Abbiamo, per scelta politica, voluto dare un segnale anche all’opposizione – seppur in una condizione numerica sfavorevole, con un solo componente – eleggendo la consigliera Pappalardo alla vicepresidenza. Da oggi si parte, per lavorare per Biancavilla con delle priorità che abbiamo delineato a partire dalla riorganizzazione della macchina amministrativa, alla bonifica dell’edilizia privata del nostro sito di interesse nazionale senza tralasciare l’attuazione delle opere già finanziate dal PNRR. Queste le prime priorità su cui siamo a lavoro. A giorni completerò la giunta con la nomina degli altri due assessori».

La seduta è poi continuata con l’elezione delle commissioni consiliari, l’approvazione dello schema di atto costitutivo dell’Unione dei Comuni area interna “Val Simeto Etna” e l’approvazione della convenzione con il comune di Misterbianco per la condivisione del segretario comunale. In riferimento al punto sulle commissioni consiliari, nella prima risultano eletti Rosanna Bonanno, Francesco Battiato, Marco Cantarella, Melissa Pappalardo e Giorgia Pennisi; nella seconda Martina Paternò, Fabrizio Portale, Vincenzo Mignemi, Salvo Pulvirenti e Vincenzo Amato; nella terza Dino Caporlingua, Martina Salvà, Vincenzo Giardina, Fabio Diolosà e Martina Salvà.

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Paternò, assessorato autonomie locali chiede “spiegazioni” sulla revoca consiglio del 22 ottobre

L’annullamento della seduta consiliare in autotutela da parte del presidente Tripoli è finita all’attenzione della Regione Siciliana, la quale ha ricevuto una missiva dell’ex deputato Martina Ardizzone che richiedeva “una verifica dei fatti accaduti presso il comune”

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Il consiglio comunale straordinario previsto a Paternò lo scorso 22 ottobre che puntava l’attenzione su “tutela e Salvaguardia dell’immagine della nostra città” e poi revocato in autotutela dal presidente del consiglio Marco Tripoli, a seguito di una nota del sindaco Nino Naso accompagnata da un parere legale, finisce sui tavoli dell’assessorato alle autonomie locali e della funzione pubblica.

Ad inviare una missiva è stata la oramai ex deputata regionale Martina Ardizzone del Movimento 5 Stelle che lo scorso 24 ottobre chiedeva, attraverso nota indirizzata all’assessore delle autonomie locali e della funzione pubblica Andrea Messina e al dirigente generale del dipartimento delle autonomie locali, Salvatore Taormina, una richiesta di verifica dei fatti accaduti presso il comune di Paternò, proprio nell’occasione della riunione d’assise revocata, “considerando – si legge nella missiva a firma della Ardizzone – illegittimo quanto accaduto per carenza di motivazione e per violazione del diritto dei consiglieri a veder celebrato il consiglio stesso” e aggiungendo inoltre “che qualora si fosse reso necessario revocare o modificare l’avviso di convocazione, la notifica del relativo provvedimento sarebbe dovuta pervenire con un congruo anticipo rispetto alla data fissata, in ossequio ai principi generali di correttezza dell’azione amministrativa”.

Nella nota la Ardizzone spiega nel dettaglio l’excursus che ha portato prima alla convocazione in seduta urgente e straordinaria e poi, dopo una nota del sindaco naso, la revoca in autotutela del presidente del consiglio. Lunedì scorso, proprio a seguito della richiesta dell’Ardizzone, dalla Regione arriva la richiesta di controdeduzioni indirizzata al segretario generale, al presidente del consiglio comunale ed al sindaco di Paternò.  Nella missiva a firma del dirigente del servizio del dipartimento regionale delle autonomie locali, Monica Tardo e del funzionario direttivo, Giuseppe Petralia si richiede ai destinatari di trasmette “una apposita relazione a firma congiunta e corredata dalla documentazione richiamata a supporto che risponda in modo inequivocabile alle osservazioni formulate dall’onorevole Ardizzone”. Adesso pertanto la palla passa al comune di Patrenò, nelle figure sopra citate, a dare risposte – ed anche urgenti – entro e non oltre i 30 giorni.

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Politica

S.M. di Licodia, ieri il I congresso comunale della DC: Alfredo Seminare eletto segretario

L’incontro si è tenuto alla presenza del segretario nazionale della DC Totò Cuffaro

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Si è tenuto nella serata di ieri all’interno della biblioteca “Luigi Sturzo – Giacomo Maggiore” di S.M. di Licodia il primo congresso comunale della Democrazia Cristiana. L’incontro, si è svolto alla  presenza del segretario nazionale della DC on. Totò Cuffaro, dell’assessore regionale Andrea Messina, dell’on. Salvo Giuffrida, del segretario provinciale avvocato Piero Lipera, del segretario regionale della DC Stefano Cirillo e l’onorevole Giovanni Bulla. Presenti, anche i rappresentanti istituzionali locali quali l’assessore Antonio Calanna, il consigliere comunale Caterina Piemonte e il presidente del consiglio comunale Maria Russo. Durante la serata, oltre che ad un dibattito su tematiche politiche locali e non, si sono tenute anche le votazioni utili alla scelta della governace locale. Ad Alfredo Seminara, il ruolo di segretario del partito licodiese; al suo fiano Antonio La Malfa eletto vice segretario e Nunzia Frisenna responsabile del gruppo donne. “Presto sarà fruibile la sede del partito sita in piazza Regina Elena” ha detto il segretario Seminara nella sua relazione iniziale. “Auspico si possa ritornare alla presenza territoriale dei partiti, ognuno con le proprie appartenenze. Auspichiamo di riuscire ad attuare a livello locale quanto discusso nei congressi, al fine di dare una nuova vitalità e fiducia ai tanti cittadini che si sentono disillusi dalla politica stessa”.  Presenti al congresso anche il sindaco Giovanni Buttò, il vice sindaco Mirella Rizzo ed altri consiglieri e assessori dei paesi limitrofi.

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