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Bronte, associazione “Aiace” preoccupata per il nuovo bando “Home care premium”

L’avvocato Giuseppe Gullotta di “Aiace” teme l’eliminazione dell’assistenza domiciliare da parte di operatori socio-assistenziali (OSA), il trasporto assistito, il supporto per l’accesso ai centri diurni e i servizi di sollievo temporaneo per i caregiver familiari. 

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Starebbero suscitando preoccupazioni e perplessità le modifiche previste dal nuovo bando “Home Care Premium” per il triennio 2025-2028, motivo per cui l’Associazione dei Consumatori “Aiace” di Bronte chiede un intervento chiarificatore al Direttore dell’INPS, al Ministero della Salute e alla Regione Siciliana, passando per il Comune di Bronte e il relativo Distretto Sanitario che comprende Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo.

L’avvocato Giuseppe Gullotta ha trasmesso, a riguardo, una lettera aperta agli organi istituzionali per segnalare, in particolar modo, l’eliminazione di prestazioni integrative fondamentali come l’assistenza domiciliare da parte di operatori socio-assistenziali (OSA), il trasporto assistito, il supporto per l’accesso ai centri diurni e i servizi di sollievo temporaneo per i caregiver familiari.

Gullotta si dice preoccupato per le famiglie con persone non autosufficienti e per gli operatori OSA che, così facendo, rischiano di perdere posti di lavoro. Da qui l’appello perchè “solo con un impegno collettivo possiamo sperare di ottenere un cambiamento positivo”, sottolinea Gullotta.

Nella sua lettera alle Istituzioni, Gullotta di “Aiace” teme che la soppressione di questi interventi finisca per colpire le famiglie più fragili, svuotando di significato lo stesso programma “Home Care Premium” che è quello di “favorire il mantenimento della persona fragile nel proprio domicilio in condizioni di dignità, sicurezza e benessere.

Per l’associazione dei consumatori di Bronte, gli elementi di criticità riguardano senz’altro la perdita di posti di lavoro legati al taglio degli OSA ma anche l’impostazione del bando con l’affidamento della gestione agli Ambiti Territoriali e ai PLUS (Piani Locali Unitari dei Servizi). In questo, secondo Gullotta, si esclude il ruolo storico delle cooperative sociali e ciò potrebbe generare il venir meno “di una rete di coordinamento e regolazione, lasciando le famiglie sole nella gestione dei rapporti contrattuali con i singoli professionisti”.

Cronaca

Misterbianco, infanticidio di Maria Rosa, il fratello di 7 anni avrebbe provato a fermare la madre

Il bimbo avrebbe visto la mamma prendere la sorellina e avrebbe cercato di bloccarla: “mamma che stai facendo…”, le avrebbe anche detto.

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Proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa e di quelli della Tenenza di Misterbianco sull’infanticidio di via Marchese, registratosi martedì intorno alle 14 in una casa del centro storico misterbianchese.

Ha tentato di fermare la madre che aveva in mano Maria Rosa, la sorellina di sette mesi e che l’ha lanciata in strada dal terrazzo di casa provocandole ferite mortali. Testimone diretto della tragedia è stato il primogenito della 40enne, accusato di omicidio volontario. Si tratta del bambino di sette anni che ha visto la mamma prendere la sorellina e prima che mettesse in atto il drammatico gesto ha cercato di bloccarla: “mamma che stai facendo…”, le avrebbe anche detto. Il gesto è ritenuto legato a problemi di fragilità psicologica della donna acuiti da una grave crisi post partum che l’aveva portata a “rifiutare la bambina”. In casa c’erano anche il padre dei bambini, la nonna e una zia paterna.

La 40enne avrebbe approfittato di un attimo di distrazione dei familiari, che non la lasciavano mai sola con la bambina, per compiere l’insano gesto. L’unico ad accorgersi di quello che stava accadendo sarebbe stato il bambino che ha tentato, inutilmente, di fermarla. E’ quanto emerge dall’inchiesta coordinata dall’aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Augusto Rio. La donna, durante l’interrogatorio di convalida tenutosi questa mattina dinanzi al GIP Simona Ragazzi, avrebbe risposto alle domande del Giudice per le indagini preliminari e “sarebbe apparsa molto rammarica per l’accaduto” ha detto  il legale della donna l’avvocato Alfio Grasso.

Quest’ultimo  ha, inoltre, specificato che la sua assistita “si sarebbe mostrata collaborativa”. Il Giudice per le udienze preliminari si è riservato la decisione.

A Misterbianco l’abitazione di via Marchese è diventata luogo di “pellegrinaggio”. Tanti i fiori bianchi e peluche lasciati dai cittadini  di una città sconvolta, all’esterno dell’edificio, mentre sono tanti coloro che, transitando in quella via, si fermano per una preghiera o semplicemente per farsi il segno della croce.

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Cronaca

Catania, incidente in via Umberto, auto sfonda vetrata negozio, quattro feriti

In corso la ricostruzione del sinistro. Il mezzo prima di schiantarsi contro il negozio ha travolto anche uno scooter con a bordo due giovani

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Incidente nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.30, a Catania in via Umberto dove un’autovettura, guidata da un 87enne, ha sfondato la vetrina di un negozio. L’uomo, per cause in corso di accertamento (probabilmente un malore), avrebbe perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro la vetrata dell’esercizio commerciale. All’interno dell’auto si trovava anche la moglie dell’anziano.

L’auto, con alla guida l’87enne, prima di schiantarsi contro il negozio si sarebbe scontrata contro uno scooter  con a bordo due giovani e transitava proprio su via Umberto. Immediati sono scattati i soccorsi sul posto diverse ambulanze del 118 che hanno trasportato i quattro feriti dell’incidente negli ospedali della zona.  Non si conoscono al momento le loro condizioni.

Sul posto anche vigili del fuoco del comando provinciale che hanno messo in sicurezza  i  mezzi incidentati e aiutato le persone che erano all’interno dell’autovettura. Sul posto per i rilievi del caso agenti della polizia di stato e vigili urbani.

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