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Politica

Biancavilla, verso l’intitolazione della nuova palestra comunale al giudice Rosario Livatino

Ieri l’incontro tra il comitato promotore e la dirigente del primo circolo didattico Alfina D’Orto

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Riprende in modo spedito il percorso che porterà all’intitolazione della nuova palestra comunale di Biancavilla alla memoria del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990. Alla vigilia del 33° anniversario dell’assassinio, questa mattina, nel plesso scolastico “Don Bosco”, si è svolto un incontro proficuo tra la dirigente del Primo Circolo didattico, Alfina D’Orto, e gli esponenti del Comitato “Livatino”, Dino Laudani e Vincenzo Ventura, insieme al presidente del Consiglio d’Istituto, Antonio Bonanno. È stata l’occasione per illustrare le ragioni che, nel 2021, hanno spinto numerosi cittadini di Biancavilla, riuniti in un comitato spontaneo, a sottoscrivere la richiesta di intitolare al giudice Livatino la nascente struttura sportiva comunale, destinata principalmente agli alunni delle scuole “Don Bosco” e “Marconi”. Dal canto suo, la dirigente D’Orto ha accolto positivamente l’iniziativa, sposandone le motivazioni, e si è detta pronta ad attivare tutte le procedure di competenza dell’Istituzione scolastica. Ad esprimersi, già nelle prossime settimane, sarà il Consiglio d’Istituto e il presidente Bonanno ha assicurato il pieno sostegno alla proposta.

“L’intitolazione della palestra al giudice Livatino rappresenterà un omaggio alla missione di vita di un giovane magistrato che ha lottato per la giustizia e la libertà, con una forte ispirazione cristiana. – sottolineano l’avvocato Dino Laudani e il giornalista Vincenzo Ventura, tra i promotori dell’iniziativa – Non solo, avrà pure un valore di testimonianza per i nostri giovani e ribadirà simbolicamente, in modo chiaro e unitario, che Biancavilla è contro ogni forma di mafia e di malaffare. Siamo particolarmente soddisfatti di come la comunità educante del Primo Circolo didattico, a cominciare dalla dirigente D’Orto, abbia condiviso la proposta, voluta e sostenuta, giorno dopo giorno, da tanti concittadini: è il segno di una società che vuole fare la propria parte per guardare con speranza al futuro”, concludono Laudani e Ventura. Nel maggio 2021, gli esponenti del Comitato “Livatino” avevano presentato la proposta al sindaco Antonio Bonanno, in un cordiale incontro al Palazzo comunale. In quell’occasione, il primo cittadino aveva apprezzato la validità dell’iniziativa.

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Sicilia, il Presidente Ars Galvagno e l’assessore Amata, inviano atti inchiesta ai probiviri di FdI

In qualità di deputati regionali di Fratelli d’Italia hanno inviato, separatamente, una lettera ai probiviri del partito. I due esponenti sono indagati nell’inchiesta della Procura di Palermo per corruzione e peculato

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Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e l’assessore al Turismo, Elvira Amata, in qualità di deputati regionali di Fratelli d’Italia hanno inviato, separatamente, una lettera ai probiviri del partito, allegando la documentazione finora in loro possesso relativa all’inchiesta della Procura di Palermo in cui sono indagati per corruzione e peculato.

Nella missiva, inoltrata anche al coordinatore regionale di FdI, il presidente dell’Ars Galvagno ha specificato che gli atti relativi al procedimento penale saranno ulteriormente integrati non appena saranno nella sua disponibilità. La stessa scelta è stata fatta dalla deputata e assessore Elvira Amata. L’esponente della Giunta Schifani ha ricevuto nei giorni scorsi notifica di conclusione indagini dalla Procura palermitana.

“Esprimiamo apprezzamento per il gesto di responsabilità e trasparenza compiuto dall’assessore regionale al Turismo Elvira Amata e dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno che hanno spontaneamente trasmesso ai probiviri di Fratelli d’Italia la documentazione relativa al procedimento penale in cui risultano coinvolti”.

Lo afferma il parlamentare Luca Sbardella, commissario regionale di Fdi in Sicilia. “In attesa che la magistratura faccia piena luce sui fatti – aggiunge – questa iniziativa conferma il rispetto per le istituzioni, per il partito e per l’opinione pubblica, in linea con i valori di correttezza e rigore che Fratelli d’Italia pone alla base del proprio agire politico”.

 

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Sicilia, vicende giudiziarie del Presidente ARS Galvagno e dell’assessore Amata all’attenzione dei vertici di FdI

“A livello nazionale stiamo studiando il caso che coinvolge Gaetano Galvagno ed Elvira Amata, girano carte in maniera non regolare. Stiamo cercando di capire i fatti, non vogliamo sostituirci ai giudici. Siamo rigorosi e non facciamo sconti”. Così il commissario di FdI in Sicilia, Luca Sbardella

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Palazzo D'Orleans sede della Presidenza Regione Sicilia- foto WEB

Le vicende giudiziarie del Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e dell’assessore regionale al Turismo Elvira Amata sono finite all’attenzione dei vertici del partito di Fratelli D’Italia.

“A livello nazionale stiamo studiando il caso che coinvolge Gaetano Galvagno ed Elvira Amata, girano carte in maniera non regolare: questo genera tristezza. Stiamo cercando di capire i fatti, non vogliamo sostituirci ai giudici che cercano i reati, noi valutiamo i comportamenti anche se non si configurano reati. Siamo rigorosi e non facciamo sconti”. Così il commissario di FdI in Sicilia, Luca Sbardella, a proposito dell’inchiesta della Procura di Palermo che ha iscritto nel registro degli indagati i due esponenti politici siciliani di FdI.

“Leggo sulla stampa delle cose che non ritrovo nelle carte che informalmente ho ricevuto, non so se siano ricostruzioni giornalistiche o fatti avvalorati da indagini – aggiunge – Credo che nemmeno gli indagati abbiano documenti a disposizione. Se avessimo un quadro certo come partito potemmo prendere decisioni anche prima delle decisioni della Procura”.

E ancora: “Sento il presidente della Regione siciliana Renato Schifani su mille aspetti, l’interlocuzione è continua. Abbiamo accennato anche alla vicenda dell’indagine della Procura di Palermo, ma sono aspetti delicati”. Dimissioni di Gaetano Galvagno in caso di rinvio a giudizio? “Lo decideremo, non ne abbiamo parlato. Ricordo comunque che FdI è un partito rigoroso” ha concluso Sbardella.

Sulla vicenda giudiziaria c’è da registrare l’intervento del presidente della Regione Renato Schifani: “Contrariamente a quanto pubblicato da un quotidiano, non ho mai chiesto le dimissioni di Elvira Amata, né queste sono all’ordine del giorno.

Sull’intera vicenda continuo a mantenere il doveroso riserbo istituzionale perché rispettoso nei confronti della magistratura ma anche dei colleghi che ricoprono autorevoli ruoli istituzionali”. Lo dice all’ANSA il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. Elvira Amata dice: “Al momento l’unica determinazione che ho è quella di dimostrare la mia totale onestà di comportamento”.

 

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