Connect with us

Chiesa

Biancavilla, svelta una lapide in ricordo di padre Salvatore Nicoletti

Ieri l’anniversario della sua morte. Tanti i fedeli presenti per ricordare il sacerdote biancavillese

Pubblicato

il

È stata svelata nella serata di ieri, a Biancavilla, una lapide commemorativa in memoria di padre Salvatore Nicoletti, morto il 25 febbraio 2023 all’interno della sagrestia della parrocchia Santa Maria dell’Idria, a conclusione di una celebrazione eucaristica tenuta per le comunità del Cammino Neocatecumenale. A precedere la cerimonia, una celebrazione eucaristica presieduta dall’attuale parroco Don Giovambattista Zappalà. La lapide, il cui posizionamento era inizialmente previsto sulla facciata della sagrestia, è stata poi posta all’esterno del saloncino parrocchiale di via Gemma. Una struttura acquistata dallo stesso padre Nicoletti che ha permesso negli anni di poter portare avanti l’attività pastorale e di catechesi parrocchiale. “In ricordo del sac. Salatore Nicoletti” si legge nella lastra marmorea, “parroco di S.M. dell’Idria dal 1985 al 2019, passato dall’eucarestia della terra alla liturgia del cielo il 25 febbraio 2023. I fedeli della parrocchia nel primo anniversario posero”.

Una comunità parrocchiale rimasta attonita, quel sabato sera di un anno fa, quando padre Salvatore Nicoletti conclusa la celebrazione eucaristica si accasciò a terra all’interno della sagrestia a seguito di un malore improvviso. A nulla valsero in quell’occasione i soccorsi da parte di alcuni medici presenti e poi da parte del personale del 118. E come se Dio avesse voluto esaudire il suo desiderio, “sorella morte” era giunta con ancora indosso i paramenti sacri. Un sacerdote che si è formato nel periodo conciliare e che conobbe il nascente Cammino Neocatecumenale che iniziava a svilupparsi nelle periferie di Catania per opera di Padre Pippo Pappalardo. Realtà, che lo vide anche itinerante in Calabria nel suo periodo di Diaconato. Esperienza di fede, quella del Cammino, che padre Nicoletti volle fortemente a Biancavilla – prima nella Basilica Collegiata e poi all’Idria, diffondendosi poi in tutto il comprensorio. E come se non bastasse, come se zucchero non guastasse bevanda, padre Nicoletti è stato un vero “operaio” del Signore che ha saputo coltivare il seme della fede in tanti giovani che proprio all’interno di quella piccola e forse insignificante parrocchia di provincia, hanno maturato la propria vocazione al matrimonio, al sacerdozio, alla vita consacrata. A nascere durante il suo periodo di parroco, anche la confraternita “Santa Maria dell’Idria” che ogni venerdì Santo porta in processione il “Crocifisso”. La posa della lapide di ieri sera era stata fortemente voluta da Alessandro Zappalà e dalla comunità parrocchiale dell’Idria che ieri sera era presente numerosa all’evento di ieri.

Chiesa

Catania, nel Porto del capoluogo etneo “La Via Crucis dei lavoratori”

“Condividiamo quelle che sono le ansie, le speranze del mondo del lavoro soprattutto dopo le notizie che ci dicono che c’è un aumento della povertà” ha detto Mons. Luigi Renna

Pubblicato

il

Si è svolta questa mattina a Catania presso il Porto del capoluogo etneo “La Via Crucis dei lavoratori”. L’evento è stato organizzato dall’Arcidiocesi di Catania -Ufficio Problemi Sociali e Lavoro e ha visto la partecipazione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Catania, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale e di altri enti legati alla realtà portuale.

“Condividiamo quelle che sono le ansie, le speranze del mondo del lavoro soprattutto dopo le notizie apparse sui giornali ieri che ci dicono che c’è un aumento della povertà: un italiano su quattro rischia di scendere nella deriva della povertà per salari insufficienti che vengono resi tali dall’aumento dell’inflazione”. A dirlo l’Arcivescovo Metropolita di Catania Mons. Luigi Renna che ha presieduto la “Via Crucis dei lavoratori.

“Occorrono politiche che possano allineare gli stipendi, che possano far avere in tempo i contributi statali per i pagamenti, che tante volte non arrivano in tempo, e politiche che possano contenere il peso delle bollette. Nella nostra realtà – ha concluso – ci sono tante di queste situazioni delle quali si sentiamo preoccupati e corresponsabili non perché possiamo decidere grandi cose ma perché non possiamo mettere la polvere sotto il tappeto. Tutti dobbiamo fare la nostra parte”.

Continua a leggere

Chiesa

Paternò: Il “Cristo alla Colonna” in processione in occasione del Giubileo 2025

La Settimana Santa quest’anno sarà impreziosita dalla processione del SS. Cristo alla Colonna, simulacro secentesco, custodito nella Chiesa Santa Maria dell’Alto (ex-Monastero)

Pubblicato

il

La città di Paternò si appresta a vivere uno dei momenti più solenni e partecipati della sua tradizione religiosa. La Settimana Santa, già da sempre vissuta con grande intensità dalla comunità paternese, quest’anno sarà impreziosita da un evento eccezionale, ossia, la processione del SS. Cristo alla Colonna, simulacro secentesco di straordinaria bellezza e valore devozionale, custodito nella Chiesa Santa Maria dell’Alto (ex-Monastero) che uscirà in occasione dell’Anno Giubilare 2025.

L’appuntamento è fissato per la mezzanotte di giovedì 10 aprile quando, sul sagrato della Chiesa, u Patruzzu o Munti si affaccerà per poi essere portato in processione per piazza Indipendenza, via Roma, piazza Vittorio-Veneto, via S. Caterina, piazza Santa Barbara, via Provvidenza Virgillito-Bonaccorsi, via degli Svevi poi, sosta al Cimitero Monumentale e ingresso nella chiesa ove, storicamente era custodito, ossia la Chiesa di “Cristo al Monte” dove sosterà sino alla sera in attesa dell’incontro, venerdì, con la Madre Addolorata. Sarà un momento straordinario che si inserisce in un contesto già ricco di fede e tradizione.

Le processioni del Venerdì dell’Addolorata e del Venerdì Santo rappresentano da sempre il cuore pulsante della spiritualità paternese durante la Settimana Santa e la comunità vive questi giorni con un’intensità particolare, fatta di raccoglimento, memoria e partecipazione profonda. La Madonna Addolorata, con il suo volto dolente, attraversa le vie del centro storico tra il silenzio e la commozione dei fedeli mentre, il Venerdì Santo rappresenta il culmine della riflessione e della condivisione del dolore del Cristo il cui fercolo viene portato a spalla per le strade della città, in un clima di raccoglimento e contemplazione.

In questo contesto, già fortemente suggestivo, la processione del Cristo alla Colonna, che richiama la flagellazione di Gesù e l’umiliazione prima del sacrificio, aggiunge un ulteriore elemento di riflessione sul mistero della Passione e rappresenta un evento raro e profondamente simbolico che certamente segnerà la memoria di chi vi prenderà parte, un momento di sicuro impatto emotivo e religioso. 

Di seguito il programma diramato dalla Parrocchia Santa Maria dell’Alto-Matrice.

 

Continua a leggere

Trending