Nel solco del protocollo d’intesa siglato tra l’Arma e il MIM, per accrescere nei giovani la cultura della legalità, i Carabinieri della Compagnia di Randazzo riprendono gli incontri con gli studenti delle scuole del territorio etneo. Qualche giorno fa, in preparazione alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le classi secondarie di I grado dell’Istituto Comprensivo “Spedalieri-Castiglione” di Bronte, accompagnati dai loro insegnanti, sono stati chiamati a interagire con i militari sulla questione dello stalking e della violenza di genere nelle sue molteplici manifestazioni, analizzando l’origine del fenomeno da un punto di vista sociale e normativo, spiegando le conseguenze penali per l’autore di simili reati. Si tratta di fenomeni di cui, sebbene si parli molto, troppo spesso appaiono sminuiti e sottovalutati, e contano ancora vittime, come tristemente rivelato dai fatti di cronaca.
Il Cap. Luca D’Ambrosio Comandante della Compagnia di Randazzo ha esposto la particolare attenzione che viene riservata alla vittima del reato, illustrando le possibili strade percorribili per affrontare il delicato problema, prima fra tutte l’immediata denuncia della violenza subita, nonché le potenzialità dei centri antiviolenza. È stata inoltre rammentata l’esistenza del 1522, numero di pubblica utilità attivato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, finalizzato a fornire un primo punto di contatto per le vittime. Tra le domande più ricorrenti che gli studenti hanno posto vi sono state: “è davvero necessario denunciare?”, “cosa possiamo fare per aiutare chi è vittima di violenza?”.
L’Ufficiale ha quindi sottolineato quanto sia importante l’atto della denuncia e che, chiunque, assista o sia comunque a conoscenza di un atto di violenza, lo dovrebbe segnalare alle forze dell’ordine, in modo da interrompere quella che spesso risulta essere una vera e propria oppressione dalla quale la vittima sente di non avere scampo.
E per il corrente anno scolastico sono già in programma ulteriori incontri e visite guidate in caserma, volte a far conoscere da vicino il lavoro svolto quotidianamente da chi indossa gli alamari, le complesse apparecchiature impiegate presso la Centrale Operativa per il coordinamento e supporto alle pattuglie esterne e di risposta al cittadino attraverso il numero di emergenza europeo “112”, le modalità di foto-segnalamento ed il rilevamento delle impronte digitali, nonché la strumentazione di bordo degli equipaggi dell’Aliquota Radiomobile.