A Biancavilla tornano attivi il Focal Point e l’ambulatorio di Pneumologia: riparte lo screening SIN. Riprendono, infatti, a pieno regime all’ospedale Maria Santissima Addolorata, i servizi sanitari dedicati ai cittadini inseriti nel SIN, il Sito di Interesse Nazionale legato all’esposizione alla fluoro-edenite. Sono, infatti, nuovamente operativi sia il Focal Point informativo sia l’ambulatorio di Pneumologia, punti di riferimento fondamentali per la prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie correlate.
La riattivazione dei due servizi rappresenta un passaggio significativo sul fronte della tutela della salute pubblica ed è il risultato di un lavoro congiunto tra l’Asp di Catania, il Dipartimento di Prevenzione e la Direzione medica del presidio ospedaliero di Biancavilla. Un modello organizzativo integrato che consente di garantire continuità assistenziale e qualità delle prestazioni.
L’ambulatorio di Pneumologia, collocato al primo piano del plesso B, è dedicato allo screening gratuito dei residenti di Biancavilla di età compresa tra i 40 e i 70 anni, con anamnesi positiva per esposizione a fluoro-edenite e inseriti nel protocollo SIN. L’accesso avviene su indicazione del medico di medicina generale. Le attività comprendono valutazioni cliniche specialistiche, esami funzionali respiratori e un’attenta fase anamnestica, con l’obiettivo di intercettare precocemente eventuali segnali di patologia.
Accanto all’attività clinica, torna operativo anche il Focal Point, spazio informativo dedicato alla diffusione di conoscenze sui rischi ambientali e sulle buone pratiche di prevenzione. Entrambi i servizi sono attivi ogni venerdì mattina, dalle 8.30 alle 11.30.
Sulla riapertura è intervenuto il sindaco Antonio Bonanno, che ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, ringraziando il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, per l’attenzione riservata alle istanze del territorio. «Si tratta di un passo decisivo – ha dichiarato – per garantire ai cittadini un presidio sanitario di prossimità e rafforzare il diritto alla salute».
Un segnale concreto, dunque, per una comunità che da anni convive con una problematica ambientale complessa e che oggi può contare su strumenti rinnovati di prevenzione, informazione e assistenza.